Un classico rinnovato con nuove coreografie dove l’innovazione si innesta nella tradizione: va in scena al Teatro Costanzi di Roma Il Corsaro di José Carlos Martínez, nuova creazione coreografica ideata nel 2020 per la compagnia capitolina, e adesso finalmente apprezzato dal pubblico, teatro praticamente sold out per tutte le recite, dopo essere stata bruscamente interrotta poco dopo il debutto a causa della pandemia. Insignito del premio Danza&Danza 2020 come “miglior spettacolo classico dell’anno”, Il Corsaro appare molto diverso rispetto alla tradizione tardo romantica dell’originale russo, una versione iper pasticciata e piuttosto confusa, frutto delle stratificazioni che vanno da Mazilier a Petipa ispirato alla fiaba di Lord Byron: con molte libertà, Martínez ha creato un balletto snello, ma prezioso che in poco meno di due ore delizia il pubblico, un balletto contemporaneo costruito intorno ai momenti iconici con una nuova, ma semplice drammaturgia che racconta l’amore fra Medora e Conrad senza dimenticare pirati e schiave, pascià e corsari. Un balletto contemporaneo, ma al tempo dinamico e semplice che incontra il gusto del pubblico, ma mantiene la bellezza rinnovata della tradizione e che al tempo stesso incanta la platea. Certo, il quid in più è dato dalla presenza della coppia Marianela Nuñez e Vadim Muntagirov, entrambi principal dancer del Royal Ballet di Londra, protagonisti assoluti della serata nel ruolo di Medora e di Conrad.
L’argentina, nel ruolo di Medora è semplicemente ipnotica, è superbamente elegante e raffinata, in un profluvio di grazia e tecnica, di seduzione e di leggerezza, un mix quasi inarrivabile di talento tecnica e interpretativa. Accanto a lei, in totale empatia, un superbo Vadim Muntagirov, danzatore russo al debutto capitolino, nel ruolo di Conrad, il corsaro indomito e coraggioso, ma romantico, che sembra sfidare a suon di passi la legge di gravità.
Una coppia praticamente eccezionale che incanta il publico e rende indimenticabile la serata scandita da continui applausi.
Si alternano alla coppia Nuñez – Muntagirov, anche la georgiana Maia Makhateli e Jacopo Tissi, l’étoile Susanna Salvi e il primo ballerino Alessio Rezza (protagonisti dell’ultima recita del15 maggio).
Su una drammaturgia semplice e intuitiva con poche didascalie, Martínez interviene sui personaggi, eliminando ad esempio lo schiavo Ali, ma lascia tutta la bellezza delle delle variazioni e i pas de deux che mostrano tutta la tecnica dei ruoli principali e secondari, come l’intrigante e capricciosa Gulnara di Susanna Salvi, al servizio dell’azione, senza dimenticare i tratti salienti del balletto classico, il pas de deux detto “del Corsaro”, il “pas de bottes” o il “pas de six”.
A impreziosire un classico in cui Martínez si riserva anche la libertà di inserire il naufragio alla fine, le scene fiabesche con architetture orientali o la bellezza evocata del mare e i costumi di ispirazione corsara di Francesco Zito della produzione romana del 2008 che mantengono inalterato il fascino dell’oriente e dell’avventura, fra pregiati costumi decorati in oro, velluti, argenti, azzurri, rosa e stoffe leggerissime.
Sul podio il maestro Alexei Baklan, che torna dopo due anni, e si destreggia con una bacchetta brillante e audace in una partitura musicale, da lui riadattata con il coreografo, fra Adam, Pugni, Delibes e Drigo, sempre molto rapida e a sostegno della trama.
Entusiasmante e divertente, Il Corsaro è un balletto contemporaneo che rinnova la tradizione e piace al pubblico, destinato a diventare un nuovo, grande classico del repertorio del teatro capitolino. Oggi ultima delle otto recite in programma, domenica 15 ore 16.30. Info e dettagli su operaroma.it.
Fabiana Raponi