Un progetto di grande spettacolarità e di forte impatto culturale offerto alla città, ideato e prodotto da Bologna Festival per celebrare uno dei monumenti più rappresentativi della storia civica ed architettonica di Bologna, la Basilica di San Petronio che si affaccia su Piazza Maggiore, con la sua facciata incompiuta. Nelle sere dal 15 al 19 settembre, a partire dalle ore 21, si vedranno proiettati sulla facciata della basilica, accompagnati dalle note di Rossini, alcuni dei progetti, mai realizzati, per il rivestimento del frontespizio. Attraverso la tecnica del videomapping, prenderanno vita alcuni dei disegni elaborati dai grandi architetti del passato, come Andrea Palladio, Giulio Romano, Baldassarre Peruzzi, il Vignola, il Terribilia, Girolamo Rainaldi, fino all’ultima dedica “green” di Mario Cucinella.
Il progetto “LA PIAZZA SI ACCENDE. I disegni nascosti di una facciata incompiuta”, ideato e prodotto da Bologna Festival, si realizza grazie al sostegno di ALFASIGMA e con il contributo del MINISTERO DELLA CULTURA, nell’ambito del fondo Progetti Speciali 2022, e del COMUNE DI BOLOGNA, nell’ambito di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena. IL RESTO DEL CARLINO è media partner dell’iniziativa.
«Per la prima volta i Bolognesi avranno l’opportunità di vedere la loro San Petronio come avrebbe potuto essere e, quindi, anche un po’ “sognare” un’altra Piazza Maggiore. ALFASIGMA coglie con piacere questa opportunità anche per “sognare” la Piazza e San Petronio incompiuta come sono: decisamente belli e affascinanti».
Alfasigma, socio principale
La realizzazione del videomapping è affidata al video-artist Luca Agnani, figura di spicco nell’ambito della digital art, che ridisegnerà la storica facciata di San Petronio elaborando i bozzetti storici oggi custoditi nel museo della basilica. Dalla straordinaria raccolta che conta quasi cinquanta di bozzetti, sono stati selezionati una dozzina di progetti tra i più rilevanti, dal Cinquecento in avanti, sino a quelli realizzati per il concorso del 1933. In chiusura l’ultima dedica “green” di Mario Cucinella, un monito alla sensibilizzazione ambientale, una dedica poetica al pianeta e al futuro, che vede la facciata, trasformarsi in un giardino.
«È un sogno pensare di poter vedere per qualche sera la nostra incompiuta basilica finalmente completata e, come per magia, godere di Piazza Maggiore con la facciata di San Petronio a guglie gotiche o in stile rinascimentale o ricca di volute barocche o nel lineare gusto futurista – afferma Maddalena da Lisca, Sovrintendente e Direttore artistico di Bologna Festival, ideatrice del progetto –. L’accompagnamento musicale con uno dei brani più celebri e suggestivi di Rossini renderanno questa esperienza culturale assai emozionante. Sono felicissima che Bologna Festival, grazie all’aiuto dei suoi sostenitori, possa donare al pubblico della nostra città questa speciale occasione culturale».
La serata inaugurale (15 settembre ore 21), prevede un concerto sinfonico dell’Orchestra Senzaspine diretta da Matteo Parmeggiani con un programma incentrato su autori legati alla civiltà musicale bolognese quali Gioachino Rossini, Ottorino Respighi e Richard Wagner; prima del concerto lo storico dell’arte Luigi Ficacci e l’architetto Mario Cucinella dialogheranno insieme per introdurre il progetto nelle sue valenze storico-architettoniche.
Sulle note dell’ultimo brano in programma, l’Ouverture dal Guillaume Tell di Rossini, inizieranno in sincrono con l’esecuzione live le proiezioni videomapping sulla facciata della basilica; nelle serate successive dal 16 al 19 settembre il pubblico potrà assistere allo spettacolo di videomapping su musiche registrate, nell’esecuzione dell’Ouverture dal Guglielmo Tell di Rossini effettuata dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Lo spettacolo viene replicato ogni mezz’ora a partire dalle ore 21 sino alle ore 23.
Tutti gli spettacoli, incluso il concerto sinfonico del 15 settembre, sono ad ingresso libero. Per il concerto con videomapping del 15 settembre vengono predisposti dei posti a sedere; per le proiezioni videomapping delle serate successive (16-19 settembre) non sono previsti posti a sedere.
In caso di pioggia il concerto del 15 settembre si terrà il giorno successivo, venerdì 16 settembre ore 21.
Si ringraziano il Museo di San Petronio, la Curia, la Soprintendente ai Beni Artistici Alessandra Quarto e la Fondazione Teatro Comunale di Bologna per l’uso del materiale musicale di proprietà.
Piazza Maggiore 15 settembre ore 21
concerto sinfonico con proiezioni videomapping
LA PIAZZA SI ACCENDE
I disegni nascosti di una facciata incompiuta
Videomapping Luca Agnani Studio
Orchestra Senzaspine
Matteo Parmeggiani direttore
Luigi Ficacci e Mario Cucinella introduzione storico-artistica
Ottorino Respighi Rossiniana
Richard Wagner Preludio all’Atto III di Lohengrin
Richard Wagner Preludio da I Maestri cantori di Norimberga
Gioachino Rossini Ouverture da L’Italiana in Algeri
Gioachino Rossini Ouverture da Guglielmo Tell
Sono le note di Gioachino Rossini, cittadino onorario di Bologna, a scandire la costruzione delle inedite architetture luminose impresse sulla facciata di San Petronio nello spettacolo di videomapping, raffinata quanto sofisticata combinazione di arte visiva e tecnologia digitale. E sempre Rossini e i suoi ironici e spiritosi Pechés de vieillesse – l’album Quelques riens in particolare – sono la fonte cui attinge Respighi per costruire le sue brillanti architetture sonore nella suite sinfonica Rossiniana, trattando i brani pianistici dell’amato Rossini con tutta la sua abilità di colorista orchestrale.
Bologna è celebre anche come città wagneriana: la quasi totalità delle prime italiane dei drammi di Richard Wagner, nominato cittadino onorario nel 1872, ebbe luogo proprio nella città felsinea. Lohengrin venne eseguito il 1° novembre 1871 al Teatro Comunale con notevole successo in tutte le quattordici le repliche. Sul podio, Angelo Mariani. Fu invece il grande Arturo Toscanini a dirigere la prima bolognese dei Maestri cantori di Norimberga il 29 ottobre 1904, altro importantissimo tassello della storia wagneriana della città.