La spirale della violenza e del destino
Alle Fonderie Limone fino al 12 giugno “Ifigenia” e “Oreste” per la regia di Valerio Binasco
A conclusione della stagione del Teatro Stabile di Torino, vanno in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri due testi di Euripide, per l’adattamento e la regia di Valerio Binasco, anche in veste di attore: Ifigenia e Oreste.
In Ifigenia la scena è ambientata nell’accampamento greco, in Aulide, sulla costa della Beozia, dove le navi dirette verso Troia sono bloccate a causa di una bonaccia. L’indovino Calcante ha affermato che solo sacrificando alla dea Artemide una figlia di Agamennone, Ifigenia, i venti torneranno a spirare. Ma quest’ultima è rimasta a casa e per condurla al supplizio Agamennone le scrive, fraudolosamente, di raggiungerlo in Aulide perché l’ha promessa in sposa ad Achille. Giunta dal padre insieme alla madre Clitemnestra e al fratello Oreste, scoprirà ben presto la cruda verità. La tragedia Oreste è situata invece ad Argo, davanti alla reggia degli Atridi, dove Oreste, in preda all’assalto delle Erinni vendicatrici, ed Elettra, dopo aver ucciso la madre Clitemnestra, attendono la risoluzione del processo intentato contro di loro dagli Argivi. I fratelli confidano invano nell’appoggio e nell’aiuto di Menelao, là giunto con Elena.
Per l’occasione Binasco ha ribaltato l’impianto scenico delle Fonderie Limone, creando due file di spettatori che si fronteggiano mentre la tragedia si consuma di fronte a questo coro, tribunale delle presenze a fuoco. C’è nitore e pulizia, nessun orpello, solo gli attori, costumi azzeccati per un’ambientazione contemporanea dei testi euripidei e un adattamento drammaturgico efficace e tagliente, un linguaggio scorrevole che si fa corpo, sangue e lama che uccide. In scena la spirale della violenza e del destino della casa degli Atridi che non si ferma mentre il conflitto fra ciò che deve essere fatto e gli affetti più cari pone gli spettatori e i personaggi in uno scacco etico e morale fra le responsabilità e i pesi dell’autorità che diventano i macigni e gli strali del potere di chi ha dalla propria parte il volere del popolo e degli dei. E’ un confronto intergenerazionale fra gli anziani che vogliono mantenere la tradizione e il timore degli astri e i giovani che invece tengono in maggior conto gli affetti più cari, il cuore della famiglia. I riflettori sono puntati sulla forza delle donne, sul loro realismo, equilibrio e coraggio, protagoniste interpretate dalla magnifica Arianna Scommegna e Sara Bertelà, una presenza scenica ferina e luminosa, raggiante e ferita. Spettacolo intenso e profondo, che attinge al cuore pulsante della nostra cultura, avvicina al giorno d’oggi la tragedia di Euripide con un linguaggio fresco ed una messa in scena veloce e tagliente, che accompagna lo spettatore verso i drammi del nostro vivere attuale.
Fonderie Limone – Moncalieri (TO)
Ifigenia – Oreste
di Euripide
con (in ordine alfabetico) Giovanni Anzaldo, Sara Bertelà, Valerio Binasco, Giovanni Calcagno, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Jurij Ferrini, Nicola Pannelli, Letizia Russo, Arianna Scommegna, Matteo Leverano
regia e adattamento Valerio Binasco
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Alessio Rosati
musiche Paolo Spaccamonti
assistente regia Giulia Odetto
assistente regia e drammaturgia Micol Jalla
assistente costumi Agnese Rabatti
Teatro Stabile Di Torino – Teatro Nazionale