Questa è la storia del tennista più discusso e controverso della storia, genio e sregolatezza: Andre Agassi
Michelangelo, prima di lavorare alle sue opere, era solito dire “Dio liberami da me stesso”, la medesima preghiera che avrebbe proferito Andre Agassi quando, durante la sua carriera, cadeva vittima dei suoi mostri interiori e finiva per perdere partite già vinte, lanciando racchette per terra e mandando l’arbitro a quel paese.
Per uno sportivo, come per un artista, la vera lotta è dentro sé stessi, un viaggio nell’abisso della proprio anima dal quale non è semplice uscire.
Cosa c’è dietro questo enorme talento?
Per scoprirlo dovremo riavvolgere il nastro della vita del tennista, fin dal principio, dall’infanzia e soprattutto dal rapporto con il padre. Un padre che gli ha imposto il destino del tennista, gli ha sottratto la libertà di scegliere la propria vita, ma allo stesso tempo gli ha dato l’opportunità di entrare nell’olimpo del tennis, di toccare con mano l’immortalità.
Il nostro personaggio diventa un Amleto del ventunesimo secolo, un secolo in cui la sete di successo sembra essere la priorità assoluta.
Fra mille demoni che lo perseguitano, in scena, un campione che lotta per vincere, o perdere…talvolta non c’è differenza.
Di e con Alessandro Colombo
Diretto da Filippo Capparella
16 – 17 giugno ore 20,30
19 giugno ore 20
Produzione Teatro Spazio Tertulliano
Per info e prenotazioni:
scrivere a biglietteria@spaziotertulliano.it
oppure acquista su