L’inaugurazione al Teatro Palladium con “Carmina Nuptialia”, cinque melologhi in prima assoluta sui versi di Catullo con la voce di Roberto Herlitzka
e gli ensemble Ars Ludi e Ready Made diretti da Enrico Marocchini.
Musica di Matteo D’Amico, Domenico Guaccero, Stefano Cucci,
Enrico Marocchini, Fausto Sebastiani
La nuova edizione del Festival di Nuova Consonanza “Musica in movimento” si apre alla moltitudine di significati e suggestioni che i due termini, musica e movimento, evocano in relazione fra loro. Flussi, storie, intrecci di eventi, in cui la musica si muove verso la danza, le performance, la parola, l’innovazione, saranno al centro dell’edizione n. 59 dello storico festival della capitale dedicato alla musica contemporanea, in programma dal 13 novembre al 18 dicembre e firmato dal presidente di Nuova Consonanza Paolo Rotili: “Sarà un viaggio tra le parole narrazione, spettacolo, innovazione – spiega Rotili –. Una immagine dinamica della moltitudine del presente, delle sue varie forme di spettacolo, dai poliedrici linguaggi, spesso percorsi dalle nuove tecnologie. Uno sguardo trasversale su cosa si muove oggi”.
Il 59° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo e Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali, della Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo. Il Festival, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 – 2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
L’INAUGURAZIONE
Numerose le prime esecuzioni assolute (oltre quaranta), a partire da quelle che si ascolteranno in Carmina Nuptialia inaugurazione del Festival domenica 13 novembre al Teatro Palladium (ore 20.30). Cinque compositori romani – Matteo D’Amico, Giovanni Guaccero, Stefano Cucci, Enrico Marocchini e Fausto Sebastiani – si confrontano con i versi di Catullo tratti dai Carmina, dando vita a cinque melologhi, affidati alla grande maestria di Roberto Herlitzka e agli ensemble Ars Ludi e Ready Made diretti dallo stesso Marocchini. “Con questo concerto – racconta Marocchini curatore del progetto – si è cercato di creare un percorso che si sviluppi nella temporalità, articolando la musicalità evocativa della lingua latina, affidata alla voce recitante, con il quartetto vocale e i suoni affascinanti delle percussioni integrate dagli ottoni, per ricreare un omaggio antico e nello stesso tempo estremamente attuale, come lo sono le dimensioni poetiche ed esistenziali delle poesie di Catullo, che spaziano da un eros delicato e provocatorio ad un commento disincantato e feroce sulla realtà politica del suo tempo”.
GLI APPUNTAMENTI SUCCESSIVI
Il festival proseguirà in vari spazi della capitale, dal Teatro di Villa Torlonia al Parco della Musica Ennio Morricone, e soprattutto al Mattatoio-La Pelanda, sede di gran parte dei concerti.
Importanza sarà data anche in questa edizione al teatro musicale, a partire dal secondo appuntamento, al Teatro di Villa Torlonia il 26 novembre, con l’atto unico Ego te absolvo della compositrice Roberta Vacca su testo di Silvia della Ciana, con la mise en éspace di Pierpaolo Mancinelli, lavoro del 2021 giocato su un immaginario dialogo tra Dante e Celestino V, che nasce sull’equivoco generato dal famoso verso del III canto dell’Inferno “colui che fece per viltà il gran rifiuto”.
Da dicembre ci si sposta al Mattatoio La Pelanda, dove l’1 è in programma la prima italiana di Catching Cathy. Omaggio a una diva di e con Nicola Müllers, in arte niclamue, cantante tedesca molto attiva anche nella performance art che omaggia Cathy Berberian, icona dell’avanguardia degli anni ’60. Niclamue invita quattro artisti per un’intervista virtuale in video call: il re del pop Elton John, il conte compositore Giacinto Scelsi, l’attrice Sarah Bernhardt e l’angelo blu Marlene Dietrich che condividono i loro ricordi fantasiosi su Cathy, alternandosi alle musiche da Monteverdi alla contemporanea, fino al pop.
Il movimento del suono nello spazio è al centro del primo appuntamento del 3 dicembre in cui l’ensemble “Gli intrigati” diretto da Andrea Molino (musica di Berio, Maderna, Molino e di giovani compositori), si ‘sposta’ nei poliedrici spazi della Pelanda, dando al concerto un carattere performativo e teatrale. Fin dall’arrivo del pubblico gli strumentisti ne scandiscono il percorso verso la sala muovendosi attraverso l’intero spazio; i loro suoni arriveranno da tutte le direzioni, incrociandosi, sovrapponendosi, creando viaggi, ritorni, richiami, risposte.
Sperimentazione e ricerca segnano il programma del secondo concerto della giornata, ospite Stefan Altoft e la sua tromba microtonale, insieme al Furano Saxophone Quartet.
Prende spunto dagli Imaginary Landscapes di John Cage il concerto di Blow Up, ensemble di percussioni votato alla ricerca e alle novità compositive. Il 4 dicembre affiancano alcuni dei pezzi che Cage scrisse tra il 1939 e il 1952 ad altre ‘immagini’ o ‘immaginazioni’ sonore di lavori per percussioni ed elettronica in prima esecuzione di Christopher Cerrone, Marta Gentilucci e Nicoletta Andreuccetti.
Musica in movimento è soprattutto danza. Il 5 dicembre in scena la performance Essere numero 4 balletto per due performers, percussione ed elettronica, a cura del collettivo SonicoMoto, che si ispira alla vita e ai suoi processi, in un alternarsi di omogeneità e contrasti, fra istinto, emozione e razionalità. La musica è composta dai giovanissimi Andrea Veneri e Giovanni Tancredi (Luca Giacobbe alle percussioni), sulla coreografia di Chiara Marianetti, espressione di un felice e fresco approccio alla danza contemporanea.
Unica data al Parco della Musica Ennio Morricone (Teatro Studio Gianni Borgna) sarà l’8 dicembre per il concerto che conclude il workshop di composizione “De musica” quest’anno affidato a Luca Francesconi, tra le voci più rappresentative del panorama musicale odierno, un catalogo che comprende più di cento lavori, da brani solistici a opere liriche e sinfoniche, integrando spesso con mezzi elettronici e multimediali. Il Parco della Musica Contemporanea Ensemble, diretto da Tonino Battista, esegue i brani della fase compositiva più recente (Trama etude e Unexpected End of Formula), caratterizzati da una continua ricerca verso nuove soluzioni timbriche ed espressive.
Dal 9 dicembre si torna al Mattatoio La Pelanda con una giornata dedicata al tema dell’improvvisazione musicale: prima con un incontro sulle varie prassi sonore improvvisative, senza limite di genere e stile, con il coinvolgimento di musicisti, filosofi, storici/teorici delle prassi artistiche, ecc. e a seguire il concerto conclusivo del laboratorio di improvvisazione “comporre dialogante” di Alessandro Sbordoni.
La giornata del 10 dicembre è interamente dedicata alla fisarmonica, strumento che a partire dal Novecento ha conquistato un posto di rilievo nel panorama della musica d’oggi, conquistando l’attenzione di numerosi compositori. Il concerto delle ore 18 ripercorre alcune tappe essenziali della storia dello strumento, a partire dalla Sequenza XIII di Berio fino all’ascolto di tre prime assolute di Alessio Elia, Eduardo Carlo Natoli, Leonardo Monopoli, in cui si alternano nell’esecuzione Fabrizio Causio, Stefano Di Loreto, Riccardo Pugliese, Umberto Turchi. Alle 21 (preceduto da un incontro con il musicista) De l’intérieur di Fanny Vicens concerto che vede l’uso della fisarmonica microtonale XAMP, creata dallo stesso Vicens insieme a Jean-Etienne Sotty, in collaborazione con l’accordatore Philippe Imbert. Lo strumento nasce dal desiderio di estendere il timbro della fisarmonica, offrendo nuove sonorità per la creazione contemporanea.
Images From Far è il titolo del concerto dell’11 dicembre di Syntax Ensemble, formazione europea di base in Italia e di recente istituzione, diretta da Pasquale Corrado, dedita alla ricerca nell’ambito della musica contemporanea. Partendo da Maja, brano composto da Ivan Fedele del 1999, il programma propone un percorso attraverso pagine di recente composizione di Daniela Terranova, Yu Kuwabara, Roberto Vetrano e una prima assoluta di Gabriele Manca.
Nella stessa giornata segue in prima italiana, nella nuova versione, Tabulae, performance con e su una tavola armonica di pianoforte trasformata in installazione, realizzata da Matteo Franceschini, insieme ai performer Jacopo Mazzonelli ed Eleonora Wegher. Il linguaggio acustico si fonde con la manipolazione elettronica, mettendo in discussione i confini tra opera d’arte e strumento musicale aprendo il campo a nuove e ulteriori possibilità espressive.
Doppio appuntamento anche per il 12 dicembre: nel solco della ricerca si pone il primo concerto che vede l’esecuzione di una nuova versione di Tierkreis di Karlheinz Stockhausen, realizzata dai due giovani interpreti Samuele Telari (fisarmonica) e Francesco Palmieri (chitarra elettrica) che ‘dialogano’ con sculture sonore automatiche controllate da algoritmi ideate da Simone Pappalardo.
Il concerto successivo, Apparition, con il soprano Valeria Matrosova e Ilaria Baldaccini al pianoforte nasce come omaggio al compositore statunitense George Crumb, scomparso lo scorso febbraio, e si dipana intimamente su sonorità oniriche e colte sollecitazioni letterarie. Oltre ad Apparition di Crumb, in programma le Quattro canzoni popolari di Berio, due brani da Leino-Laulut di Kaija Saariaho e in prima assoluta Sonno di Gilberto Bosco.
Novità assoluta il 15 dicembre per Se resistere dipende dal cuore, ascoltando Amelia Rosselli su testi di Amelia Rosselli, omaggio all’artista che ha vissuto intimamente degli intrecci fra poesia e musica, interpretati da Elena Bucci e la musica elettroacustica dal vivo di Luigi Ceccarelli, La parola poetica diviene occasione per costruire un percorso attraverso la voce, il suono, le variazioni ritmiche e le improvvisazioni.
In Echi dell’inudibile il 17 dicembre protagonisti sono Schallfeld Ensemble, formazione cosmopolita con base austriaca, e Anemone Actiniaria, duo di improvvisazione algoritmica basata sullo sviluppo di software con finalità performativa. Nel presentare un dialogo tra gli strumenti e l’elettronica, il programma presenta alcune tra le voci più sperimentali della scena compositiva, avvalendosi di performance improvvisative al computer con interfacce informatiche innovative.
Come di consueto l’ultimo appuntamento del festival, il 18 dicembre, sarà con la finale del Concorso di composizione Franco Evangelisti, cui si aggiunge quest’anno la consegna del Premio delle arti e la proiezione dei video finalisti del Concorso Sounds of Silences, basato sulla sonorizzazione di film muti, con successiva proclamazione dei vincitori.
LE ALTRE ATTIVITA’ DEL FESTIVAL
Ai concerti, workshop, seminari e tavole rotonde, il Festival affianca una serie di altre attività che arricchiscono ulteriormente l’edizione n. 59: numerose le presentazioni di novità discografiche che anticiperanno i concerti e, come ormai di consueto, la presenza del festival in regione, promuovendo una serie di concerti di giovani musicisti a Latina (Circolo Cittadino Sante Palumbo), Ardea (Museo Giacomo Manzù), Rieti (Chiesa di San Giorgio) e Trevignano Romano presso la Sala Comunale.
Il Festival è realizzato in collaborazione con Accademia Tedesca di Villa Massimo, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Azienda Speciale Palaexpo – Il Mattatoio di Roma, Centro di Cultura Domus Danae, Circolo Cittadino Sante Palumbo, Comune di Trevigano Romano, Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma, Conservatorio di Musica Alfredo Casella dell’Aquila, Direzione Regionale Musei del Lazio, Edizioni Suvini Zerboni, Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Fondazione Varrone, Forum austriaco di cultura Roma, Goethe Institut Rom, Nuovo CDMI, Sabina elettroacustica, Teatro di Roma
Abbonamenti: da 200 (sostenitore) a 30 euro.
Biglietti: da 15 a 5 euro
Ingresso gratuito per gli incontri e le presentazioni