Al TeatroBasilica di Roma questa settimana un doppio appuntamento: Édith con Sarah Biacchi e La Pescatrice di Perle di Valeria Simone.
Martedì17 maggio, ore 21:00, al Teatro Basilica è in scena La Pescatrice di Perle, spettacolo vincitore del premio stampa al Roma Fringe Festival 2021 scritto e diretto da Valeria Simone, interpretato da Marianna De Pinto con le scene e il disegno luci di Michelangelo Campanale.
Lo spettacolo prodotto dalla Compagnia pugliese Acasâ in collaborazione con La luna nel Letto sostenuto dal TRAC_Centro di residenza pugliese è un riflessione sul collasso dell’etica che parte dall’esperienza di apolide e rifugiata della filosofa Hannah Arendt.
‘La pescatrice di perle’ è colei che raccoglie i tesori del pensiero e della tradizione che erano andati perduti ed è in grado di renderli attuali, di utilizzarli, talvolta, per raccontare il mondo e o per interpretare, spiegare, i momenti bui del tempo presente. Questo voleva fare Hannah Arendt ed è così che definiva il suo lavoro intellettuale e il suo essere al mondo: il pescare perle dagli abissi del mare riconoscendone il valore incommensurabile. Costretta alla migrazione e ad essere un’apolide in quanto ebrea e perseguitata dalle leggi razziali, la Arendt fu costretta a lasciare il suo paese e la sua ‘lingua madre’, per andare prima in Francia e poi negli Stati Uniti.
La pescatrice di perle è uno spettacolo che parte dalla sua esperienza di apolide e di rifugiata attraverso la quale Hannah Arendt dà avvio ad una riflessione sull’umanità contemporanea irretita nelle maglie della burocrazia e caratterizzata spesso dall’assenza di ‘pensiero’: quell’attività della mente che attiva la capacità di giudicare e di distinguere il bene dal male. Tenendo conto della sua biografia di donna e pensatrice che ha attraversato il ‘900, che è stata internata in un campo di prigionia per ebrei in Francia e ha perso la maggior parte dei suoi amici, dovendo affrontare l’immane tragedia dell’Olocausto, lo spettacolo vuole ripercorrere la storia di quegli anni e guardarla attraverso lo sguardo e la vita di Hannah Arendt, dando attenzione a quegli elementi critici ancora presenti nel nostro tempo – ai rischi che la tradizione occidentale ci ha lasciato, alla fragilità del pensiero che fa tentennare le nostre società verso l’esclusione e le dittature.
Hannah Arendt non amava essere definita una ‘filosofa’, perché i filosofi si erano allontanati dalla sfera degli affari umani, creando quella pericolosa spaccatura tra pensiero e azione che ha caratterizzato il cuore della cultura occidentale. Lei si definiva una pensatrice, una esperta di teoria politica; ed è così che lo spettacolo vuole raccontarla, una pensatrice appassionata degli affari umani e con un grande amore per il ‘mondo’.
Seguirà poi una serata dedicata alla grande Edith Piaf.
«Édith». Lo spettacolo è scritto e diretto da Davide Strava, vede protagonista una straordinaria Sarah Biacchi nei panni di Édith Piaf. Sarah mette a frutto la sua formazione lirica e racconta, attraverso la visione di Davide Strava, con l’accompagnamento al pianoforte del Maestro Luca Proietti, la vita di una delle più affascinanti artiste del ventesimo secolo, un personaggio complesso, la voce francese per eccellenza il cui canto sembra venire dalle tenebre. La vita di Édith Piaf (nata a Parigi nel 1915 e morta nel 1963, a soli 48 anni) fu sfortunata, discussa, forsennata, profonda. Lo spettacolo sarà in scena per una serata evento al TeatroBasilica il 18 maggio alle ore 21.00.
“Edith” nasce nel 2013 dalla sinergia fra l’interpretazione di Sarah Biacchi e la penna di Davide Strava. Racconta in dettaglio la storia della vita di Edith Piaf, la più grande cantante francese del ‘900, la cosiddetta “voce universale”.
Piccola come un passerotto (Piaf, in francese), ruvida come un sasso della strada da cui arriva, Edith nasce fra gli ultimi, figlia di un contorsionista saltimbanco e di una cantante di strada. Viene iniziata all’alcool da piccolissima dalla nonna materna, da cui verrà sottratta solo dal padre, che la trascinerà nel bordello della nonna paterna in cui crescerà. Edith canta per strada, inizia da bambina vicino al padre, prosegue da sola sempre insieme all’alcool e alle amiche prostitute, viene scoperta per caso dal padrone del Cabaret Gernise, Louis Lepleè. Nel giro di poche settimane conosce il successo, prima cittadino, poi planetario, sotto l’egida del compositore Raymond Asso, severissimo musicista, che la trasforma da diamante grezzo a brillante raffinatissimo.
Edith impara a parlare correttamente, a muoversi, a governare la voce straordinaria che le ha dato la natura. Devota di Santa Teresa, si innamora molte volte di tanti partner di scena e chansonnier, ma a un certo punto incontra il grande amore della sua vita: il pugile francese Marcel Cerdan, sposato, che come lei ha trovato la fama massima negli USA.
Stanno insieme sotto gli occhi di tutti, si amano follemente, incuranti delle convenzioni e dell’epoca. Tuttavia la sorte è invidiosa del loro amore: Cerdan morirà in un incidente aereo fra la Francia e gli Stati Uniti per raggiungere Edith ad un concerto.
È il trauma che segnerà la sua vita, insieme alla morte dell’amico che la scoprì e a quella della piccolissima figlia Marcelle, dal nome identico a quello del grande amore della sua vita.
Sulle considerazioni generali sull’amore e sulla sua esistenza finisce lo spettacolo, colmo di gratitudine e di speranza, e pieno di spunti per avere il coraggio di vivere, sempre, a qualsiasi prezzo.
Nel corso dell’opera – atto unico della durata di 75 minuti – viene eseguito il principale repertorio della cantante: Je ne regrette rien, Milord, Mon Dieux, La foule, Padan Padan, Hymne a l’amour, L’accordeoniste eseguite dal mezzosoprano Sarah Biacchi e al piano dal Maestro Luca Proietti.
TeatroBasilica Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma (RM)
Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 – info@teatrobasilica.com
Biglietti 15 euro
Orario spettacoli dal martedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.45
Lunedì con Herlitzka che legge Dante ore 19.00
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19
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