Il progetto produttivo 2022-2023 disegnato per il Teatro India si dipana attraverso un reticolato di nuove opere firmate da registi e creatori della scena più avanzata e innovativa, a cui si affiancano le riprese di coproduzioni di successo dello scorso anno, sempre coese all’offerta culturale per ricerca, temi e formati, della nuova Stagione del Teatro di Roma.
Tra le riprese coproduttive più apprezzate, ritorna per il secondo anno l’impeto visionario e dirompente delle parole di Ecuba intrecciate alle voci della grande filosofia contemporanea nello spettacolo che ha registrato sold out in ogni rappresentazione della passata stagione: Tutto Brucia, riscrittura delle Troiane di Euripide, in un inedito incontro produttivo del Teatro di Roma con la storica compagnia Motus che apre il cartellone del Teatro India il 19 ottobre.
Sul palcoscenico Silvia Calderoni (Ecuba) sussurra queste parole intrecciate alle musiche e lyrics di R.Y.F. (Francesca Morello), mentre Stefania Tansini squarcia l’aria con un pesante coltello e un falcetto contadino, come nei riti collettivi di cordoglio scomparsi del sud Europa. Basta forse questa immagine per entrare in Tutto Brucia, spettacolo ideato e diretto da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande, una riscrittura delle Troiane attraverso le parole di J.-P. Sartre, Judith Butler, Ernesto De Martino, Edoardo Viveiros de Castro, NoViolet Bulawayo, Donna Haraway.
Il lamento si propaga attraverso quel Mediterraneo nero che – allora come oggi – è scena di conquiste dell’Europa coloniale, di migrazioni e diaspore. Tra le rovine di uno spazio vuoto e stravolto, coperto da cenere e cadaveri di mostri marini, dove tutto è già accaduto, emerge la questione della vulnerabilità radicale. Il corpo rotto di Ecuba, la parola profetica di Cassandra, che vede oltre la fine, il grido spettrale di Polissena, l’invocazione ai morti di Andromaca, le violenze subite da Elena e infine il corpo più fragile e inerme, quello del bambino, Astianatte – danno voce ai soggetti più esposti e vulnerabili. E agli spettri che le/ci assediano. Mai come adesso il lutto ci appare come una questione politica.
Quali vite contano? Cosa rende una vita degna di lutto? È attraverso il dolore che le protagoniste nella scena tragica si trasformano materialmente – divengono altro da sé: cagna, pietra o acqua che scorre, elaborando la violenza subita. Una metamorfosi che apre verso altre possibili forme. E scrive il mondo che verrà. Perché la fine del mondo non è che la fine di un mondo.
Teatro India
19 – 23 ottobre 2022
Motus
TUTTO BRUCIA
ideazione e regia Daniela Nicolò e Enrico Casagrande
con Silvia Calderoni, Stefania Tansini e R.Y.F. (Francesca Morello) alle canzoni e musiche live
testi delle lyrics Ilenia Caleo e R.Y.F. (Francesca Morello)
ricerca drammaturgica Ilenia Caleo
cura dei testi e sottotitoli Daniela Nicolò
traduzioni Marta Lovato
disegno luci Simona Gallo
direzione tecnica e luci Simona Gallo e Theo Longuemare
ambienti sonori Demetrio Cecchitelli
design del suono live Enrico Casagrande
fonica Martina Ciavatta
assistenza tecnica Francesco Zanuccoli
props e sculture sceniche _vvxxii
video e grafica Vladimir Bertozzi
Produzione Motus e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
con Kunstencentrum VIERNULVIER (BE); progetto di residenza condiviso da L’arboreto – Teatro Dimora |
La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna e Santarcangelo dei Teatri
in collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano nell’ambito di “MarcheinVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma” con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna; si ringraziano HĒI black fashion, Gruppo IVAS
orari prima ore 20
da martedì a sabato ore 20.00, domenica ore 18.00 | lunedì riposo
durata: 75 minuti