Al via il 4 ottobre, ore 20.30, al Teatro Olimpico di Roma la stagione di danza dell’Accademia Filarmonica Romana con Giulietta e Romeo, balletto in due atti liberamente ispirato alla tragedia di Shakespeare, firmato dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde, con la musica di Sergej Prokof’ev e i costumi di Eva Koen.
Un’occasione speciale per un balletto che celebra il suo 20esimo anniversario e che dopo il debutto al Teatro Carlo Felice di Genova nel 1989 per il Balletto di Toscana, è stato ripreso ininterrottamente dal 2002 dal Balletto di Roma, la stessa compagnia che adesso, diretta da Francesca Magnini, lo riporta in scena, diventato ormai fra i maggiori successi di repertorio di sempre della compagnia.
Il Giulietta e Romeo di Monteverde, che ha volontariamente anteposto il nome di Giulietta nel titolo, pone l’accento sulla crescita e sulla ribellione di una giovanissima donna, pronta a tutto pur di difendere il suo amore per Romeo. Ma d’altra parte Monteverde, che ha mantenuto praticamente immutato il balletto rimasto uguale a sé stesso nel corso dei suoi venti anni di vita adattandosi certamente alle personalità delle coppie di danzatori che hanno interpretato i ruoli principali, resta uno dei più interessanti esponenti della scena coreografica italiana degli ultimi 30 anni che mantiene inalterate le caratteristiche che contraddistinguono tutti i suoi lavori. Monteverde, già autore di imperiose rivisitazioni di classici come della letteratura teatrale, da Otello a La Tempesta, Tre sorelle, a rivisitazioni di classi della danza come Cenerentola, Bolero, Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto, Io, Don Chisciotte, parte sempre dall’importanza della storia mettendo in scena le caratteristiche essenziali del suo linguaggio ricco di influenze di carattere cinematografico e non indifferenti snodi psicoanalitici. Il suo Giulietta e Romeo diventa una riscrittura audace dell’opera del Bardo, catapultata in un polveroso Sud del dopoguerra alle prese con una difficile ricostruzione con innesti di fotogrammi del cinema neorealista, ma incentrato sui sentimenti universali dei protagonisti, impegnati in una coreografica energica e travolgente. Sul palco, nei ruoli principali della sfortunata coppia di amanti, i giovanissimi Carola Puddu, nel ruolo di Giulietta, accanto a Paolo Barbonaglia nel ruolo di Romeo, già star della danza televisiva vista la loro partecipazione alla trasmissione “Amici” che ha offerto loro grande popolarità.
Il riallestimento del Giulietta e Romeo di Monteverde che celebra il suo ventesimo anniversario con la Compagnia del Balletto di Roma apre la stagione di danza dell’Accademia Filarmonica Romana, ma tocca poi altre città italiane, tra cui Pescara, Firenze, Campobasso. Biglietti da 40€ a 25€, prevendite on line e in botteghino, info e dettagli www.teatroolimpico.it, filarmonicaromana.org.
Fabiana Raponi