“Desideriamo dedicare questa Giselle a Carla Fracci: è stata la nostra più grande ballerina che ha dati tantissimo a questo teatro e ci è sembrato giusto dedicare questo spettacolo alla sua memoria. Questo teatro, ma anche questo intero Paese hanno un grande debito di riconoscenza nei confronti di Carla Fracci che sarà omaggiata anche con una targa ricordo in Via Torino, accanto a quella di Nurayev”.
Viene anticipata dalle commosse parole di Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, sul palco insieme ad Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo capitolino, la prima di Giselle, balletto romantico proposto nella versione coreografica creata nel 2004 da Carla Fracci, in scena al Costanzi fino al 27 ottobre.
Se il legame di Carla Fracci con il teatro romano è stato fortissimo (è stata direttrice del teatro per 10 anni, dal 2000 al 2010) il legame della danzatrice con Giselle è stato praticamente indissolubile perché Carla Fracci è stata la vera incarnazione di Giselle. È facile intuire perché la Giselle con la coreografia di Carla Fracci, che chiude la stagione di danza 2021-2022 del Costanzi, è semplicemente meravigliosa: una perla ripresa per l’occasione da Julio Bocca, ultimo partner della Fracci proprio in questo titolo e Gillian Whittingham, sua storica collaboratrice, che si ispira alla coreografia originale di Coralli e Perrot e inserisce anche le aggiunte di Petipa sulla base della partitura originale di Adolphe Adam recuperando anche i tagli che erano stati operati.
In Giselle, balletto fantastico dalla struttura drammaturgia perfetta, nato dal genio di Gautier che si ispira ad Heinrich Heine c’è tutto: amore, inganno, cattiveria e redenzione, tutte sfumature di sentimenti umani che prendono vita in un allestimento dal sapore classico, ma attualissimo che punta sulla bellezza abbagliante di scene e costumi tradizionali e preziosi firmati da Anna Anni, con le luci di Jean-Michel Désiré. Alla cura dettagliata dell’allestimento, la Fracci unisce una coreografia raffinatamente ricercata nella sua classicità, ma anche una ricca e sfaccettata psicologia dei personaggi in due atti totalmente diversi, campestre il primo, balletto bianco il secondo reinserendo anche due tagli, l’incantevole passo a due del primo atto fra Giselle ed Albrecht e il leggiadro passo delle Villi nel secondo atto.
Giselle, la giovane contadina ingannata dal nobile Albrecht che impazzisce e muore per il dolore, è una sontuosa e intensa Susanna Salvi, ètoile del Costanzi, che distingue anche in questo titolo classico e romantico per eccellenza. Danzatrice sempre più completa nei titoli classici e moderni, la Salvi è una meravigliosa Giselle, dotata non solo di grande tecnicismo, di leggerezza, forza e grazia, ma anche di estrema duttilità interpretativa in grado di regalate alla sua Giselle la freschezza del primo atto e il forte sentimento di amore e perdono che la guida nel secondo.
La fisicità statuaria di Michele Satriano si adatta al suo Albrecht e nonostante qualche piccola imperfezione tecnica, il danzatore appare molto convincente nella parabola evolutiva ed emotiva di Albrecht, prima traditore, poi affranto e sofferente. Alessandra Amato è una sontuosa Myrta, la regina delle Villi. Perfetto il corpo di ballo nelle variazioni, ma anche e soprattutto nelle coreografie geometriche delle crudeli Villi.
Si alternano nei ruoli principali di Giselle (la Salvi in scena anche il 25 ottobre) Rebecca Bianchi (20, 23, 26 alle ore 11.00) e Natalia Osipova (26 (20.00), 27) e di Albrecht, Alessio Rezza (20, 23, 26 alle ore11.00), Claudio Cocino (25 ottobre) e Jacopo Tissi (26 ore 20.00), 27 ottobre. Sul podio del Teatro dell’Opera di Roma, lo statunitense Kevin Rhodes che esalta la musicalità romantica di Giselle in tutto il suo pathos.
“A nome del corpo di ballo, vogliamo ringraziare Carla Fracci cui dedichiamo questo lavoro – le parole di Eleonora Abbagnato prima dell’apertura del sipario – Giselle è stata uno dei ruoli più importanti di Carla Fracci che ha ispirato le maggiori artiste di tutto il mondo”.
Grande successo per la prima del balletto ripresa da Rai Cultura e trasmessa in prima serata su Rai 5 l’8 dicembre: Giselle torna in scena martedì 25 (20.00), mercoledì 26 (due recite, 11.00 riservata alle scuole, e 20.00), giovedì 27 (20.00). Info e dettagli su operaroma.it.
Fabiana Raponi