di William Shakespeare
traduzione Masolino D’Amico
con Franco Branciaroli
Piergiorgio Fasolo, Francesco Migliaccio
Emanuele Fortunati, Stefano Scandaletti, Lorenzo Guadalupi, Giulio Cancelli,
Valentina Violo, Dalila Reas, Mauro Malinverno, Mersila Sokoli
regia e adattamento di Paolo Valerio
scene di Marta Crisolini Malatesta
costumi di Stefano Nicolao
luci di Gigi Saccomandi
musiche Antonio Di Pofi
movimenti di scena Monica Codena
Si ringrazia per la collaborazione Laura Pelaschiar dell’Università degli Studi di Trieste
produzione
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli
Incamminati
La stagione 2022-2023 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è stata inaugurata
martedì 11 ottobre con “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare, resterà in
cartellone fino al 16 ottobre. La produzione, allestita e creata a Trieste, per la regia di
Paolo Valerio vede Franco Branciaroli nel ruolo dell’ebreo Shylok. La storia si dipana
attraverso un tumulto di intrecci e personaggi e il filo conduttore è l’astio che Shylok prova
per il mercante Antonio, figura del tutto opposta alla sua che presta denaro per interesse.
Il testo ancora attualissimo fa riflettere sui rapporti interreligiosi non del tutto risolti in cui
però l’amicizia e l’amore vincono sulle avversità. La produzione del Teatro Stabile del
Friuli Venezia Giulia ha messo in scena lo spettacolo con il Centro Teatrale Bresciano e il
Teatro de Gli Incamminati inaugurato quest’estate con un buon successo nell’ambito
dell’Estate Veronese al Festival Shakespeariano. Intensa la recitazione di Franco
Branciaroli, che tiene magistralmente la scena assieme ai suoi bravi e dinamici compagni
di palcoscenico. La regia di Paolo Valerio, che firma anche l’adattamento, spazia da
un’affascinante fotografia ad una leggiadra coreografia nel susseguirsi delle vicende
attraversate da inganni, odio, lealtà, sotterfugi, amori. Molto ben caratterizzati, i
personaggi ci addentrano nella storia di Antonio (Piergiorgio Fasolo), ricco mercante
veneziano che pur avendo impegnato i suoi beni in traffici rischiosi garantisce con la
propria persona per l’amico Bassanio (Stefano Scandaletti) che ha bisogno di tremila
ducati per raggiungere Belmonte, e cambiare il proprio destino. Antonio chiede denaro ad
usura a Shylock ebreo disprezzato e spesso maltrattato, il quale si vendica imponendogli
una spietata obbligazione: se la somma non gli sarà restituita, pretenderà una libbra della
carne di Antonio. Parallelamente altre vicende si svolgono a Belmonte, una sorta di
Arcadia dove la mano della nobile Porzia (Valentina Violo) è contesa da molti pretendenti
ma la otterrà in sposa – come desiderava il padre di lei – solo colui che risolverà un enigma
scegliendo bene fra tre scrigni. Bassanio raggiunge il luogo della sfida con l’aiuto di
Antonio, e, optando per lo scrigno più povero, vince.
A Venezia, invece, Jessica (Mersila Sokoli) la figlia di Shylock, tradisce il padre fuggendo
per unirsi a Lorenzo (Lorenzo Guadalupi) un cristiano, e porta con sé denaro e un anello
appartenuto alla madre. L’amore sboccia anche tra Graziano (Giulio Cancelli) – amico di
Bassanio e Nerissa (Dalila Reas), fidata cameriera di Porzia e qui si nota la differente
scrittura scenica di Shakespeare che declina i personaggi più popolari con un tono
maggiormente scherzoso ed ironico. Sulle nozze di queste coppie si addensano
parecchie nubi ma con molte peripezie ci sarà il lieto fine. Una commedia, questa, con toni
drammatici ed intensi dialoghi che regalano allo spettatore la grandezza e la magia del
teatro shakespeariano.
Giada Caliendo