Oltre cinquemila presenze alla XXI edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra che si è appena conclusa.
Quattro giorni di musica nelle antiche basiliche papali romane e più di trecento artisti ospiti di questa edizione. Nel 2023 il ritorno dei Wiener Philharmoniker.
“Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione”. Così Paolo VI nel discorso che chiudeva il Concilio Vaticano II nel 1965. Un messaggio cui la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra si è ispirata per la realizzazione della XXI edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, che si è appena conclusa. Quattro giorni di musica dal 12 al 15 novembre, nelle più suggestive basiliche papali romane – San Pietro, San Paolo fuori le mura, San Giovanni, Santa Maria Maggiore – che ha visto la partecipazione di oltre cinquemila persone, fra l’affezionato pubblico romano e i turisti stranieri, riempendo con entusiasmo ogni sera le basiliche fino all’ultimo posto. Al numeroso pubblico si affiancano i tanti artisti, oltre trecento, del festival: orchestre, cori, solisti, direttori, provenienti principalmente da Italia ed Europa, per molti la prima volta al festival, o come per i Bamberger Symphoniker, protagonisti dei due primi concerti a San Paolo fuori le mura, di ritorno nella capitale dopo sessant’anni.
Il Festival ringrazia il Prof. Dr. Max Michael Schlereth e i suoi benefattori per il generoso sostegno alla manifestazione. La Fondazione Pro Musica e Arte Sacra e il suo direttore generale e fondatore Hans-Albert Courtial sono già al lavoro per l’edizione n. 22, in programma nel novembre 2023 che vedrà il ritorno dei celeberrimi Wiener Philharmoniker orchestra in residence del festival fin dal suo nascere.