Venerdì 28 e sabato 29 ottobre all’Auditorium Parco della Musica
in Prima Nazionale per Romaeuropa Festival andrà in scena O Sentimental Machine, spettacolo che segna l’incontro tra il compositore francese François Sarhan, il grande artista sudafricano William Kentridge, e l’Ensemble belga Ictus.
Un’abbondanza di materiale musicale, visivo e testuale si intreccia con la velocità, l’assurdità metafisica e il montaggio concepito come arte shock per evocare gli Anni Venti staliniani in Russia tra futurismo e costruttivismo e indagare il rapporto dell’uomo con il progresso tecnico visto attraverso gli occhi dei rivoluzionari del paese.
Le animazioni video di Kentridge, il gusto retro-futiristico delle immagini e degli oggetti di scena sulle musiche originali di Sarhan, deliri scientifici sulle donne, propaganda e verbali dei processi farsa stalinisti si alternano alle squisite poesie del maestro della derisione linguistica Daniil Harms letti dallo stesso Sarhan, dando vita ad un turbolento teatro di ombre umane che corrono verso la vittoria dell’uomo nuovo.
Il nucleo originale del lavoro Telegram from the nose, creato nel 2008 alla Marian Goodman Gallery di Parigi, si arricchisce oggi di una originale prima parte: una nuova animazione video di Kentridge mostra un megafono animato e antropomorfo che seduce la segretaria di Leon Trotsky. In contrappunto, Sarhan offre una colonna sonora originale al film Interplanetary Revolution, un film d’animazione di fantascienza prodotto in URSS nel 1924 che racconta in maniera propagandistica la liberazione dell’universo dai capitalisti. Infine, il terzo materiale utilizzato è il filmato d’archivio del funerale di Stalin del 1953, immagini potenti che mostrano processioni di persone in lacrime, contadini inginocchiati nei campi, giganteschi ritratti di Stalin eretti sugli edifici, navi le cui bandiere sono a mezz’asta.
Riunendo un piccolo gruppo di musicisti su chitarra, sintetizzatore e strumenti da mendicante (strumenti ad arco “stroh” amplificati da un corno), Sarhan ha costruito un suono unico e seducente e uno stile feroce che sembra evocare gli incubi del giovane Shostakovich.
Per l’occasione, Matthieu Metzger, musicista jazz francese e inventore di strumenti a bassa tecnologia, ha costruito un instrumentarium retro-futuristico ispirato al Theremin.
Senza nascondere il suo fascino, né il suo tumulto, questo tributo è allo stesso tempo vibrante e intensamente malinconico, la musica di Sarhan alimenta questa gara verso l’installazione del terrore ma in un’ondata di frenesia e sfrenata immaginazione artistica.
Bio
François Sarhan | Nato il 30 settembre 1972 a Rouen è un compositore, regista e artista visivo francese. Si è esibito in Asia, Africa, America ed Europa. Ha studiato composizione con Brian Ferneyhough, Jonathan Harvey, Magnus Lindberg, Philippe Manoury, Tristan Murail, Guy Reibel. Ha inoltre studiato analisi, estetica, violoncello, direzione d’orchestra, armonia e contrappunto con vari insegnanti, oltre a frequentare i seminari di Jacques Roubaud sulla poetica comparata all’Ecole des Hautes Etudes (Parigi, 1999-2002). Si diploma in composizione al Conservatoire National de Paris nel 1995. Successivamente frequenta masterclass di composizione a Szombathely (Ungheria) con Brian Ferneyhough e Marco Stroppa (1996-97) ottenendo diverse borse SACEM e collaborando all’IRCAM (1997-98). Si diploma, poi, al Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris in analisi (1999) e composizione (2000). Le sue opere sono state presentate in festival internazionali, tra cui Musica (Strasburgo), Donaueschingen, Wittener Musik Tagen, Ars Musica (Bruxelles), Holland Festival, Maerzmusik (Berlino), ecc. Ha composto un’opera da camera per l’Aix-en-Provence Lyrical Art Festival (luglio 2003), nonché un primo CD monografico per l’etichetta francese Zig zag Territoires. Numerosi solisti francesi, tra cui Nicolas Dautricourt, Céline Frisch, Noemi Boutin, Bela quartet, François Salque, Alexandre Tharaud, Dimitri Vassilakis, Samuel Favre, Vanessa Wagner, Diotima Quartet, Bela Quartet hanno eseguito le sue opere. Ensemble Modern (Francoforte), Ensemble Recherche, Ictus Ensemble, Ensemble Intercontemporain, Orchestre Philharmonique de Radiofrance, tra gli altri, commissionano ed eseguono regolarmente le sue composizioni. È noto per la creazione di proprie opere teatrali musicali e multimediali. Di recente ha collaborato con l’artista sudafricano William Kentridge a Telegrams from the Nose, che è stato presentato più di 30 volte nei principali festival di tutta Europa. Di recente ha aperto la sua prima mostra a Parigi, dando inizio a un nuovo percorso per la sua arte, con video, collage e libri d’artista. Sarhan ha insegnato all’IRCAM dal 1998 al 2002 e all’Università Marc Bloch di Strasburgo dal 1999. Dal 2015 insegna composizione all’UdK (Berlino) e occasionalmente alla Musikhochschule di Dresda. Ha scritto una Storia della musica (pubblicata nel 2002 da Flammarion, Parigi), ed è l’ideatore del collettivo artistico CRWTH, che dal 2000 crea e realizza progetti multimediali.
William Kentridge (nato a Johannesburg, Sudafrica, 1955) è un artista acclamato a livello internazionale per i suoi disegni, i suoi film, le sue produzioni teatrali e liriche.
Il suo metodo combina disegno, scrittura, film, performance, musica, teatro e pratiche collaborative per creare opere d’arte che hanno fondamenta nella politica, nella scienza, nella letteratura e nella storia, pur mantenendo uno spazio di contraddizione e incertezza. La sua estetica è tratta dal mezzo della storia del cinema, dall’animazione in stop-motion ai primi effetti speciali. Il disegno di Kentridge, in particolare il dinamismo di un segno cancellato e ridisegnato, è parte integrante della sua estesa pratica di animazione e di regia, dove i significati dei suoi film si sviluppano durante il processo di realizzazione.
Le opere di William Kentridge sono state protagoniste della scena internazionale per la prima volta nel 1997, quando ha partecipato a Documenta X a Kassel. Da allora il suo lavoro è stato visto in musei e gallerie di tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art di New York, l’Albertina Museum di Vienna, il Musée du Louvre di Parigi, la Whitechapel Gallery di Londra, il Louisiana Museum di Copenhagen, il museo Reina Sofia di Madrid e il Kunstmuseum di Basilea. Il 2009 ha segnato l’inizio di 5 Temi, una grande mostra che ha aperto al SFMoMA di San Francisco per poi passare al MoMA di New York, al Jeu de Paume di Parigi e all’Albertina di Vienna, tra gli altri.
Ictus è un ensemble di musica contemporanea con sede a Bruxelles. Dal 1994 condivide i locali della scuola di ballo P.A.R.T.S, della compagnia Rosas (guidata da Anne-Teresa De Keersmaeker) con la quale ha collaborato a ben quindici produzioni, da Amor Constantea Repertoire Evening. Ictus ha collaborato anche con Wim Vandekeybus, Maud Le Pladec, Noé Soulier, Eleanor Bauer Fumiyo Ikeda, Etienne Guilloteau e Claire Croizé. Ogni anno si esibisce a Bruxelles per un’intera stagione, in collaborazione con il Kaaitheater e Bozar sperimentando programmi dedicati ad un pubblico culturalmente consapevole ma non specializzato: appassionati di teatro, danza, performance e musica. L’ensemble esamina formati e modalità di ascolto: concerti molto brevi o molto lunghi, serie sperimentali, progetti su larga scala con la Filarmonica di Bruxelles, concerti guidati, concerti-festival in cui il pubblico è libero di vagare tra i palchi. L’ensemble si interroga incessantemente sul futuro della musica contemporanea. Inizialmente guidato dal direttore Georges-Elie Octors, in un momento in cui gli ensemble si consideravano mini-orchestre composte da solisti altamente tecnici, Ictus si trasformò in una “orchestra elettrica” e assunse, ad esempio, un normale tecnico del suono come strumentista. Divenne poi un poliedrico collettivo di musicisti creativi, dediti alla musica sperimentale in senso lato. Oggi Ictus conduce un Master avanzato incentrato sull’interpretazione della musica contemporanea, in collaborazione con la Ghent School of Arts.
Crediti
Musica: François Sarhan
Film d’animazione e oggetti: William Kentridge
Con Interplanetary Revolution (1924) di Khodataev, Komissarenko, Merkulov
Testi: Daniil Harms
Elettronica: Matthieu Metzger
Cast:
Igor Semenoff: violino di Stroh
François Deppe: Violoncello di Stroh
Tom Pauwels: chitarra
Jean-Luc Plouvier: sintetizzatore
François Sarhan: attore
Matthieu Metzger: strumenti elettronici
Alexandre Fostier: suono
Georges-Elie Octors: direttore
O Sentimental Machine è stato commissionato dalla Philharmonie e da Les Théâtres de la Ville de Luxembourg
Coproduzione: Philharmonie e Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Ictus
Con il supporto di Koninklijk Belgisch Filmarchief / Cinémathèque royale de Belgique