Prima assoluta mondiale di Relative calm il nuovo spettacolo che torna ad unire due figure leggendarie del secondo Novecento, Robert Wilson e Lucinda Childs. In scena il 17, 18 e 19 giugno in Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il nuovo lavoro è un continuum di immagini, suoni e luci, un trittico che comprende la rivisitazione di due coreografie della Childs su musiche di John Adams e di Jon Gibson e una nuova creazione in prima assoluta sulle musiche del Pulcinella composte da Igor Stravinsky per i Ballets Russes di Diaghilev.
“L’intero spettacolo, nelle sue tre parti simmetriche sarà come un orologio che misura il tempo, come il susseguirsi delle ore del giorno – spiega Robert Wilson– una costruzione di spazio e tempo. Tempo e spazio non possono esistere l’uno senza l’altro e qualsiasi cosa stia portando in scena, la decisone centrale è sempre relativa al tempo e allo spazio. Lucinda ed io abbiamo sempre avuto un comune senso del tempo, un senso comune della struttura del lavoro: pensiamo allo stesso modo”.
Lo spettacolo riunisce a distanza di decenni due mostri sacri: era il 1976 quando la Childs collaborò come coreografa e interprete principale di Einstein on the Beach con Wilson e Philip Glass. Relative calm vuole essere la prosecuzione ideale di Einstein on the beach, all’insegna dell’esplorazione e della cultura contemporanea, che si apre con la rivisitazione di Relative calm con la musica di Jon Gibson, nella versione originale per la Brooklyn Academy of Music (1981-2020), e si chiude con Available Light, su musiche di John Adams nella versione originale per MASS MoCA Massachusetts, Museum of Contemporary Art (1983-2022). Cuore dello spettacolo è la nuova creazione di Robert Wilson and Lucinda Childs di Pulcinella Suites, su musica di Igor Stravinsky.
“È la mia prima volta con Stravinsky anche se in questi anni ho spesso accarezzato l’idea di lavorare, come per sfida con un compositore del genere – conferma la Childs – È un mondo musicale da me poco praticato, perché dagli anni Sessanta abbiamo subìto l’influenza di John Cage e Merce Cunningham, ma ho scoperto di poterne condividerne le idee estetiche perché la musica resta sempre all’origine della costruzione del tempo e dello e dello spazio e abbiamo scelto di lavorare all’insegna di un dialogo musicale”.
Anche per Wilson, il confronto con Stravinsky rappresenta una sfida nella creazione di uno spettacolo completo di danza, musica, luci e immagini, interamente giocato sul contrappunto.
“Mi piace aver affrontato il lavoro di Stravinsky, un mondo del tutto diverso rispetto al mio, m strutturalmente interessante – spiega Wilson – esiste una relazione fra Adams e Gibson che sono dello stesso periodo, ma ho voluto collocare Stravinsky al centro dello spettacolo come elemento di contrappunto rispetto agli altri due per effettuare una sorta di ribaltamento dato che è un elemento che segue una lunga tradizione in termini di storia”.
La maschera di Pulcinella rappresenta poi un elemento di continuità per Bob Wilson, stupefacente regista che unisce a una straordinaria creatività un inconfondibile rigore stilistico.
“Tutto il mio teatro è un masque con musica e testo, l’immagine in scena è quello che si vede mentre ciò che si sente è qualcosa di diverso – spiega il regista – Da questo punto di vista il mio teatro è molto classico proprio come nel teatro greco dove tutti gli attori erano maschere o nel teatro del Noh in Giappone o nel Kathakali in India. In tutto il mio teatro, io vedo le immagini sulla palcoscenico come una maschera e, dietro la maschera ascoltiamo qualcosa. Il linguaggio del corpo è quasi impercettibile, ma è sempre indispensabile”.
Saranno impegnati nel progetto i giovanissimi danzatori della MP3\dance company diretta da Michele Pogliani, ex danzatore della Childs, e la Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretta da Tonino Battista che ha registrato per l’occasione le musiche del Pulcinella di Stravinsky, di cui ricorre nel prossimo anno il centenario della prima esecuzione nella versione strumentale basata solo ed esclusivamente sugli spartiti di Pergolesi.
“Una coproduzione di lusso, realizzata con il Teatro Comunale di Bologna, Théatre Garonne\scène européenne di Toulouse che sancisce la vocazione della Fondazione Musica per Roma nel rilanciare grandi collaborazioni internazionali – sottolinea Daniele Pittèri, AD della Fondazione Musica per Roma – che consente di riallacciare il filo con uno dei maggiori artisti contemporanei e che nasce in una situazione speciale e inedita, che coincide con il primo lockdown”.
Tre le recite previste di Relative Calm, in scena venerdì 17, sabato 18, domenica 19 giugno 2022 in Sala Petrassi alle ore 20. Biglietti da 50 euro. Info e dettagli su auditorium.com.
Fabiana Raponi