AmbriaJazz annuncia la stagione invernale: anche quest’anno
l’elegante sala cinquecentesca dell’Auditorium Sant’Antonio di
Morbegno ospiterà cinque appuntamenti curati da AmbriaJazz. Si
parte sabato 24 settembre con il concerto di apertura della stagione
Morbegno Musica 2022/2023 al cui cartellone aderisce AmbriaJazz in
collaborazione con le altre associazioni musicali del territorio.
Progetto che nasce in sinergia con il Comune di Morbegno e la
Fondazione Enea Mattei.
Gli appuntamenti selezionati da AmbriaJazz spaziano dal raffinato
jazz dei grandi maestri, alla musica d’autore italiana, alle musiche dei
cartoni animati che hanno come sigla o sottofondo la musica jazz
declinata in un progetto ideato e pensato per bambini e ragazzi.
Si comincia con Enrico Rava ed Enrico Intra sabato 24 settembre alle
ore 21:00, un concerto tra standard jazz e brani originali. Il secondo
appuntamento vedrà sul palco Antonella Ruggiero e Roberto Olzer al
pianoforte con brani dal repertorio della musica d’autore italiana. Il
terzo appuntamento, di gusto squisitamente natalizio, scalderà
l’Auditorium con il Gospel direttamente dagli U.S.A. A gennaio, sabato
28, sarà la volta di Danilo Rea & Michel Godard che presenteranno un
concerto con musiche dalla tradizione operistica italiana. Il quinto e
ultimo appuntamento sarà rivolto alle scuole, quindi di carattere
didattico, sabato 18 marzo Ugo Viola, noto fisarmonicista già ospite e
amico di AmbriaJazz, realizzerà un progetto con le musiche dei cartoni
animati: “CARTOONS in JAZZ”. In una veste originale e attrattiva Ugo
Viola insieme a sei musicisti jazz si esibirà sulle note di sigle e canzoni
di celebri cartoni animati.
Stagione variegata e intensa quella che si prospetta a partire dal
prossimo sabato, il 24 settembre alle ore 21:00 quando Enrico Rava
alla tromba ed Enrico Intra al pianoforte si esibiranno per la platea
morbegnese con un progetto “vergine”, mai proposto prima che vede
due grandi jazzisti dialogare con disinvoltura e consolidato mestiere
in un’esibizione raffinata all’interno di un repertorio che spazia tra
standard jazz e brani originali, nel segno dell’improvvisazione.
Un’occasione per raccontare due splendide carriere dove la musica,
distillata, ripulita dal superfluo, essenza pura in ogni nota, diventa
godimento per l’orecchio raffinato e guida per il musicista in
formazione.
Enrico Rava, classe 1939, è senza dubbio il jazzista italiano più
conosciuto ed apprezzato all’estero. Torinese d’adozione, benchè nato
a Trieste, come racconta Paolo Fresu nella sua “Storia del jazz in 50
ritratti”, Rava “viene folgorato dall’amore per la tromba e il jazz nel
1957 grazie a un concerto di Miles Davis e, subito dopo, alla scoperta
del vellutato sound di Chet Baker.” Da Torino si sposterà a Roma dove
incontra musicisti importanti come Gato Barbieri, Don Cherry, Mal
Waldron, Steve Lacy e Franco D’Andrea. A metà degli anni Sessanta
inizia a girare il mondo, da Buenos Aires a New York dove entra in
contatto con il mondo dell’avanguardia, con Roswell Rudd, Rashied
Ali, Cecil Taylor e Carla Bley che gli consentono di crescere e imporsi
nel Vecchio continente come uno dei più convincerti solisti del jazz
moderno e di elaborare una musica diversa dal mainstream allora
diffuso in Europa. Incide con le più importanti case discografiche di
settore e scopre decine di giovani talenti tra cui Stefano Bollani,
Gianluca Petrella, Giovanni Guidi. La sua schiettezza umana ed
artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista
rigoroso ma incurante delle convenzioni. Il tutto con una sonorità
personale che lo rende immediatamente riconoscibile.
Anche Enrico Intra ha attraversato da protagonista la storia del jazz
europeo, pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra,
milanese classe 1935, è inoltre organizzatore e ideatore di eventi di
grande rilevanza per il mondo culturale italiano. Ha sviluppato una
poetica sintesi dell’incontro tra linguaggio squisitamente jazzistico e la
musica europea contemporanea di matrice colta elaborando un
concetto europeo di jazz pervaso da un autentico legame con il blues.
Sperimentatore d’avanguardia ha sfidato schemi formali ed espressivi
consolidati. Tra i suoi capolavori realizzati tra gli anni Sessanta e
Settanta si annoverano Archetipo, To The Victims of the Vietnam, Nuova
Civiltà. Dagli anni Ottanta sviluppa progetti legati all’improvvisazione
totale ed elabora un’originalissima ricerca sui suoni elettronici.
Due giganti del jazz in dialogo tra loro sul palco dell’Auditorium
Sant’Antonio di Morbegno, una proposta di grande rilevanza culturale
che si inserisce arricchendo l’offerta musicale che AmbriaJazz
propone sul territorio valtellinese da oltre quattordici anni.
Un’occasione per assistere ad un’esibizione di notevole qualità
artistica. Se “il jazz viene meglio quando si fa insieme” vi aspettiamo per
vivere l’entusiasmo di una serata degna dei migliori jazz club europei.
I biglietti sono reperibili sul sito www.ambriajazzfestival.it al prezzo
di 23 Euro per gli adulti e di 5 Euro per ragazzi under 16. Vi è inoltre la
possibilità di acquistare un biglietto ridotto per studenti, musicisti
residenti in provincia di Sondrio, musicisti associati a MIDJ e per
gruppi da 10 persone in su oltre che un abbonamento per quattro
concerti al prezzo di 80 Euro prenotabile entro il 24 settembre.
Ulteriori informazioni sono reperibili scrivendo all’indirizzo
ambriajazzfestival@gmail.com.