Dal 4 al 9 ottobre 2022 torna Middle East Now, il festival di cinema, documentari, arti visive, fotografia, cultura contemporanea, cibo ed eventi su Medio Oriente e Nord Africa: una settimana di proiezioni, mostre ed eventi che coinvolgono la città di Firenze. |
Il 5 e il 6 ottobre il festival fa tappa allo Stensen, con tanti ospiti e film in anteprima da non perdere! |
Quest’anno il festival presenta il focus cinema An Abstract of Home, con otto film e cortometraggi, selezionati insieme all’artista e curatore libanese Roï Saade, che invitano a riflettere sul concetto di “casa” in Medio Oriente, rappresentato sul grande schermo attraverso prospettive diverse: nella nostalgia, nella famiglia, nel cinema, nell’essere diverso e familiare. Per la sezione An Abstract of Home allo Stensen, il 5 ottobre alle 21, sono in programma due cortometraggi in anteprima italiana, Beity di Isabelle Mecattaf e Visions of Basra di Noor Gatih, e a seguire il film The Stranger di Ameer Fakher Eldin, alla presenza del regista. Pluripremiata opera prima del giovane regista siriano Ameer Fakher Eldin, che ha debuttato alle Giornate Degli Autori del Festival di Venezia vincendo il Premio Edipo Re come miglior film, The Stranger è stato candidato dalla Palestina per i Premi Oscar. |
Le proiezioni del 5 ottobre (ore 21) sono precedute da un approfondimento sul focus An Abstract of Home, con il curatore Roï Saade e il regista Ameer Fakher Eldin del film The Stranger. |
Nello stesso giorno in programma anche Huda’s Salon di Hany Abu-Assad, un potente thriller al femminile ispirato da eventi reali, film d’apertura del festival al Cinema La Compagnia e poi in replica allo Stensen il 5 ottobre alle 18, alla presenza dell’attore protagonista Jalal Masarwa. Il film è l’ultimo lavoro del famoso regista palestinese Hany Abu-Asad, candidato agli Oscar per “Omar” e “Paradise Now”. |
Giovedì 6 ottobre (ore 21) è la volta di Imagine di Ali Behrad, in anteprima italiana e alla presenza del regista. Selezionato per la Settimana della Critica all’ultimo Festival di Cannes e descritto come un “road movie romantico pop e contemporaneo, pieno di mistero e fantasia” (Cahen), il film è il primo lungometraggio del regista iraniano Ali Behrad. |
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