Quaranta titoli in programma, di cui 15 produzioni e 26 spettacoli ospiti: questi i numeri della nuova stagione 2022/2023 del Teatro di Roma che si dipana sui palchi del Teatro Argentina, Teatro India e Teatro Torlonia all’insegna della rilettura dei grandi classici e delle drammaturgie contemporanee.
Una lunga stagione di riconnessione, da ottobre a giugno, che si apre il 18 ottobre al Teatro Argentina con il debutto di di Pupo di zucchero, favola barocca di solitudini e morte secondo Emma Dante ispirata a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile. La regista siciliana torna in scena anche Il tango delle Capinere (dal 2 maggio), danza della vita e della morte tra due innamorati terza parte della Trilogia degli occhiali (2011). “La nuova linea progettuale 2022/2023 – solida, articolata, inclusiva e di ampio respiro – propone una stagione che lancia una grande sfida: ridefinirsi luogo di rinascita, creativa e culturale, e spazio inclusivo per generazioni di pubblici e artisti differenti, sempre in ascolto di quei fenomeni di trasformazione e disgregazione che il nostro presente vive in maniera radicale – le parole del Commissario Straordinario Gianluca Sole – È una sfida alta cui speriamo di contribuire, rafforzando la relazione con le spettatrici e gli spettatori, che vorremmo si sentissero protagonisti assoluti dei nostri palcoscenici, e sostenendo il lavoro creativo di una comunità artistica ancora fortemente segnata dalla criticità emergenziale”.
Ma il commissariamento del Teatro di Roma, in corso ormai dallo scorso novembre, non frena la creatività e la messa a punto di una stagione volta ancora una volta a rafforzare il legame del teatro con il territorio e raccontare il tempo presente.
Il Teatro Argentina si anima con Amleto (dal 15 novembre) firmato da Giorgio Barberio Corsetti, anche consulente artistico del Teatro di Roma, una delle grandi produzioni della scorsa stagione, il triplo appuntamento con Massimo Popolizio impegnato con la ripresa dell’intenso Furore di John Steinbeck (dal 6 dicembre) su drammaturgia di Emanuele Trevi, Popolizio legge Belli nel periodo natalizio, ma anche il debutto di Uno sguardo dal ponte (dal 14 marzo), dramma Arthur Miller scritto del 1955.
Fra le coproduzioni di stagione, spicca Lazarus (dal 12 aprile), opera-rock di David Bowie diretta da Valter Malosti, e interpretato dal cantante e frontman degli Afterhours Manuel Agnelli, nel ruolo di Thomas Jerome Newton. Numerose le importanti ospitalità, da Emma Dante a Faith, Hope and Charity (dal 3 novembre) esperienza teatrale in prima nazionale del regista inglese Alexander Zeldin frutto della collaborazione con il Romaeuropa Festival. Tornano Antonio Latella che dirige il capolavoro Edward Albee, Chi ha paura di Virginia Woolf di Edward Albee (dal 31 gennaio) con Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni e Paola Giannini, Roberto Andò che porta in scena Ferito a morte (dal 10 gennaio) messa in scena del Premio Strega del 1961 di Raffaele La Capria, la coppia Glauco Mauri – Roberto Sturno in Interno Bernhard – Minetti e Il Riformatore del Mondo (dal 17 gennaio) diretta da Andrea Baracco. Da non perdere Pour un oui ou pour un non (dal 21 febbraio), gioco a due della scrittrice francese Nathalie Sarraute, diretto da Pier Luigi Pizzi che dirige Umberto Orsini e Franco Branciaroli.
Spazio poi alle numerose ospitalità dello scorso già riprogrammate con Bros di Romeo Castellucci (dal 9 marzo), affronta una riflessione sul nostro rapporto con la Legge, INK (dal 16 febbraio) dell’artista e performer greco Dimitris Papaioannou, di Edificio 3 (dal 16 maggio) dell’argentino Claudio Tolcachir che racconta la complessità delle relazioni interpersonali.
Altrettanto ricca la stagione del Teatro India che si inaugura il 19 ottobre con la ripresa di Tutto brucia, riscrittura delle Troiane di Euripide secondo la storica compagnia Motus, prosegue con Darwin inconsolabile (dal 23 maggio) di Lucia Calamaro che porta in scena anche un secondo lavoro, Da lontano. Chiusa sul rimpianto (dal 7 marzo) interpretato da Isabella Ragonese.
Spazio ai recuperi di Nottuari (dal 22 febbraio) spettacolo di Fabio Condemi che mette in scena l’autore di horror Thomas Ligotti, di Tre sorelle (dal 4 maggio), riscrittura di Cechov secondo Claudia Sorace e Riccardo Fazi dei Muta Imago, di La mano sinistra (dal 13 giugno) di Industria Indipendente he racconta della magia come strategia per riscrivere e manipolare l’ordine simbolico attraverso un’opera musicale e visiva totalmente dal vivo.
Fra i recuperi del Teatro India anche L’Angelo della Storia di Sotterraneo (dal 3 novembre), Hedvig, lavoro di Federica Santoro e Luca Tilli sull’Anitra Selvatica di Ibsen (dal 25 novembre), Dentro di Giuliana Musso (dal 29 novembre) che indaga nei temi degli abusi familiari e della loro censura. In scena anche La stoffa dei sogni (dal 7 febbraio), atto unico di Massimiliano Civica, il nuovo Così fan tutte (dal 31 gennaio) fantasiosa riduzione musicale di Leandro Piccioni e Mario Tronco dell’Orchestra di Piazza Vittorio che rileggono Mozart. Sylvie e Bruno (dal 22 marzo) della compagnia ravennate Fanny & Alexander che celebra il trentennale di carriera, porta in scena uno spettacolo ispirato al libro di Lewis Carroll.
Spazio alla nuova drammaturgia con Every Brilliant Thing (dal 29 marzo), autobiografia brillante scandita da una lista delle “cose per cui vale la pena vivere” , testo del britannico Duncan Macmillan messo in scena da Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e a Uno spettacolo di fantascienza (dal 18 aprile), pièce di ispirazione cechoviana ambientata del giovane drammaturgo Liv Ferracchiati.
Ricca la stagione del Teatro Torlonia animato dalle programmazione dedicata al pubblico delle ragazze e dei ragazzi e delle loro famiglie: protagonisti sono Fabrizio Pallara con la rassegna Contemporaneo Futuro (dal 6 ottobre negli spazi di India e Torlonia), e la messa in scena della produzione Biancaneve (dal 21 ottobre a Torlonia), il percorso creativo e sociale del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, spazio artistico e culturale del Teatro di Roma dedicato all’inclusività e all’integrazione tra ragazzi con e senza disabilità coordinati da Roberto Gandini che porta in scena Lo scrittojo di Pirandello (dal 13 ottobre e poi dal 27 febbraio a India) e Storie di Natale (dal 14 dicembre all’Argentina). Cenerentola Remix (dal 22 novembre) è il nuovo lavoro di Fabio Cherstich che rilegge in chiave contemporanea la favola di Giambattista Basile. Numerosi gli spettacoli negli spazi di India e Torlonia, dal Teatro Medico Ipnotico con Il cane infernale a Storia del nostro Paese con Armando – Lettere (R)esistenti di Armamaxa, fino al tema del diverso e delle paure da essa generate con il Minotauro di Roberto Anglisani.
Numerose le formule di abbonamento proposte, dall’abbonamento a posto fisso (con giorno e posto assegnato) alla selezione degli 8 spettacoli in abbonamento nel cartellone alla TDR Card, 6 ingressi al Teatro Argentina oppure 12 ingressi al Teatro India, Teatro Torlonia e Teatro del Lido di Ostia. Info e dettagli su teatrodiroma.net.
Fabiana Raponi