“Il balletto romantico per antonomasia, che mette malinconia, la malinconia di chi si vede sfuggire qualcosa che vorrebbe invece conservare: la malinconia per l’effimero. Forse il pubblico lo ama per il desiderio che tutti abbiamo di partecipare a una saga d’amore con il suo inganno, la sua cattiveria e la sua redenzione”. Queste le parole con cui la grande Carla Fracci, commentava Giselle, balletto in due atti di cui fu leggendaria interprete e con cui debuttò a Roma nel 1964.
Ora proprio il Teatro dell’Opera di Roma omaggia la grande danzatrice proprio con Giselle nella versione coreografica firmata dalla Fracci nel 2004: ultimo titolo di danza della stagione 2021-22, Giselle, omaggio alla Fracci che fu anche direttrice del Corpo di Ballo del Teatro della Capitale dal 2000 al 2010, sarà in scena dal 21 al 27 ottobre e vedrà alternarsi sul palco le due étoiles del teatro capitolino, Susanna Salvi (21, 22, 25) e Rebecca Bianchi (20, 23, 26 alle ore 11.00) con la stella Natalia Osipova (26 (20.00), 27), proprio al debutto all’Opera di Roma. Nel ruolo del principe Albrecht si alterneranno Michele Satriano (21, 22), Alessio Rezza (20, 23, 26 alle ore11.00), Claudio Cocino (25 ottobre) e il guest Jacopo Tissi (26 ore 20.00), 27 ottobre) mentre Alessandra Amato, interpreterà Myrta, la regina delle Villi.
Tanti i motivi per vedere e rivedere Giselle, balletto romantico per eccellenza, fra i primi titoli a essere strutturati sulla partitura di Adolphe Adam, composta espressamente per le scene, che racconta una storia d’amore, di morte e di redenzione: Giselle, giovane contadina che ama la danza si innamora perdutamente del principe Albrecht che è fidanzato, ma che pur di averla, si finge un altro. Il cacciatore Hilarion, geloso di Giselle che ama, pur non essendo ricambiato, svela l’inganno. La giovane Giselle impazzisce e muore trasformandosi in una Villi, spettri di fidanzate morte prima delle nozze che, trascinate dalla passione per la danza, sono condannate a ballare ogni notte sino all’alba. Perdonato da Giselle che ancora lo ama, Albrecht danza con lo spirito della fanciulla tutta la notte salvandosi da morte certa. “Balletto fantastico in due atti”, Giselle aveva debuttato il 28 giugno 1841 all’Académie Royal de la Musique di Parigi, nato dall’ingegno di Théophile Gautier, rapito a sua volta da un testo di Heinrich Heine dove si rievocava la leggenda delle fanciulle morte alla vigilia delle nozze, note come Villi.
“È talmente strutturato, ben costruito e musicale che in qualsiasi momento lo si rappresenti, è sempre attuale – spiega Susanna Salvi – Giselle è una giovane ragazza cresciuta in un villaggio, ma poi incontra questo giovane di cui si innamora perdutamente fino a quando scopre che Albrecht è un principe fidanzato con una duchessa. Lei impazzisce nel momento più famoso del balletto: già malata, ha un attacco di cuore e muore. Nel primo atto Giselle è allegra e gioiosa, nel secondo atto lei è diventata uno spirito, è fluttuante e danza con Albrecht in una danza che è una forma di amore perché lei lo ha amato veramente e lo ha perdonato. Il suo amore è rimasto intatto”.
La versione coreografica creata da Carla Fracci viene ripresa per l’occasione da Julio Bocca, suo ultimo partner proprio in questo titolo e Gillian Whittingham e si ispira chiaramente alla coreografia originale di Jean Coralli e Jules Perrot, includendo anche le aggiunte di Marius Petipa e rifacendosi alla partitura originale di Adolphe Adam diretta qui a Roma dal direttore statunitense Kevin Rhodes. Romantico l’allestimento con i preziosi costumi e le scene firmati da Anna Anni, con le luci curate da Jean-Michel Désiré.Romantico l’allestimento con i preziosi costumi e le scene firmati da Anna Anni, con le luci curate da Jean-Michel Désiré. “Giselle è considerato il balletto più importante del repertorio classico soprattutto per la sua drammaturgia e per la storia che si racconta – commenta Michele Satriano che interpreta il principe Albrecht, giovane principe che si invaghisce di Giselle, in occasione del debutto, accanto a Susanna Salvi – Quando Giselle viene a sapere che lui è fidanzato lei rimane sotto choc perché aveva immaginato una vita con lui. Albrecht è un personaggio che ha diversi cambi d’umore, dalle felicità alla sofferenza per quello che ha vissuto”.
Sei le recite di Giselle che dopo la prima di venerdì 21 (20.00), ripresa da Rai Cultura e trasmessa in prima serata su Rai 5 l’8 dicembre, verrà replicato sabato 22 (18.00), domenica 23 (16.30), martedì 25 (20.00), mercoledì 26 (due recite, 11.00 riservata alle scuole, e 20.00), giovedì 27 (20.00). Giovedì 20 alle 19 spazio all’Anteprima Giovani con Rebecca Bianchi e Alessio Rezza per gli under 26 anni. Info e dettagli su operaroma.it.
Fabiana Raponi