Una commedia giovane e fresca riporta alla ribalta la condivisione (di spazi ed esperienze) a livello professionale, ma anche umano, dopo che la pandemia l’ha messa nell’ombra se non demonizzata. Torniamo a un attimo prima del Covid, a una soluzione allora diffusa e di moda, e sbirciamo -in un ufficio in compresenza- quattro vite a stretto contatto, ognuna con i suoi progetti, non solo lavorativi. Esistenze precarie. Tanto precarie, che guai a minacciare quel poco che hanno… In scena dall’8 al 24 aprile.
Prima che il virus imponesse il distanziamento, non solo fisico, e favorisse il momento d’oro dello smart working, agognato o imposto che fosse, c’era una volta… la moda del coworking. Prima di doversi ricavare, tra familiari in pigiama e caos domestico, un metro quadrato di sfondo accettabile per le video-call, faceva trendy condividere uffici moderni, attrezzati e iperconnessi. Ma, diciamolo, spesso il fattore immagine distraeva dal vero scopo di un ufficio in condivisione: ottimizzare spazi, costi e scambi di competenze. Insomma, non sempre il coworking ha l’aspetto fashion di un grande e luminoso loft, ma può anche nascondere tra banali mura le vite poco luminose, se non grigie, di chi lotta per sopravvivere al precariato e per difendere i propri sogni.
E’ proprio questo lo scenario dolce-amaro che ci offre la commedia COWORKING-LA VITA E’ PRECARIA, in arrivo al Martinitt. Insomma, il Bello e il Brutto della precarietà ai tempi del co…ronavirus. Ma anche un attimo prima. Il coworking è una formula giovane, al tempo stesso isola felice per chi, accantonata la chimera del posto fisso, vuole (re)inventarsi e unica ancora di salvezza per chi non può permettersi i costi di un ufficio proprio. Come lo vivono i nostri quattro protagonisti? Come una triste insicurezza o una gioiosa incertezza?
COWORKING-LA VITA E’ PRECARIA – di Roberto Marafante, diretto da Roberto Marafante. Con Mirko Corradini, Andrea Deanesi, Giuliano Comin e Roberta Azzarone. Produzione Estro Teatro.
Crisi economica, mobilità, pandemia… ci si è messo proprio tutto, di questi tempi, per farci perdere equilibrio e stabilità. Dopo l’impazzare dello smart working, rivalutiamo finalmente il coworking, simbolo della nostra epoca precaria, almeno prima del distanziamento imposto dal Covid. Coworking significa che, per avere un ufficio, basta affittare una scrivania. E socializzare, finalmente. In uno spazio requisito alla mafia, quattro vite si intrecciano e si confrontano. Gianni, Carlo, Nicola e Rebecca sono colleghi e amici, accomunati dalla precarietà e da sogni e progetti congelati nel cassetto. Rassegnati? Non proprio… Provare (a minacciarli) per credere. C’è poco da arrendersi. E tanto da ridere.
Tutti gli eventi al Teatro Cinema Martinitt si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza previste dai disciplinari anti-Covid. Sono richiesti Super Green Pass e mascherina Ffp2.
TEATRO/CINEMA MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano – Telefono 02/36580010, info@teatromartinitt.it, www.teatromartinitt.it.
Orari biglietteria: lunedì-sabato 10.30-21, domenica 14/21. Parcheggio interno gratuito.
Costi: 26 euro intero (over 65, 18 euro; under 26, 16 euro). Abbonamenti a partire da 70 euro.