Spettacolare arrivo in carrozza trainata da due cavalli bianchi per il cast de Il Marchese del Grillo che apre la stagione 2022/2023 del Teatro Sistina di Roma. Il numeroso cast sfila per via Sistina accolto dal pubblico immediatamente catapultato nelle atmosfere della Roma papalina dell’Ottocento con un colpo di teatro che precede l’apertura del sipario della storica sala romana per una prima come sempre affollata di vip. Stavolta il regista Massimo Romeo Piparo (anche direttore del Sistina) impegnato nell’adattamento della sceneggiatura del cult di Mario Monicelli insieme a Gianni Clementi, affida il ruolo del Marchese Onofrio del Grillo, dispettoso, sfrontato, cinico, a Max Giusti. Una sfida difficile per l’attore romano che deve confrontarsi in qualche modo con la figura dell’immenso Alberto Sordi – Onofrio del Grillo (e Gasperino), ma non certo impossibile: l’istrionico Max Giusti ha scelto intelligentemente non la via dell’imitazione, ma ha creato un suo Marchese (e un suo Gasperino) personale, contraddistinto da un travolgente sorriso, una maschera fatta di cinismo e goliardica sfrontatezza, ma anche di umanità con una voce baritonale che in qualche modo non può non richiamare Sordi. D’altra parte Il Marchese del Grillo è una commedia musicale chiaramente ispirata al cult di Monicelli, ma non è la mera imitazione del film ed è giusto che sia così: lo spettacolo, già nel repertorio del Sistina, è allegro e divertente, ricalca il film e le sue indimenticabili battute in un susseguirsi di scene entrate ormai nell’immaginario collettivo, ben muovendosi fra le tensioni drammaturgiche della commedia all’italiana, in un riuscito mix fra sorriso e amarezza, fra parole e musica. In un riuscito adattamento per il teatro restano immutati i caratteri dei personaggi principali e le vicende raccontate nella pellicola che vertono sostanzialmente sul tema della giustizia che si riverbera anche sulla differenza nelle classi sociali. A contribuire al successo dello spettacolo, visivamente ricco e accattivante, oltre a Max Giusti, star della serata, lo spettacolo appare perfettamente rodato grazie alla bravura di un sostanzioso cast, (che conta oltre 30 elementi) che recita, canta e balla e con gli attori spesso impegnati in doppi ruoli anche contrastanti. Le musiche, sempre molto orecchiabili e piacevoli, di Emanuele Friello, ben sostengono l’azione e hanno il compito di accompagnare anche lo svolgimento della vicenda stessa, con le coreografie di Roberto Croce che invadono letteralmente il palcoscenico animando soprattutto il popolo romano, vero personaggio in scena. Molto ricche e curate nei minimi particolari le scene di Teresa Caruso che contano sui girevoli e sugli elementi d’arredo d’epoca, strizzano molto l’occhio al film (anche visivamente, nei colori) i ricercati costumi Cecilia Betona. Il Marchese del Grillo si conferma uno spettacolo perfetto come apertura di stagione, uno spettacolo di successo ben costruito che entusiasma ogni tipo di pubblico. Repliche fino al 20 novembre.
Fabiana Raponi