Presentati oggi alla Casa del Jazz di Roma i nuovi Centri di Produzione Musica dedicati alla musica jazz e contemporanea.
Sono intervenuti alla conferenza stampa Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Daniele Pitteri, Amministratore Delegato Fondazione Musica per Roma, Angelo Valori, Direttore artistico Centro Adriatico Produzione Musica Ets, Corrado Beldì, Presidente Associazione culturale Rest-Art Ets, Presidente Associazione I-Jazz, Mattea Lissia, Direttrice Generale Associazione culturale Time in Jazz, Paolo Zampini, Presidente Toscana Produzione Musica Ets. Presente Ada Montellanico, Presidente della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. Presente anche Federico Mollicone, componente della Commissione Cultura alla Camera. Tra gli artisti presenti Nicola Piovani e il direttore del PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble Tonino Battista.
È un passaggio storico quello che vede l’approvazione ai fini del finanziamento Fus dei sette Centri di Produzione Musica di cui cinque operano prevalentemente nell’ambito della musica jazz, un passaggio che rappresenta anni di confronto e dialogo con il Ministero della Cultura da parte degli organismi coinvolti e delle maggiori realtà di rappresentanza del settore, in primo luogo l’Associazione I-Jazz e la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano.
È con la pubblicazione del decreto del Direttore Generale dello Spettacolo del 19 luglio 2022 che arriva l’ufficializzazione: sono sette i Centri di Produzione Musica ammessi a finanziamento; cinque di questi operano nello specifico del mondo del jazz parliamo di Centro Adriatico Produzione Musica Ets di stanza a Pescara, We-Start – Piemonte Orientale Music per iniziativa di Associazione Rest-Art di Novara, il Centro diretto dall’Associazione Time in Jazz di Berchidda, il Centro Produzione Musica di Roma, con Casa del jazz ed Auditorium Parco della Musica (Fondazione Musica per Roma), Toscana Produzione Musica Ets sull’asse Firenze-Pisa (cinque soggetti aderenti a I-Jazz).
Un’importante novità, quindi, portata dal nuovo DM che regola l’assegnazione dei fondi Fus parificando così la musica al teatro e alla danza, che porterà notevoli cambiamenti e nuovi assetti, contribuendo a ridefinire la filiera “formazione-produzione-programmazione” mettendo a disposizioni luoghi e professionalità che potranno essere di supporto alla creatività, una diversa valorizzazione dell’incontro artistico, dei percorsi di residenza creativa e del concetto di progettazione comune.
La nascita di luoghi strettamente impegnati sulla produzione di opere nuove, infatti, avrà un impatto sulla qualità e quantità di nuovi progetti artistici, con una auspicabile e crescente presenza di nuovi talenti. La previsione che tutti i soggetti coinvolti fanno è quella di Centri forti e stabili nello strutturare spazi residenziali, supporto alla produzione e capacità di promuovere i nuovi progetti in Italia e all’estero, attenzione ai vari linguaggi musicali e artistici e alla multidisciplinarietà.
Sembrano essere proprio questi, infatti, lo spirito e gli obiettivi che andranno ad animare e muovere i cinque Centri del mondo del jazz, unendo i loro percorsi, certamente diversi e vari, in un panorama unico e strutturato; l’idea di creare un coordinamento delle realtà jazz dedicate alla produzione e alla circuitazione di nuovi progetti, sembra essere infatti uno degli impegni che affianca la nascita delle singole situazioni. Sarà la Casa del Jazz, gestita dalla Fondazione Musica per Roma, la sede nella quale verrà attivato il coordinamento dei cinque Centri, e che sarà il fulcro della rete del mondo del jazz che si unisce e continua a fare sistema.