Viaggio nella fantasia tra antiche e moderne fiabe con “Teatro e Marmellata” 2022 – la rassegna rivolta ai giovanissimi e alle famiglie organizzata dal Teatro del Segno al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari con la direzione artistica di Stefano Ledda – nell’ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” 2017-2026 – con il patrocinio e il sostegno del Comune di Cagliari e della Regione Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Sei titoli in cartellone da maggio a giugno tra spettacoli di burattini e marionette e incursioni nella commedia dell’arte, storie di bambini e animali, di partigiani e di banditi ma anche una “rivoluzione” dei giocattoli, per affrontare temi importanti e attuali come il rispetto dell’ambiente e la riscoperta di saperi e sapori tradizionali dell’Isola, la giustizia e l’eguaglianza, la difesa dei diritti e della libertà.
Una vetrina di alcune delle più affascinanti e originali produzioni di artisti e compagnie isolane, da “Matte Maschere Maccus” del Teatro Circo Maccus, tra acrobazie e clownerie in compagnia dei personaggi della commedia dell’arte alle avventure di “Fulmine – un cane coraggioso” delle Compagnie del Cocomero, un ritratto di Paska Devaddis con “Bandida” di Anfiteatro Sud e un omaggio a Gianni Rodari con “La Freccia Azzurra” dei padroni di casa – il Teatro del Segno – accanto a due favole ecologiche come “Cappuzzetto Rozzo” di Abaco Teatro e “Sorichitta” del Bocheteatro.
Una rassegna a misura di giovanissimi ma capace di coinvolgere e ammaliare, di far emozionare e divertire un pubblico di tutte le età, incastonata in un progetto inclusivo e rispondente a un’idea di cultura senza barriere: il Teatro del Segno mette a disposizione 25 abbonamenti omaggio per un “invito a teatro” rivolto a bambine e bambini del quartiere e si rinnova anche l’iniziativa del “biglietto sospeso” che permette di regalare la visione di uno spettacolo a chi non può permettersi il costo dell’ingresso.
IL CARTELLONE
Ouverture en plein air – domenica 15 maggio alle 17 -con “Matte Maschere Maccus” del Teatro Circo Maccus per la regia di Virginia Viviano, che firma anche la drammaturgia insieme con Cristina Coltelli: tutta la magia del nouveau cirque e il fascino della commedia dell’arte per una anteprima “spettacolare” con Alessandra Piga, Marta Proietti Orzella, Andres Gutierrez, Sara Pisu e la stessa Virginia Viviano che interpretano gli artisti – giullari e acrobati, musici e saltimbanchi – di una compagnia viaggiante in giro tra fiere e mercati. In un raffinato gioco metateatrale ecco apparire un Arlecchino con la sua atavica fame e un allegro Pulcinella, un vanaglorioso Capitano e una maliziosa Colombina oltre all’avaro Pantalone, che condurranno grandi e piccini nel mondo delle fiabe, tra draghi alati, re e regine, principi e principesse, maghi e fate… amori e incantesimi…
Una pagina di storia del Novecento – giovedì 2 giugno alle 17 – con le avventure di “Fulmine – un cane coraggioso” de Le Compagnie del Cocomero, uno spettacolo di burattini a cura di Rahul Bernardelli, tratto dall’omonimo libro di Anna Sarfatti e Michele Sarfatti che ripercorre episodi e fasi cruciali della Resistenza. Un racconto fantastico ma fondato su avvenimenti reali e documentati in cui un eroe a quattro zampe e il suo giovane amico Nico si ritrovano coinvolti nella lotta partigiana contro il regime fascista, in nome degli ideali di giustizia e libertà, in uno dei periodi più tumultuosi e drammatici del ventesimo secolo. La baracca dei burattini diventa teatro di imprese temerarie, dove i personaggi – “animati” da Rahul Bernardelli, Daniele Pettinau e Marcella Sarigu – si confrontano con i valori fondanti della democrazia e della futura Repubblica.
Una moderna rilettura in chiave “ecologica” della celebre fiaba di Charles Perrault e dei fratelli Grimm – giovedì 9 giugno alle 17 – con “Cappuzzetto Rozzo” di Abaco Teatro, con drammaturgia e regia di Rosalba Piras, anche protagonista insieme con Tiziano Polese e Antonio Luciano tra le immaginifiche scenografie di Marco Nateri, pensata per «stimolare nei bambini la capacità di forgiare il proprio sguardo sul mondo». La bambina sognatrice e un po’ distratta, con la sua caratteristica mantellina rossa, si avventura nel bosco per portare alla nonna un cestino pieno di leccornie ma grazie all’incontro con l’immancabile lupo impara il rispetto per la natura. Tra difetti di pronuncia, canzoni, animali parlanti e alberi custodi di saggezza, la protagonista misura la propria indipendenza e il senso di responsabilità, in un emblematico percorso di crescita… con finale a sorpresa.
Un racconto fantastico per riscoprire l’aroma e il gusto dei cibi tradizionali dell’Isola – giovedì 16 giugno alle 17 – con “Sorichitta” del Bocheteatro, nell’interpretazione di Monica Corimbi e Monica Farina con musiche di Stefano Ferrari e regia di Giovanni Carroni (anche autore del testo insieme con Monica Corimbi): una simpatica topolina massaia e i suoi amici – il corvo Piticò, Zoseppeddu il porcospino e il gatto Fantagatto – sveleranno ai giovanissimi (e non solo) i segreti dell’arte culinaria. Uno spettacolo originale (realizzato con il sostegno del GAL Mare e Monti / agenzia di sviluppo rurale del nuorese nell’ambito del Programma Leader Plus, in collaborazione con l’USL n.3 di Nuoro) per ritrovare gli antichi sapori: sos culurjones, sos malloreddos, sos macarones de busa, su casu berbechinu, ma anche il miele e l’olio sono gli “ingredienti” di una favola ecologica sui prodotti e le risorse del territorio e sulla solidarietà.
Una poetica “rivoluzione” dei giocattoli – giovedì 23 giugno alle 17 – con “La Freccia Azzurra” del Teatro del Segno, libera riduzione di Dino Ticli dal romanzo di Gianni Rodari, con adattamento e regia di Alessandra Leo e Stefano Ledda (anche protagonisti sulla scena), pupazzi di Rita Xaxa e disegni originali di Federica Nocco, per una movimentata Epifania. Nell’epoca del consumismo pure il negozio della Befana segue le regole del mercato: i doni più preziosi finiscono nelle case dei ricchi, mentre i bambini più poveri possono solo sognare… come il piccolo Francesco, che si accontenta di ammirare le vetrine da lontano. I giocattoli – tra cui il favoloso trenino elettrico e il cane Spicciola – si ribellano contro l’ingiustizia e scelgono di fuggire per regalare allegria e felicità a tutti i fanciulli, senza distinzioni di classe e di censo, nello spirito più autentico della festa… con un inatteso finale.
Si ispira alla figura di Paska Devaddis “Bandita… una Fiaba Sarda” di Anfiteatro Sud con testo e regia di Susanna Mameli – in programma giovedì 30 giugno alle 17: sotto i riflettori Claudia Giua, Silvia Bandini e Daniele Pettinau rievocano una vicenda di sanguinose vendette, sospetti e accuse, condanne e lunghe latitanze sullo sfondo di «una terra antica e magica come la Sardegna». Tra storia e leggenda, la vita della giovane orgolese costretta a rifugiarsi tra monti e foreste della Barbagia si intreccia a quella degli altri banditi, fino alla sua tragica e prematura fine: a raccontarla Aranté e Brebé, due Janas, le “fate” della tradizione sarda, che «custodiscono le chiavi per la comunicazione fra il mondo dei vivi e quello dei morti». Un inedito ritratto al femminile, per una moderna epopea incentrata su un’eroina fiera e coraggiosa, vittima di un crudele destino.
Il PROGETTO
Il TsE – spazio “ritrovato” e palcoscenico aperto alla città – è il fulcro di un progetto pluriennale di “teatro sociale”, nato con l’idea di offrire un’alternativa e un’opportunità agli abitanti del quartiere e in particolare alle giovani generazioni: un riuscito “esperimento” culturale, capace di intercettare e valorizzare risorse e talenti e insieme di rispondere a istanze e problemi, affrontando argomenti delicati e complessi come il gioco d’azzardo patologico e il fenomeno sempre più diffuso delle truffe ai danni degli anziani. L’arte della rappresentazione come sintesi del reale e proiezione dell’immaginario, capace di dar corpo ai sogni (e agli incubi) del mondo contemporaneo, con un palcoscenico “pulsante” di emozioni trasfigurate in parole, suoni e visioni e un luogo d’incontro e confronto parte integrante della vita culturale e sociale della comunità.
Tra le incertezze del presente, ma guardando al futuro: il progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” proseguirà per un altro quinquennio, in virtù della proroga della convenzione che affida lo storico cineteatro parrocchiale di Sant’Eusebio, ora divenuto TsE, al Teatro del Segno fino al 2026. Un teatro “abitato” che pure nei mesi scorsi, sempre nel rispetto delle regole e delle distanze, con uso di mascherine e sanificazioni, ha ospitato prove e allestimenti, rigorosamente “a porte chiuse”, e la nascita della nuova creazione del Teatro Tages.
La Rassegna “Teatro e Marmellata” 2022 si inserisce nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda – in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico del Comune di Cagliari, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Fondamentale l’apporto di partner e sponsor privati, a partire dal main sponsor TECNOCASA di Roberto Cabras che sostiene l’intero progetto quinquennale, come dell’azienda Fratelli Argiolas carpenteria metallica, grazie alla quale sono stati realizzati alcuni degli adeguamenti tecnici del palcoscenico e del teatro e il partner tecnico DUBS Organizzazione Tecnica per lo Spettacolo di Bruno Usai.
Il progetto “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno, l’Accademia Internazionale della Luce, il Teatro Tages, il Comitato Casa del Quartiere, Teatro impossibile, La compagnia Salvatore della Villa, l’Associazione Culturale Musicale Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”, la Compagnia dei Ragazzini di Cagliari diretta da Monica Zuncheddu, l’Associazione Culturale CORDATA F.O.R. e il CeDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) che organizza il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
La compagnia:
Fondato il 12 Gennaio 2009, il Teatro del Segno / Laboratorio di Produzione Teatrale nasce dall’esigenza dei suoi fondatori e del direttore artistico Stefano Ledda, di dirigere in maniera più spiccata la propria produzione artistica e la propria attività didattica verso il teatro sociale e verso interventi mirati alla diffusione della cultura teatrale.
Il Teatro del Segno è una compagnia professionale di produzione, un gruppo aperto ai diversi aspetti dell’espressività che ricerca attraverso la sperimentazione di percorsi creativi diversi, il segno scenico indispensabile alla comunicazione dell’emozione e del senso.
Il Teatro del Segno cura progetti come “Rovinarsi è un Gioco” e “Senza Fiato” e organizza, oltre alla Stagione di “Teatro Senza Quartiere” e alla rassegna “Teatro e Marmellata” al TsE, il Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu e il Festival “Palcoscenici d’Estate” ad Allai, nell’ambito di Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.
INFO & PREZZI:
abbonamento a 6 spettacoli
intero € 25,00 – ridotto* € 20,00
ridotto studenti € 15,00
biglietti: intero € 5,00 – ridotto* € 4,00
(*) riduzioni per residenti quartiere Is Mirrionis / under 25 / over 65 / abbonati CeDAC
Per informazioni: biglietteria.teatrotse@gmail.com – M. +39 351.6862271 (anche whatsapp)