Sono stati necessari due anni prima di poter ammirare di nuovo al Teatro dell’Opera di Roma Il Corsaro di José Carlos Martínez, nuova creazione coreografica ideata nel 2020 per la compagnia capitolina e poi bruscamente interrotta poco dopo il debutto agli inizi di marzo a causa del dilagare della pandemia.
Sul podio, per le sette recite in programma da martedì 10 maggio, alle ore 20.00, fino a domenica 15, il Maestro Alexei Baklan, specialista repertorio russo dirige l’Orchestra capitolina per le musiche di Riccardo Drigo, Cesare Pugni, Adolphe-Charles Adam, Léo Delibes.
“Felice di vedere finalmente in scena il balletto che era stato sospeso dalla pandemia – ricorda il Sovrintendente Francesco Giambrone – felice che, insieme ai nostri bravissimi danzatori, étoiles e primi ballerini, Il Corsaro sia l’occasione anche del debutto al Teatro dell’Opera di Jacopo Tissi che in questo terribile tempo di guerra ha fatto una scelta personale e professionale molto forte e significativa. Ancora una volta il nostro Teatro conferma vicinanza e attenzione agli artisti ucraini, accogliendo sul suo podio il maestro Alexei Baklan, originario di Kiev. Una grande produzione di balletto che ribadisce il ruolo che ha il nostro Corpo di Ballo nelle strategie complessive della Fondazione”.
Il Corsaro che torna all’Opera, in due atti, è molto diverso rispetto all’originale, impreziosito dai costumi d’epoca e le scene esotiche di Francesco Zito e le luci di Vinicio Cheli.
“Quando ho iniziato a pensare per la prima volta al Corsaro, è stato per me essenziale mantenere la tradizione, ma al tempo stesso volevo fare qualcosa di nuovo e ho pensato a un balletto contemporaneo – commenta Martínez, già étoile dell’Opéra di Parigi, nonché Direttore della Compañía Nacional de Danza de España – Ho scelto allora alcuni momenti iconici e intorno a questi ho costruito una nuova drammaturgia perché per me la drammaturgia del Corsaro ero troppo complicata. Penso che per un pubblico contemporaneo sia necessario fare qualcosa di più dinamico e più semplice”.
Martínez tradisce consapevolmente la pasticciata versione originale russa, da Mazilier a Petipa con le musiche di Adolphe Adam, già ispirato alla fiaba di Lord Byron, ma terribilmente stratificata, per snellire una intricata, se non farraginosa drammaturgia, e lasciare spazio una drammaturgia più fluida, semplice e intuitiva che punta sull’equilibrio fra la tradizione e la contemporaneità. Ma mantenendo inalterata tutta la forza delle variazioni e i pas de deux che mostrano la tecnica dei ruoli principali e secondari, ma che sono al servizio dell’azione e ammaliano il pubblico.
Si ritrovano tutti i momenti salienti della coreografia: il pas de deux detto “del Corsaro”, così come il pas de bottes o il pas de six. È molto importante rispettarli perché sono stati trasmessi di generazione in generazione.
“Voglio che il pubblico rintracci nella mia versione dei legami con l’originale – prosegue Martínez – È importante creare un balletto che abbia una storia che il pubblico possa capire facilmente quindi tutti i cambiamenti che ho fatto hanno avuto lo scopo di dare una nuova dinamica al balletto e di mantenere la trama il più semplice possibile.
Ad animare la ripresa del Corsaro, étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e due coppie di grandi guest internazionali cui sono affidati i ruoli dei protagonisti. Spazio ai principal dancer del Royal Ballet di Londra, la superba Marianela Nuñez e il russo Vadim Muntagirov (in scena il 10 e 12 maggio) al debutto romano, palcoscenico e la georgiana Maia Makhateli, che doveva danzare nel ruolo di Medora nel 2020 e Jacopo Tissi (in scena l’11 e 13 maggio), al debutto all’Opera di Roma, tornato in Italia, già principal dancer del Bol’šoj di Mosca. Nei ruoli dei protagonisti si alterneranno anche l’étoile Susanna Salvi e il primo ballerino Alessio Rezza (14 e 15 maggio).
“Il Corsaro è sempre stato per me uno dei più importanti balletti del repertorio – il commento della Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato – un titolo classico ma molto “danzante”, fondamentale per i nostri interpreti. Presentarlo nel 2020 a Roma con Martínez è stata un’opportunità unica. L’interruzione delle repliche a causa della pandemia ci ha lasciati in sospeso per due anni, ma rende carico di significato il ritorno in scena di una nuova creazione già apprezzata dalla critica che, a gennaio 2021, gli ha conferito il premio Danza&Danza 2020 come “miglior spettacolo classico dell’anno”. Un classico con nuove coreografie è stimolante per i ballerini e per il pubblico che aspettiamo numeroso questa volta, ci auguriamo, fino all’ultima delle otto rappresentazioni in programma”.
Dopo la consueta Anteprima Giovani di domenica 8 maggio (16.30) riservata ai minori di 26 anni, il Corsaro debutta con la “prima” di martedì 10 maggio alle 20.00, e poi torna in scena mercoledì 11 (20.00), giovedì 12 (11.00 11.00 turno riservato alle scuole e 20.00), venerdì 13 (20.00), sabato 14 (15.00 e 20.00), domenica 15 (16.30). Info e dettagli su operaroma.it.
Fabiana Raponi