Il Festival OperaInCanto, che si svolgerà dal 16 al 27 agosto, prevede ben quattordici concerti, in gran parte dedicati a Satie e alla scuola francese del primo ‘900 e ai poeti che l’hanno ispirata e caratterizzata, in particolare Mallarmé, Apollinaire, Cocteau: quelli erano gli anni inimitabili in cui Parigi era la capitale mondiale dell’arte. Il titolo del festival Bestiaire: Le Coq, Babar et une méduse intende riassumere questo taglio tematico.
Quasi in ogni concerto è presente almeno una composizione di Satie o di un altro autore francese del primo ‘900, mentre altri concerti sono monografici, come quello intitolato Autour de Mallarmé, con la partecipazione d’eccezione del mezzosoprano Monica Bacelli, con musiche di Debussy, Ravel, Poulenc e Satie ispirate dai versi di quel grande poeta simbolista francese. Totalmente dedicato a Satie è il singolare concerto che prevede la partecipazione del duo Windsor/Ballista, interpreti di alcune sue raffinate composizioni per voce e pianoforte (dalle mélodies al Café chantant) e di quel curioso esempio di teatro musicale che è Le piége de Méduse, di cui Satie ha scritto parole e musica, che sarà realizzato nella lingua originale con la mise en espace curata da Michele Suozzo: salvo errori, non è mai stato rappresentato in francese in Italia prima d’ora.
Il duo Canino/Ballista, tra i più famosi e determinanti nel panorama concertistico internazionale, si esibirà in un programma dedicato alle composizioni per pianoforte a quattro mani di Stravinskij, Debussy e Ravel. Due concerti saranno dedicati al repertorio della chanson francese, riletta in chiave jazz. In altri due concerti è prevista la proiezione di Entr’acte di René Clair (con musiche di Satie, che figura anche come attore nella celebre scena in cui trasporta un cannone insieme a Francis Picabia) e di alcuni corti di Georges Méliès, con accompagnamento musicale dal vivo al pianoforte, secondo la prassi delle prime proiezioni cinematografiche.
Completano il programma i concerti del violinista Vincenzo Bolognese, con un programma anch’esso dedicato ai francesi e con la prima esecuzione di una versione per violino e pianoforte del Lied di Lou tratto dall’opera Lou Salomé di Giuseppe Sinopoli (di cui nel 2021 ricorrevano i venti anni dalla scomparsa), versione curata dal figlio, anch’egli compositore, Marco Sinopoli. Un concerto del gruppo di ottoni Accademia Brass Quintet, con un programma che prende le mosse da due rare Fanfare di Satie e da una nuova composizione di Piergiuseppe Arcangeli per poi approdare alla musica da film di Morricone, Rota, Bacalov e Piovani. Il concerto eseguito su strumenti originali dall’Accademia Erard, che comprende una rarità del giovane Rossini intitolata La notte, temporale, preghiera e caccia, vuole essere un’anticipazione del festival 2023 che sarà dedicato in gran parte proprio a questo autore. Va segnalata infine la maratona pianistica con l’esecuzione di Vexations di Satie (iniziata da Ballista e Canino ma anche aperta ad altri pianisti attraverso una call che consentirà una partecipazione più ampia). Il cartellone prevede anche la presenza di solisti e formazioni giovanili, tra i quali si segnalano il pianista Francesco Grano e la violoncellista Lara Biancalana, tra i migliori talenti che hanno recentemente avuto significative affermazioni in campo nazionale e internazionale.
I concerti si svolgeranno nel ternano, precisamente nei centri di Amelia, San Gemini e Collescipoli. Oltre al Teatro Comunale di San Gemini, recentemente restaurato, sono stati scelti tre chiostri di particolare valore artistico e fascino (il Chiostro di San Francesco ad Amelia, quello di San Francesco a San Gemini e quello di Santa Cecilia a Collescipoli), luoghi di grande attrattiva turistica e perfettamente funzionali alla programmazione estiva dei repertori scelti.
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Dopo un mese di pausa il festival riprenderà in ottobre, quando si terrà un evento di grande rilievo, perfettamente in linea con le direttive di OperaInCanto: la prima esecuzione assoluta dell’opera Sogno (ma forse no), lavoro commissionato dall’associazione e nato dalla collaborazione tra uno dei compositori di spicco di oggi in Italia, Matteo D’Amico, e Sandro Cappelletto, critico e musicologo, voce storica di Radio Tre Rai. L’opera (in un prologo e in un atto) è tratta dall’omonima commedia di Luigi Pirandello. In questa sezione di ottobre del festival sarà dedicato ampio spazio al progetto OperaScuola: l’edizione 2022, oltre ad una recita dell’opera di D’Amico Terni, prevede l’esecuzione a San Gemini del progetto Babar e altre fiabe e a Terni di un altro progetto, realizzato in collaborazione col Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, consistente nella drammatizzazione di Die schöne Magelone di Brahms con proiezioni video e la narrazione di un recitante che affiancherà i cantanti.
Il festival è realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni, Ministero della Cultura e Regione dell’Umbria , con il patrocinio dei Comuni di Terni, San Gemini e Amelia e in collaborazione con Associazione Ameria Umbra e Pro Loco Collescipoli