“Gli spazi del Mattatoio sono sempre stati il cuore della nostra proposta di ricerca più innovativa e attenta al ricambio generazionale da quando nel 2010 Romaeuropa aprì al pubblico la Pelanda restaurata” spiega Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico del Romaeuropa Festival in occasione della presentazione delle numerose attività ospitate proprio al Mattatoio in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo
Sono oltre 40 gli appuntamenti di danza, teatro e musica che si svolgeranno al Mattatoio e che includono le performance delle 5 speciali sezioni, Digitalive, Kids&Families, LineUp!, Anni Luce e Dancing Days, ciascuna con una propria curatela, che offrono visibilità e opportunità alle nuove espressioni artistiche proiettate verso il futuro.
“Il Mattatoio resta uno spazio unico nella topografia e nella arti della città di Roma, uno spazio dove è ancora possibile osare e accogliere formati artistici che non potrebbero non essere presentati altrove – spiega Grifasi – dove possiamo spingere un po’ più in là i nostri sguardi in un clima accogliente e quasi informale”.
Giunta alla quinta edizione, Digitalife è la sezione curata da Federica Patti interamente dedicata alla ricognizione delle espressioni artistiche nell’ambito delle culture digitali dove le forme più avanzate della tecnologia incontrano le nuove frontiere della musica. “Quest’anno si parla di spazio di attraversamento e di altra natura fino a costruire delle ritualità delle tradizioni oltre alle innovazioni anche visionarie – spiega la curatrice della sezione – Tutti gli artisti invitati sono per le prima volta al Ref, oppure portano a Roma e in Italia dei lavori in prima assoluta”. Il coreografo e artista multimediale Choy Ka Fai il 24 settembre, dà il via alla sezione Digitalive con Yishun is Burning, un assolo in cui si fondono tradizione e tecnologia, rituale e vogueing, spiritualità e festa. Fra protagonisti, Alex Braga che porta per la prima volta in assoluto dal vivo con Spleen Machine, show audiovisivo di avanguardia sperimentale, Sofia Crespo che tramite l’intelligenza artificiale in AquA(l)formings esplora i cambiamenti su larga scala nell’ambiente marino, Libby Heaney con la performance audiovisiva slimeQore che recupera le narrazioni tradizionali e le storie coloniali legate al fiume Tamigi e alla Gran Bretagna, Franz Rosati con Distantia, progetto multimediale audiovisivo con sonorità sperimentali ed elettroniche. Si rinnova la collaborazione con il VRE fest – Virtual Reality experience: protagonista l’insieme di sculture digitali Menagerie – AR sculptures di Auriea Harvey, artista visuale americana, spazio ad ADV Gathering – arti digitali dal vivo, primo incontro nazionale del network di ricercatori universitari e accademici nel settore delle Arti Digitali dal Vivo, all’incontro/omaggio di Oriana Persico a Salvatore Iaconesi, pioniere delle digital culture.
“Siamo felici di aprire il Mattatoio alle nuove generazioni e ai giovanissimi spettatori con una grande novità – spiega Stefania Lo Giudice, curatrice della sezione Kids & Families – una riapertura alla fine di settembre e lungo tutto il festival per garantire uno sprazzo di bellezza anche ai bambini e alle loro famiglie nel corso dei tre mesi di programmazione”. La sezione si dipana in una programmazione attraverso weekend dedicati ai più piccoli: al via il 30 settembre con Questi pochi centimetri di terra della compagnia Consorzio Balsamico, storia di fuga e accoglienza, di famiglie e figli, spazio alla danza, musica e teatro con la compagnia Dadodans impegnata in KLaNK si concentra sulla trasmissione delle emozioni attraverso la musica e il canto. Torna il circo contemporaneo della Compagnia Quattrox4 con Ersilia, performance itinerante che rende omaggio alla creatività viva raccontando Le città invisibili di Italo Calvino, mentre l’olandese Zonzo Company con i musicisti dell’avventuroso trio jazz De Beren Gieren racconta i ritmi emozionanti di Thelonious Monk tra suoni, animazioni e immagini video. La storia del pifferaio di Hamelin prende vita secondo lo sguardo della Factory Compagnia Transadriatica, ma torna anche (in scena al Teatro Vittoria) la Compagnia Finzi Pasca con Bianco su Bianco, fusione di danza, teatro e acrobazie nella quale i due interpreti-attori-acrobati-clown dialogano con un suggestivo universo fatto di luci e di suoni per raccontare il senso e il valore della vita.
È tutta declinata al femminile la sezione musicale LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci che dall’8 al 10 ottobre indaga sui linguaggi del pop, le narrazioni e le nuove identità. “Proponiamo uno sguardo femminile e accendiamo i riflettori su artiste molto talentuose: quest’anno – spiega Giulia Di Giovanni – restituiamo una restituisce una visione globale attraverso la presenza di artiste che testimoniano la commistione di genere e una particolare ricchezza della loro cifra stilistica”.
Spazio quindi ai live (tre giorni) per la della cantante e performer italo-marocchina LaHasna, spazio all’iraniana NAVA, che si muove tra pop ed estetica camp, alla producer e songwriter LNDFK, all’eleganza espressiva di Joan Thiele, alla cantautrice, compositrice e producer alessandrina Elasi. Quest’anno la sezione si arricchisce di Eclissi Talk, speciale Waiting For Coming Out Day realizzato in collaborazione con il Gay Center che mette in scena i racconti dell’omonimo podcast ideato da Pietro Turano con la presenza della scrittrice Michela Murgia.
Le migliori nuove proposte della scena nazionale condensate in Anni Luce, la sezione teatrale nata nel 2017 a cura di Maura Teofili che punta sulla creatività under30 con il progetto Powered By REF.
“La sezione nasce per intercettare nuove realtà di artisti che possano avere un palco a disposizione, ci siamo davvero sbilanciati quest’anno – spiega Maura Teofili, curatrice della rassegna – per dare spazio alle voci in quello che è uno dei peggiori momenti dell’antropocene”. La sezione si articola nelle proposte di Greta Tommesani con CA.NI.CI.NI.CA, Elena Bastogi con senza titolo (mâchersesmots), Matrice Teatro con Il dilemma dei cento girasoli fotovoltaici, Giulia Odetto in Il mio corpo è come un monte. Torna anche il format dedicato alla nuova drammaturgia, ideato da Tindaro Granata, Situazione Drammatica. Dall’osservazione di nuove scritture alle prime concretizzazioni sceniche arriva Ok Boomer di Nicolò Sordo, vincitore del Premio Tondelli nel 2021, che debutterà nella sua forma scenica con la regia di Babilonia Teatri e racconta delle disparità sociali.
“La rassegna nasce come danza nazionale d’autore per volgere poi lo sguardo oltre frontiere. Quest’anno proponiamo coreografi che hanno lavorato con grandi maestri, ma che provenivano da altri background” le parole di Francesca Manica, curatrice della più longeva sezione delle attività del Ref al Mattatoio, Dancing Days che coglie le più innovative e sorprendenti creazioni della scena coreografica nazionale e internazionale. Spazio agli italiani Stefania Tansini e Pablo Girolami, alla coreografa franco-malgascia Soa Ratsifandrihana, la francese Leïla Ka, il belga Cassiel Gaube, il tedesco Philippe Kratz, l’olandese Andrea Hannes. È dedicato alle coreografe emergenti DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 sostenuto dall’omonima rete e di cui Romaeuropa presenta, la serata finale di premiazione e in prima nazionale il lavoro vincitore della scorsa edizione, Pas de deux di Jari Boldrini e Giulio Petrucci. Le attività del Ref al Mattatoio si aprono il 22 settembre con il lavoro del coreografo di origini marocchine Roduan Mriziga che dirige la danzatrice, coreografa e cantante Dorotheé Munyaneza in Akal, assolo in cui rituale, danza e architettura si uniscono al canto, poesia e rap prima di lasciare spazio a numerosi altri spettacoli e autori protagonisti del Ref 2022. Info e dettagli su romaeuropa.net.
Fabiana Raponi