Inizia in Toscana una nuova storia teatrale: i Teatri di Pistoia crescono e rilanciano, presentando un progetto inedito, che mette al centro la funzione di servizio pubblico del teatro, come risposta alla crisi dei tempi che viviamo e che vede tra le principali novità la fusione tra Associazione Teatrale Pistoiese e Funaro. Prosa, Danza, Musica, Teatro Ragazzi sono i generi che compongono l’offerta firmata da questo centro di produzione, che opera in sei sale teatrali e quattordici spazi complessivi, diffusi sul territorio provinciale. Le produzioni, un intenso calendario di attività alla voce “formazione”, l’ampliamento delle possibilità per le residenze artistiche, la Biblioteca e numerosi spazi di varia natura, aperti per i cittadini circa 335 giorni all’anno, sono tra le principali caratteristiche di questo nuovo percorso.
A Pistoia un teatro decide di rilanciare sulla sua funzione culturale e di servizio pubblico proprio durante una pandemia, una guerra e un momento di forte incertezza economica, nella convinzione che questa sia la risposta da dare in tempi di crisi. I Teatri di Pistoia crescono, infatti, per raccontare una nuova storia per la città, la sua provincia, la Toscana, il pubblico e per il settore dello spettacolo dal vivo.
Entra nell’ente il Funaro, centro culturale indipendente, che dal 2009 ha portato a Pistoia importanti esperienze internazionali non perdendo mai di vista il lavoro sul territorio: programmazione di spettacoli, la cura del percorso artistico di Cristiana Morganti, la formazione, la biblioteca, le residenze artistiche sono stati gli ingredienti di un percorso che in pochi anni ha ottenuto il riconoscimento di pubblico e addetti ai lavori e vari premi nazionali e locali. Un soggetto a partecipazione pubblica, Associazione Teatrale Pistoiese, nato nel 1984, di cui sono soci fondatori il Comune di Pistoia e la Fondazione Caript ed a cui aderiscono la Provincia di Pistoia e otto Comuni (Abetone Cutigliano, Lamporecchio, Montale, Pescia, Pieve a Nievole, Sambuca Pistoiese, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese), presieduto da Giuseppe Gherpelli e diretto da Gianfranco Gagliardi accoglie quindi al suo interno un’associazione privata, fondata e presieduta fino al 2021 da Antonella Carrara. L’operazione sottolinea ancora una volta il valore che Teatri di Pistoia riconosce alle alleanze fra pubblico e privato. Il progetto avviato sceglie di promuoversi come “Teatri di Pistoia”, mantenendo la denominazione giuridica e istituzionale di Associazione Teatrale Pistoiese.
I Teatri di Pistoia per il 2022/2023 hanno programmato sei Stagioni: la Prosa, che prevede anche la tradizionale sezione Altri Percorsi, a cura di Saverio Barsanti, la nuova sezione La Via del Funaro, a cura di Lisa Cantini, la Musica, con il programma dedicato alla Sinfonica e alla Cameristica, a cura di Daniele Giorgi, la Danza, a cura di Lisa Cantini e il Teatro Ragazzi, a cura di Francesca Giaconi. Sei cartelloni (con l’idea che potrebbe essere introdotta, in futuro, anche l’Opera) e la realizzazione della rassegna estiva Spazi Aperti/ l’Antidoto/ Teatri di Confine e del Festival Serravalle Jazz che hanno luogo in sei sale teatrali (il Teatro Manzoni, il Funaro, il Piccolo Teatro Mauro Bolognini, il Teatro Comunale di Lamporecchio, il Teatro Francini di Casalguidi, il Teatro Mascagni di Popiglio), in un totale di quattordici spazi (oltre alle già citate sale Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli, Fortezza Santa Barbara, Palazzo Fabroni, il Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi, il Convento di San Domenico, Rocca di Castruccio a Serravalle Pistoiese, e inoltre il Comune di Montale, Comune di Pieve a Nievole): un vero sistema teatrale territoriale. Con questo progetto, che mette in conto ulteriori sviluppi nel corso del prossimo triennio, si mira a coniugare il meglio dei percorsi precedenti di ATP e Funaro: strade differenti e complementari che, unendosi, ampliano la progettualità, i linguaggi e di pari passo, le competenze, la visione dello staff coinvolto, e infine il pubblico, comprendendo in un unico bacino i precedenti segmenti di riferimento. Le risorse produttive saranno dedicate a prosa (rinnovando la collaborazione con le compagnie residenti Lombardi/Tiezzi, e Sotterraneo e sostenendo artisti come Alessandro Benvenuti, Renata Palminiello, Roberto Valerio), musica (con l’Orchestra Leonore, diretta da Daniele Giorgi), danza (con Cristiana Morganti), teatro ragazzi. All’offerta formativa e di affiancamento sarà dedicata particolare attenzione: la Scuola di Musica e Danza Teodulo Mabellini e i laboratori di teatro, circo e scrittura, per tutte le età, del Funaro (in entrambi i casi sono già in corso le iscrizioni), i numerosi percorsi, costruiti anche in collaborazione con enti e partner e talvolta prevedendo il coinvolgimento degli artisti protagonisti sul palcoscenico, comporranno il ventaglio di proposte per scuole, giovani e il pubblico tutto, da 0 ai 90 anni. La Biblioteca, specializzata in teatro del ’900 (sede del Fondo Andres Neumann e del Fondo Paolo Grassi) e inserita nella rete documentaria della Provincia di Pistoia, con gli incontri dal titolo La Biblioteca, l’isola le sue voci insieme al capitolo dedicato alle residenze teatrali – che con gli alloggi e le sale del Funaro incrementa significativamente lo spazio a disposizione – completano questo corposo e diversificato novero di opportunità. È un itinerario dalle caratteristiche inedite quello di questo centro di produzione, che prende in carico numerose attività non scontate per il suo profilo e con esse la responsabilità di contribuire ad affrontare una crisi: lo fa mettendo a disposizione una variegata “cassetta degli attrezzi” per confrontarsi con la complessità che viviamo, all’interno della comunità di cittadini (prima che spettatori) che il teatro è in grado di creare e di cui è capace di prendersi c
Dice il presidente Giuseppe Gherpelli: “I Teatri di Pistoia, riaffermando la loro essenziale azione di centro di produzione teatrale, intende estendere al massimo le proprie offerte formative e culturali per contribuire così al rilancio dello spettacolo dal vivo sul piano nazionale, quando ne appare finalmente vicina la necessaria riforma dell’ordinamento”.
Secondo il direttore generale Gianfranco Gagliardi: “Il tempo che siamo chiamati a vivere e la complessità delle sfide che attendono la cosiddetta comunità globale esigono un’azione di rinnovamento non banale o di facciata, anche il mondo dello spettacolo è protagonista da vero “primo attore” di tale percorso. Anzi, proprio su di noi, grava il dovere supplementare di proporre noi ed i nostri spazi quali sedi ideali per riscoprire la coesione e la solidarietà sociale, il piacere di condividere insieme agli altri momenti di riflessione e svago, di approfondimento e sperimentazione, di novità e tradizione”.
Il progetto è forte di un bilancio costantemente in pareggio. Si intende inoltre rafforzare ulteriormente la strategia delle alleanze con soggetti pubblici, con le aziende – intese non solo come erogatrici ma protagoniste di un percorso di valorizzazione della funzione pubblica del teatro – e con i singoli cittadini, prevedendo dal 2023 un’ampia campagna di fund raising, finalizzata alla creazione di una estesa comunità di sostenitori/soci. È imminente infine, l’adeguamento dell’attuale assetto giuridico e istituzionale per garantire ulteriore efficienza dal punto di vista gestionale.
Sulle sei Stagioni: la Prosa, nelle sue tre diverse declinazioni vede tra i nomi Emma Dante, Antonio Latella, Massimo Popolizio, Daniel Pennac in due spettacoli (il primo con la direzione di Clara Bauer, il secondo con quella di Giorgio Gallione), oltre al debutto de “I separabili”, con Alessandro Benvenuti, la ripresa di “Antichi Maestri”, di Lombardi – Tiezzi, “L’Angelo della Storia”, di Sotterraneo. Alla voce Musica, nella Stagione Cameristica compaiono i nomi di Grigory Sokolov, Federico Maria Sardelli, Mario Brunello, in quella Sinfonica troviamo, tra gli altri, Mao Fujita con l’Orchestra Leonore e la direzione di Daniele Giorgi, la Camerata Salzburg con Janine Jansen, l’Accademia Bizantina guidata da Ottavio Dantone, Lilya Zilberstein con l’Orchestra Leonore e la direzione di Finnegan Downie Dear. Per la Danza andranno in scena il nuovo spettacolo di Cristiana Morganti, Damiano Ottavio Bigi, il Nuovo Balletto di Toscana e Les italiens de L’Opera, per fare alcuni esempi. Il Teatro Ragazzi, presenterà, oltre a “Smacchia la Wanda” e “Shakespeare da Tavolo”, produzioni ATP, circa venti titoli, destinati alle scuole, alle famiglie e alla fascia dai 2 ai 18 anni. Tra gli eventi speciali
“Johann Sebastian Circus”, del Circo El Grito, “Samusà”, con Virginia Raffaele e“Billy Elliot il Musical”. I calendari completi delle sei Stagioni e le schede degli spettacoli sono disponibili su www.teatridipistoia.it.
Daniela Iride Murgia ha realizzato un’illustrazione originale per questo nuovo inizio. Una bambina, che guarda gioiosamente il cielo orchestra il gioco teatrale, tirando le fila, le funi (quella su cui cammina il funambolo suscitando ogni volta meraviglia e quelle che venivano prodotte in via del Funaro), che muovono mani adulte, incaricate di costruire un sogno possibile: il sogno del teatro.
Il progetto verrà presentato al pubblico di Pistoia sabato 24 settembre: una giornata di festa che intende restituire il carattere di questa nuova “casa del teatro” (il programma sarà annunciato prossimamente).
Associazione Teatrale Pistoiese è sostenuta da Comune di Pistoia, Fondazione Caript, soci fondatori di Associazione Teatrale Pistoiese e da Ministero della Cultura, Regione Toscana e vede il contributo di Far.com, Unicoop Firenze, Publiacqua.
Info e prenotazioni biglietteria Teatro Manzoni
Corso Gramsci, 125 0573 991609 – 27112 – biglietteria@teatridipistoia.it
Info e prenotazioni Funaro
dal lunedì al venerdì (chiuso il lunedì mattina)
dalle 10.00 alle 13.00 – dalle 16.00 alle 19.00 – telefono 0573 977225