Fa il suo ritorno sul palcoscenico della sala Santa Cecilia il 9, 10, e 11 novembre (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) il formidabile sodalizio artistico formato da Sir Antonio Pappano e dalla violinista Lisa Batiashvili, festeggiato nelle scorse stagioni, oltre che a Roma, anche in tournée a Francoforte, Essen, Vienna, Praga, Ingolstadt e Dresda, ottenendo ovunque entusiastici consensi.
In occasione del concerto romano, la violinista georgiana eseguirà un suo cavallo di battaglia, il Concerto per violino di Beethoven (registrato nel 2009 per Sony Classical), tra le opere più amate di Beethoven e più ammirate dai pubblici di tutto il mondo, anche grazie al fascino che esercitano il lirismo del violino, le espansioni cantabili e le suggestioni dei passi virtuosistici. E tra i tanti tratti originali di questo Concerto c’è anche il disegno ritmico con i quattro colpi di timpano con cui il Concerto si apre e che costituisce l’elemento unificante di tutto il primo movimento. Nella seconda parte del concerto Pappano salirà sul podio per la Sinfonia n. 9 di Anton Bruckner, da lui diretta l’ultima volta a Santa Cecilia nell’ottobre del 2012.
Lisa Batiashvili ha ricevuto in dono dal padre il primo violino all’età di quattro anni: “È stato come imparare un’altra lingua” ha affermato in un’intervista. Nei primi anni Novanta ha lasciato il suo Paese, la Georgia, per trasferirsi in Germania insieme ai suoi genitori. All’età di sedici anni si è aggiudicata il secondo premio del Concorso Sibelius di Helsinki, tra i più celebri al mondo, e da allora collabora abitualmente con le orchestre più rinomate: Berliner e Wiener Philharmoniker, New York Philharmonic, Concertgebouworkest di Amsterdam, The Cleveland Orchestra e fin dal 2012 con l’Orchestra di Santa Cecilia – di cui nella stagione 2017-2018 è stata anche la prima artist in residence. Nel 2015 è stata nominata strumentista dell’anno da Musical America. “Suonare il violino diventa sempre più difficile. Bisogna essere molto in forma, bisogna svilupparsi dal punto di vista tecnico e avvicinarsi alla perfezione. Ma bisogna crescere anche come artisti – e questa è una faccenda incredibilmente complicata”.
La Nona Sinfonia di Bruckner può essere considerata il testamento del compositore austriaco che la dedicò “Ad maiorem Dei gloriam”, confermando l’intimo legame che sussiste tra il suo sinfonismo e la fede cattolica. “Ho dedicato le mie sinfonie precedenti a questo o a quell’altro amico dell’arte ma l’ultima, la Nona, voglio dedicarla al buon Dio – se l’accetterà”. Bruckner iniziò il lavoro alla sinfonia il 21 settembre del 1887 e terminò l’Adagio il 30 novembre 1894. Tuttavia, ormai alla fine delle sue forze, lasciò incompiuto il quarto e ultimo movimento. Il suo medico, il dottor Richard Heller, ci ha tramandato una preghiera che Bruckner recitò spesso nell’ultima fase della sua vita: “Buon Dio, fammi guarire, ho bisogno della mia salute per poter completare la Nona”. Il suo desiderio, tuttavia, non venne esaudito.
La Nona è dunque un’intensa meditazione sulla vita e una rappresentazione simbolica dei suoi momenti assoluti; nel primo tempo si svolgono le lotte della vita, i contrasti, gli amori; il secondo è un grottesco ritratto della folla nel mondo, mentre nell’Adagio lo spirito dell’artista guarda nel suo intimo e si congeda dal mondo, apprestandosi a parlare con Dio. Quasi all’inizio di questo Adagio, infatti, quando i corni enunciano un solenne corale, Bruckner annotò in partitura “Congedo dalla vita”: è la meditazione sulla fine e il senso più intimo di questa musica.
Dal 13 al 19 novembre, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia insieme ad Antonio Pappano e Lisa Batiashvili sarà in tournée in Italia e in Spagna, con concerti in programma all’Auditorio Nacional de Música di Madrid (13 e il 14 novembre), al Teatro Galli di Rimini (17 novembre), al Teatro dei Rinnovati di Siena (18 novembre) per chiudere il 19 novembre alla Scala di Milano. Il programma prevede, nella prima tappa, la Sinfonia n. 8 di Schubert e la Sinfonia n. 9 di Bruckner mentre nelle altre date verranno eseguiti il Concerto per violino di Beethoven e la Sinfonia n. 2 di Schumann.
Lisa Batiashvili
Acclamata dal pubblico per il suo virtuosismo e la profonda sensibilità, vincitrice di numerosi premi, Lisa Batiashvili ha suonato con le orchestre, i direttori e i solisti più importanti del mondo. Nel 2021 ha fondato e continua a guidare la Fondazione Lisa Batiashvili, con la quale ha realizzato il sogno della sua vita, sostenendo giovani e talentuosi musicisti georgiani nel loro ingresso nella carriera musicale. Direttore Artistico degli Audi-Sommerkonzerte di Ingolstadt (Germania), nel corso del Festival 2022 ha suonato il Concerto n. 1 di Šostakovič con Santtu-Matias Rovali e i Münchner Philharmoniker sotto il motto “Keep on Dancing”. Nel corso della stagione 2022/23 sarà ancora una volta ospite delle più prestigiose orchestre europee, con alcune delle quali farà anche delle lunghe tournées.
Lisa Batiashvili ha vinto diversi premi tra cui il MIDEM Classical Award, lo CHOC de l’année, il premio dell’Accademia Musicale Chigiana e molti altri. Nel 2015 è stata nominata strumentista dell’anno da “Musical America”, nel 2017 la rivista Gramophone l’ha nominata artista dell’anno e nel 2018 ha ricevuto una laurea ad honorem dalla Sibelius Academy, Università delle Arti di Helsinki.
Suona un Giuseppe Guarneri “del Gesù” del 1739, generosamente donatole da un collezionista privato.
Mercoledì 9 novembre ore 19.30, giovedì 10 novembre ore 19.30, venerdì 11 novembre ore 20.30
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Antonio Pappano
violino Lisa Batiashvili
Beethoven Concerto per violino
Bruckner Sinfonia n. 9
www.santacecilia.it
Biglietti da €19 a €52