Sabato 2 luglio – ore 18.00
Una produzione Scenario Pubblico /Compagnia Zappalà Danza in coproduzione con Milanoltre Festival
Appena concluso il FU ME, festival multidisciplinare dedicato ai linguaggi del contemporaneo con un focus sul teatro e le drammaturgie.
La terza edizione di FU ME a cura di Alchemico Tre, con la direzione artistica di Michele Di Giacomo, la consulenza di Alex Monogawa per la programmazione musicale e di Lorenzo Conti per la programmazione di danza, si è svolto a Cesena dal 29 giugno al 3 luglio 2022, grazie a una fitta rete di partner e collaborazioni, tra quattro differenti location: il Parco di Villa Silvia Carducci, sede principale del festival, la ex Chiesa dello Spirito Santo, Corte Dandini e Palazzo Guidi.
Un ricco programma di eventi di teatro, musica, danza, incontri, performance, installazioni, che vedono sia giovani artisti che realtà consolidate della scena italiana uniti assieme da un solo tema: le Riscritture.
Studio sul fauno è un primo momento, pensato per spazi alternativi, di un progetto che vedrà la sua conclusione nel 2024. Lo spazio dove accade la danza è un mondo altro dove esclusione, corteggiamento ed erotismo trovano il proprio spazio espressivo. È un tappeto. Stendere un tappeto, per tante popolazioni, continua ad essere un gesto di rilevanza simbolica e pratica. Il tappeto separa due mondi: uno reale e un altro fatto di sogni e di desideri. Partendo dal ‘Prélude à l’Après-midi d’un faune’ di Debussy, Roberto Zappalà crea una performance unica, con una linea sinuosa che richiama le decorazioni floreali di un tappeto.
Roberto Zappalà è al lavoro su un progetto dedicato alla sacralità del classico che vedrà da qui al 2024 la realizzazione di Bolero, Sacre du printemps, e per l’appunto, Prélude à l’Après-midi d’un faune che sarà presentato a MILANoLTRE in prima nazionale.
Il ciclo si inaugura quest’anno con un esperimento che Zappalà sta conducendo su l’Apres-midi d’un faune che prenderà forme diverse nei vari luoghi in cui verrà presentato. Come la struttura musicale di Debussy, definita dallo stesso musicista “ondulante, cullante, ricca di linee curve” così un tappeto, quello che ogni volta diventa spazio scenico, srotolato dall’autore per l’interprete, pensando a Mallarmè e a linee sinuose che richiamano decorazioni floreali. Stendere un tappeto, per tante popolazioni, è un gesto di notevole rilevanza simbolica e pratica. Equivale a portare il paradiso nell’inferno. Separa due mondi, uno reale e un altro fatto di sogni e di desideri. Separa e unisce al contempo la danza da quello che danza non è.
Un’idea di Roberto Zappalà e Nello Calabrò
Coreografia Roberto Zappalà
Testi Nello Calabrò
Musiche Claude Debussy ‘Prélude à l’Après-midi d’un faune’ (per piano solo), Giuni Russo/Franco Battiato, The Beatles, Miklós Rózsa
Interprete Filippo Domini
Speech Roberto Zappalà
Una produzione Scenario Pubblico /Compagnia Zappalà Danza in coproduzione con Milanoltre Festival
con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Sicilia Ass.to del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo