«Ho riletto La solitudine di Koltès durante il primo lockdown. In quei giorni pensavo spesso, a volte in modo ossessivo, ai teatri chiusi: vuoti, bui, freddi, silenziosi. Era un’immagine che allo stesso tempo mi attraeva e mi spaventava, come quando ero bambino e non riuscivo a capacitarmi del fatto che la mia casa continuasse a esistere anche quando al suo interno non c’era più nessuno. Che cos’è una casa quando non c’è più nessuno che la abita? Che cos’è un teatro vuoto? Continua a esistere per chi? Ho immaginato il luogo dove si svolge Nella solitudine dei campi di cotone come un teatro vuoto. Se è vero, infatti, che possiamo vedere davvero uno spazio solo nel momento in cui si svuota, allora questo è un momento privilegiato per chiederci il teatro cos’è».
Queste le riflessioni di Andrea De Rosa che porta in scena al Teatro India di Roma, dal 17 al 29 maggio, Nella solitudine dei campi di cotone, capolavoro di Bernard-Marie Koltès, ambientando il misterioso scambio tra un dealer e un cliente in un teatro, che diventa disabitato e spettrale, ma che si erge al tempo stesso ad allegoria del teatro e dell’arte.
L’insolita e inquietante vicenda immaginata nel 1986 da Koltès, viene affidata alle interpretazioni di Federica Rosellini che interpreta il Dealer, il venditore, e Lino Musella nel ruolo del Cliente, in una produzione della Compagnia Umberto Orsini.
La misteriosa compravendita di un oggetto solo evocato, ma mai effettivamente svelato, avviene all’interno di un teatro vuoto dove i due protagonisti si incontrano per portare a termine una transazione all’insegna di un gioco di ruoli e di pulsioni, in un alternarsi di sentimenti e di colpi di scena. Anche se nulla è effettivamente come sembra e tutto viene giocato sulle illusioni.
Questo forse è quello che emerge dalla visione di De Rosa, direttore del TPE e Premio Hystrio 2021 alla regia, che trasforma il personaggio del venditore in un’attrice dimenticata su un palcoscenico con i costumi di scena e il cliente in un uomo che arriva dall’esterno per contrattare forse del teatro stesso. Entrambi Premi Ubu i protagonisti, Federica Rosellini, Premio Ubu 2021 come miglior attrice under 35 e Lino Musella, attore, drammaturgo, Premio Ubu 2019 come miglior attore The Night Writer – Giornale notturno di Jan Fabre. Biglietti €18, ridotto €12 – acquisto online teatrodiroma.net, orari spettacolo da martedì a sabato ore 20.00 – domenica ore 19-00, Info e dettagli su www.teatrodiroma.net.
Fabiana Raponi