Un elegante spettacolo di teatro musicale per voce, elettronica dal vivo e due pianoforti preparati, accompagnato da un sorprendente gioco di luci e tecnologia.
Il grande compositore e registra tedesco Heiner Goebbels, uno dei più importanti esponenti della scena musicale e teatrale contemporanea, torna a Romaeuropa Festival domenica 25 settembre all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” per presentare Liberté d’action, una messa in scena dei testi di uno dei grandi talenti e outsider dell’arte europea del XX secolo: Henri Michaux.
Sul palco il talentuso attore teatrale e cinematografico tedesco-svizzero David Bennent incontra due pianisti del prestigioso Ensemble Modern, tra i principali ensemble di Nuova Musica, che riunisce circa 20 solisti provenienti da Belgio, Bulgaria, Germania, Grecia, India, Israele, Giappone, Stati Uniti e Svizzera.
Liberté d’action esplora – linguisticamente, vocalmente, musicalmente, scenicamente – l’autonomia e la dipendenza. Nato a Namur, in Belgio, nel 1899 e morto a Parigi nel 1984, Henri Michaux è stato un artista genuinamente anticonformista. Ispirato dagli esperimenti con gli allucinogeni, è stato un pittore eccezionale le cui opere sono state esposte ovunque nel mondo dalla fine degli anni ’50, e allo stesso tempo un poeta eleoquente e modernissimo, dal linguaggio potente, per il quale le parole non sono più al servizio della comunicazione, ma ciò che non si può comunicare (Octavio Paz). Nei suoi testi poetici e riflessivi, suggestivi e al tempo stesso esplosivi, Michaux si abbandona a una sorta di esorcismo contro sé stesso e il resto del mondo, mentre con i suoi dipinti cerca di esprimere l’indicibile. Entrambi le forme espressive sono caratterizzate da forti gesti e musicalità ritmiche.
“Non posso nemmeno dire cosa trovo più affascinante del lavoro di questo artista: i testi o i dipinti, proverò ad avvicinarmi a lui con un terzo mezzo, la musica” – ha dichiarato il Maestro tedesco.
In questo concerto performativo, la fondamentale sfiducia di Michaux nei confronti della lingua corrisponde a una voce che, nell’originale francese e nella traduzione tedesca, agisce in maniera virtuosa e varia, e viene ripetutamente sfidata e repressa: dai suoni dei due pianoforti preparati, dall’elettronica dal vivo e dall’uso delle luci e della tecnologia. Anche “la libertà d’azione”, è strettamente limitata sul palco, proprio come nella vita reale.
Heiner Goebbels coltiva una collaborazione di lunga data sia con l’Ensemble Modern (nei pezzi di teatro musicale Schwarz auf Weiss, Eislermaterial) che con David Bennent con cui ha lavorato in occasione di Documenta 1987. Ciò che è iniziato allora con Maelstromsüdpol (un’installazione performativa con Heiner Müller e Erich Wonder) è stato poi continuato, insieme all’Ensemble Modern, nella sua prima opera Landschaft mit entfernten Verwandten / Paesaggio con parenti lontani (Ginevra 2002) e ora prosegue con Michaux—per un nuovo pezzo radiofonico prodotto congiuntamente da SWR e Deutschlandfunk Kultur e per il concerto in scena Liberté d’action. Info e dettagli su romeruropa.net.
Bio
Il compositore e regista Heiner Goebbels (*1952) è uno dei più importanti esponenti della scena musicale e teatrale contemporanea. Le sue composizioni per ensemble e grandi orchestre pubblicate da Ricordi Berlin sono attualmente eseguite in tutto il mondo, così come molti dei suoi lavori di teatro musicale e concerti in scena, per lo più prodotti dal Théâtre Vidy Lausanne, dall’Ensemble Modern e dal Festival Internazionale delle Arti RUHRTRIENNALE
Ha creato una grande varietà di installazioni sonore e video che sono state esposte da Artangel London, MAC Lyon, Museum Mathildenhöhe Darmstadt, Albertinum Dresden, New Space Moscow, Museo d’ Arte di Bogota.
Heiner Goebbels ha lavorato per quasi 20 anni come professore presso l’Institute for Applied Theatre Studies della Justus Liebig University di Giessen (1999-2018) ed è stato presidente della Theatre Academy Hessen per dodici anni (2006-2018). Dal 2012 al 2014 è stato direttore artistico del Festival Internazionale delle Arti RUHRTRIENNALE. Nel 2018 ha ricevuto il primo incarico per la neo costituita Georg Büchner Professorship, dal Presidente della Justus Liebig University e si è stabilito presso il centro di ricerca interdisciplinare ZMI – Center for Media and Interactivity a Gießen.
La produzione di teatro musicale Stifters Dinge è ancora nel repertorio del Théâtre Vidy. Schwarz auf Weiss, Eislermaterial, Landschaft mit entfernten Verwandten sono nel repertorio dell’Ensemble Modern. Le sue ultime produzioni John Cage: Europeras 1&2, Harry Partch: Delusion of the Fury e Louis Andriessen: De Materie sono distribuite dalla Ruhrtriennale, Everything that happened and would happen dall’Artangel London.
David Bennent è un attore teatrale e cinematografico tedesco-svizzero. Nel 1979, all’età di dodici anni, ha debuttato nel cinema nell’adattamento di Volker Schlöndorff del romanzo di Günter Grass Die Blechtromme nel ruolo di Oskar Matzerath. 28 anni dopo, Bennent, ormai noto attore di teatro con pochi ruoli cinematografici e televisivi, gira di nuovo con Schlöndorff, in Kazakistan nel road movie Ulzahn – Das vergessene Licht (2007), dove interpreta il compagno di un francese (Philippe Torreton) nel suo ultimo viaggio nei panni dello stravagante sciamano Shakumi. Nato a Losanna nel 1966, in una famiglia di artisti (il padre l’attore Heinz Bennent – nato nel 1921 – la madre la danzatrice Diane Mansart e la sorella maggiore Anne Bennent) si è dedicato al teatro, diventando uno degli attori più giovani a ricevere un ingaggio alla Comédie Francaise di Parigi nel 1984 e recitando alla Schaubühne di Berlino nel 1985. È apparso in opere teatrali di Shakespeare, ha recitato in Endgame di Samuel Beckett ed è stato euforicamente celebrato dalla critica per le sue «apparizioni pazze, la sua freddezza infantile e i grandi occhi che fuggono nell’ignoto». Si è esibito con Patrice Chéreau (Les Paravents), Klaus Michael Grüber, Robert Wilson, George Tabori, Hans Neuenfels, Arie Zinger, Joel Jouanneau, Thomas Langhoff e Leander Haußmann e ha fatto parte della compagnia di Peter Brook per sette anni dal 1990 al 1997, con la quale ha girato il mondo. È apparso nei film “Dog Day” di Yves Boisset (1983), il fantasy “Legend” (1985) di Ridley Scott, “Poem” (2003) e “She Hate Me” (2004) di Spike Lee.
Sin dalla sua fondazione nel 1980, Ensemble Modern (EM) è stato tra i principali ensemble di Nuova Musica. Attualmente riunisce circa 20 solisti provenienti da Belgio, Bulgaria, Germania, Grecia, India, Israele, Giappone, Stati Uniti e Svizzera che riflettono il background culturalmente diversificato dell’ensemble. Residente a Francoforte sul Meno, l’ensemble è noto per la sua organizzazione democratica e per un metodo di lavoro unico. Progetti artistici, partenariati e questioni finanziarie vengono decisi e attuati congiuntamente. La sua programmazione comprende opere di teatro musicale, progetti di danza e video, musica da camera, concerti d’ensemble e orchestrali. Ensemble Modern si è esibito nei festival più rinomati e nei luoghi di spettacolo prestigiosi, come il Berliner Festspiele, il Bregenzer Festspiele, la Cité de la Musique, il Concertgebouw Amsterdam, l’Elbphilharmonie Hamburg, il Festival d’Aix-en-Provence, il Festival d’Automne a Parigi, Hellerau Dresda, Holland Festival, Klangspuren Schwaz, Konzerthaus Berlin, Kölner Philharmonie, Kunstfestspiele Herrenhausen, Ruhrtriennale, Salzburger Festspiele, Wien Modern e Wigmore Hall London. L’Ensemble produce regolarmente opere teatrali musicali in collaborazione con l’Opera di Francoforte, nonché una serie di concerti/workshop intitolati Happy New Ears. Dal 2011 si unisce all’Orchestra Sinfonica della Radio di Francoforte nella presentazione del festival cresc… Biennial for Current Music Frankfurt Rhine Main. Ulteriori collaborazioni e progetti completano il poliedrico profilo dell’Ensemble Modern che si sforza di raggiungere il massimo grado di autenticità possibile lavorando a stretto contatto con i compositori stessi. I musicisti provano una media di 70 nuovi lavori ogni anno, 20 dei quali sono anteprime mondiali.
Il lavoro dell’ensemble è caratterizzato da iniziative di cooperazione straordinarie e spesso a lungo termine con artisti famosi, come John Adams, Mark Andre, George Benjamin, Peter Eötvös, Brian Ferneyhough, Heiner Goebbels, Hans Werner Henze, Mauricio Kagel, György Kurtág, Helmut Lachenmann, György Ligeti, Olga Neuwirth, Enno Poppe, Rebecca Saunders, Simon Steen-Andersen, Karlheinz Stockhausen, Steve Reich, Frank Zappa o Vito Žuraj, oltre a personalità artistiche di spicco di altri generi artistici. Oltre alla sua multiforme attività concertistica, Ensemble Modern presenta i risultati del suo lavoro attraverso registrazioni, molte delle quali hanno vinto numerosi premi. Quasi 50 delle oltre 150 produzioni in CD sono state pubblicate dall’etichetta dell’ensemble, Ensemble Modern Media. Nel 2003 l’Ensemble ha riunito i suoi progetti di istruzione e perfezionamento esistenti sotto lo stesso tetto, fondando l’International Ensemble Modern Academy (IEMA) con l’obiettivo di trasmettere l’eredità musicale del modernismo. I formati IEMA sviluppati appositamente per gruppi target specifici includono il Master in musica contemporanea per giovani musicisti professionisti in collaborazione con l’Università di musica e arti dello spettacolo di Francoforte, nonché master internazionali, seminari di composizione e progetti scolastici. Progetti che perseguono l’obiettivo di educare un vasto pubblico su una grande varietà di tendenze musicali contemporanee e si caratterizzano per un approccio aperto e creativo ai processi artistici.
Crediti
David Bennent — Interprete
Ensemble Modern: Neus Estarellas, Hermann Kretzschmar, Sophie Patey, Ueli Wiget — 2 pianoforti (alternati)
Musica, regia, palcoscenico: Heiner Goebbels
Sound Design: Willi Bopp / Paul Jeukendrup
Light Design: Heiner Goebbels, Marc Thein
Costumi: Florence von Gerkan
Assistenza musicale, trascrizione: Diego Ramos Rodriguez
Assistente: Lisa Schettel
Stage: Sóley Sigurjónsdóttir
Una produzione di: Théâtre National du Luxembourg / KunstFestSpiele Herrenhausen
Con: Wiener Festwochen, deSingel, Ensemble Modern u. a.