Ravenna Festival festeggia il ritorno ai grandi spazi di spettacolo con uno speciale invito per gli under 30: quello di Omaggiovani, l’iniziativa che si rinnova anche quest’anno grazie all’impegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna per avvicinare le nuove generazioni alla cultura e alle arti. Giovedì 19 maggio, dalle 14, sulla pagina Facebook del Festival saranno resi disponibili 250 carnet destinati ai giovani dai 14 ai 30 anni (nati tra il 1 giugno 1991 e il 31 luglio 2008) attraverso la compilazione di un form. Ogni carnet Omaggiovani garantisce due biglietti per quattro spettacoli (una coppia di biglietti a spettacolo), per vivere il Festival in compagnia. La prima scelta è fra i ritmi urbani e quelli dell’Isola di Smeraldo, ovvero fra La notte del rap con Claver Gold e La notte irlandese con Martin Hayes e i Birkin Tree a Palazzo S. Giacomo di Russi. Gli altri biglietti aprono invece le porte del Pala De André, per tre spettacoli a scelta – a partire dal concerto inaugurale con la Mahler Chamber Orchestra e Daniel Harding – fra la ricca programmazione che abbraccia sinfonica, danza, violoncelli, prog e rock.
Un’isola di musica immersa nella campagna, uno spazio magico disegnato fra l’argine del fiume Lamone, l’antica dimora e il cielo stellato: anche quest’anno la collaborazione fra il Festival e il Comune di Russi rinnova l’incanto per due notti traboccanti di note. Sabato 25 giugno la dedica è al rap con Claver Gold in inedita versione sinfonica – al suo fianco l’Orchestra Arcangelo Corelli, affidata alla guida di Carmelo Emanuele Patti che cura anche gli arrangiamenti. Così il sofisticato intreccio di rime in bilico tra passione, improvvisazione e rigore compositivo di Claver Gold si colora delle tinte e degli impasti degli strumenti d’orchestra. Domenica 26 giugno si festeggia invece il sound dell’Irish folk per scoprire tutti i colori e le atmosfere d’Irlanda, tra virtuosismo, pathos e irrefrenabile energia. Martin Hayes è un grande violinista ma anche la coscienza critica del revival dell’Irish folk degli ultimi quarant’anni; oltre al suo Trio, in scena anche gli italiani Birkin Tree, che celebrano il quarantennale dell’attività con il violinista Tola Custy e il cantante e chitarrista Tom Stearn.
Gli altri tre spettacoli del carnet Omaggiovani sono a scelta fra i dieci diversi appuntamenti al Pala De André: il concerto di apertura della XXXIII edizione con Daniel Harding alla guida della Mahler Chamber Orchestra (1 giugno), il gala di danza Les Italiens de l’Opéra de Paris (12 giugno), la serata conclusiva dei 100 Cellos con la Premiata Forneria Marconi (19 giugno), la Budapest Festival Orchestra diretta da Ivan Fischer (28 giugno), la Messa arcaica di Franco Battiato e le sue canzoni mistiche con straordinari interpreti (2 luglio), Christoph Eschenbach sul podio dell’Orchestra Cherubini con Gidon Kremer al violino (3 luglio), Carmen Consoli nel tour Volevo fare la rockstar (6 luglio), il Béjart Ballet Lausanne (15 luglio), la Hofesh Shechter II con Contemporary Dance 2.0 (19 luglio), Riccardo Muti con la sua Cherubini (21 luglio) per il concerto finale.