Grande successo per l’edizione dei 20 anni che ha offerto spettacoli, concerti, occasioni di street food, laboratori e l’opportunità di tornare a incontrarsi. Soddisfazione degli organizzatori che sottolineano il senso di comunità e appartenenza manifestato da volontari, pubblico, amministratori e staff
Lunathica 2022 supera ogni aspettativa e riscuote grande successo
Oltre 14.000 spettatori per il Festival Internazionale di Teatro di Strada diretto da Cristiano Falcomer che dal 7 al 19 luglio ha proposto 70 spettacoli di 14 compagnie internazionali
Nell’estate in cui sui social “si parla in corsivo”, in otto comuni della provincia di Torino (Cirié, Lanzo, Leinì, Nole, Fiano, Mathi, Villanova e San Maurizio) disposti nel Canavese e nelle Valli di Lanzo, è andato in scena un festival rigorosamente in stampatello, caratterizzato dalla voglia di tornare ad affollare le piazze. La voglia di incontro, condivisione e festa ha avuto prepotentemente la meglio. Lunathica ha invaso i borghi e le strade come una catartica rivincita dopo i difficili anni che abbiamo vissuto. Con una rinnovata voglia di ritrovarsi e stupirsi, il pubblico ha premiato una programmazione coraggiosa, una vera e propria scommessa al buio. Se lo scorso anno la nuova formula del Festival era giustificata dalle normative restrittive che imponevano capienze limitate, quest’anno Cristiano Falcomer ha voluto raddoppiare gli appuntamenti, senza limitazioni di capienze, prevedendo oltre 70 repliche di 14 compagnie internazionali in soli quattro giorni. La scommessa è stata vinta. Le grandi piazze sono tornate a riempirsi. Oltre alle sedie, il pubblico si è assiepato intorno ai palcoscenici in piedi o seduto per terra, applaudendo calorosamente tutti gli appuntamenti. Sono stati oltre 14.000 gli spettatori che hanno assistito complessivamente agli spettacoli di Lunathica!
Il pieno di applausi, storie sui social e foto, li hanno registrati anche le compagnie itineranti che si son fatte largo nei centri storici tra la musica dirompente dei Tamarros e le ampie falcate dei trampolieri acrobatici francesi della compagnia Tac o Tac. Una vera e propria incursione, gioiosa, fragorosa, strabordante, che ha colorato e vivacizzato i comuni. A Cirié il primo sorprendente intervento ha visto protagonisti i 13 musicisti della marching band Tamarros che indossando i panni di Tony Manero ne “La Febbre del Sabato sera” e grandi parrucche, hanno stravolto il mercato settimanale. Nei giorni successivi han portato la loro straripante energia anche a Leinì, Lanzo e San Maurizio. I Tac o Tac, danzando su trampoli a molla, hanno strabiliato gli spettatori tra Piazza Martiri della Libertà e Piazza Marconi a San Maurizio, e davanti alla Chiesa di San Giovanni a Ciriè, coinvolgendo anche coraggiosi spettatori nelle loro incredibili evoluzioni a grande altezza.
Nel centro di Cirié ha suscitato notevole curiosità l’insediamento dei Teatri Mobili: il teatrobus e il camionteatro hanno registrato il sold out per tutte le 16 repliche, lasciando sovente spettatori fuori, che hanno comunque potuto godere del concertino dalle tonalità gitane nell’area foyer all’aperto. Tra gli spettatori maggiormente sedotti dal fascino delle loro creazioni di teatro di figura e manipolazione di oggetti il trasformista Arturo Brachetti che si è voluto complimentare con gli interpreti della compagnia e con il direttore artistico Falcomer per questi spettacoli rari e preziosi.
Il pubblico ha potuto scegliere tra un ampio ventaglio di proposte: dalle arti circensi, al teatro di figura, dai giochi di fuoco della compagnia Bilbobasso a Nole (dove più di 2000 spettatori hanno assistito allo spettacolo nelle 3 serate) al teatro visuale dei Chimaeara Monstrosa a Mathi. Notevole curiosità anche per lo spettacolo del Cirk Vost nel suggestivo contesto del Santuario di San Vito dove oltre 300 spettatori a sera hanno assistito a uno spettacolo intimo e di grande suggestione alle 23, come ultimo appuntamento della giornata. Opportunità per mangiare specialità del territorio ed etniche hanno trovato spazio in numerose piazze con attività organizzate dai singoli comuni, da commercianti del luogo o da truck di street food con proposte originali e sfiziose.
Artisti, pubblico e organizzatori si son ritrovati ogni sera al Circus Village, al Parco Due Laghetti di Villanova dove oltre agli spettacoli sui due palchi, erano previsti concerti sotto allo chapiteau, i massaggi del centro benessere La Fenice di Caselle Torinese e il ristorante Lunathico che ha erogato centinaia di pasti sia a pranzo che a cena. Una bella novità che ha riscosso notevoli consensi.
Viva la soddisfazione del Direttore Artistico Cristiano Falcomer: “La sinergia sviluppatasi tra i comuni aderenti ha dato i risultati attesi. Siamo molto soddisfatti di questo Festival che ha dimostrato la tenuta del gruppo di lavoro, una impareggiabile e affiatata squadra di volontari che si è prodigata al massimo in tutti gli aspetti organizzativi, lo staff dei Lunatici e la rete tra associazioni del territorio, uffici e amministratori comunali e commercianti che si è rivelata davvero virtuosa. È su questa linea che vogliamo procedere, coinvolgendo ulteriormente i soggetti del territorio e rendendo il Festival sempre di più una manifestazione d’area che promuova tutta la Valle come unico soggetto turistico e culturale ed aumentando così l’attrattiva turistica”.