La Stagione di Prosa, con i suoi 4.500 abbonati, è una delle colonne portanti
della ricca e sfaccettata programmazione del Teatro Donizetti di Bergamo. Ad
essa si aggiungono la rassegna Altri Percorsi, prevalentemente ospitata al
Teatro Sociale di Città Alta, il ciclo di Appuntamento con la Storia e una nutrita
serie di progetti educativi legati a singoli spettacoli ma anche alla formazione
attoriale e drammaturgica e di personale tecnico di palcoscenico.
Un’attività intensa che nel periodo dicembre 2022 – maggio 2023 vedrà il
Teatro Donizetti impegnato anche nelle iniziative di “Bergamo Brescia
Capitale Italiana della Cultura: «Siamo particolarmente lieti della risposta di
pubblico alle nostre proposte», commenta Massimo Boffelli, Direttore
Generale della Fondazione Teatro Donizetti, «Con i suoi 4.500 abbonamenti,
la Stagione di Prosa, che insieme ai festival Donizetti Opera e Bergamo Jazz
è uno dei cardini attorno ai quali ruota la nostra programmazione, ci sta dando
enormi soddisfazioni: il segno più indicativo è l’aggiunta di nuove repliche che
vanno ad aggiungersi alle sei inizialmente previste; e in questo devo porgere
un particolare ringraziamento alle compagnie che hanno aderito alla nostra
richiesta».
«Le motivazioni di questo che non si può che considerare un successo, sono
molteplici», prosegue Massimo Boffelli, «Tra queste vanno annoverate la
qualità della proposta artistica ma innanzi tutto la conferma dei sentimenti di
affezione di Bergamo e dei bergamaschi verso il proprio Teatro: dopo i periodi
più bui della pandemia, che auspichiamo esserci lasciati alle spalle, e
nonostante il perdurare di criticità legate all’instabilità economica, Bergamo e
il Teatro Donizetti stanno svolgendo un ruolo di protagonisti a livello nazionale
per una rinascita culturale, anche in vista del 2023 che ci vedrà, insieme a
Brescia, Capitale Italiana della Cultura».
«È un’emozione ed una responsabilità la risposta che il pubblico sta dando
alla campagna abbonamenti per la stagione 2022/2023 sia per gli spettacoli di
Prosa al Teatro Donizetti che per le messinscene di Altri Percorsi e di
Appuntamento con la Storia», aggiunge Maria Grazia Panigada, Direttrice
Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, «Da una parte i rinnovi a
livelli altissimi confermano l’indice di soddisfazione per la scorsa stagione,
dall’altra vedere che tanti sono anche i nuovi abbonati fa pensare che è
passata l’idea che il Teatro Donizetti e il Teatro Sociale siano luoghi in cui
poter fare un’esperienza di visione di spettacoli significativa. Devo ringraziare
la Fondazione Teatro Donizetti che, dando continuità alla direzione artistica,
mi ha permesso di condurre una linea di programmazione precisa: la stagione
viene fatta miscelando ingredienti vari per incuriosire, sperimentare. Ogni
anno qualche conferma a fianco di nuove proposte, perché il pubblico è
diversificato: a qualcuno piace di più il teatro d’autore classico, ad altri la
drammaturgia contemporanea, qualcuno vuole distrarsi, altri vogliono
approfondire».
«Uno dei punti focali della nostra attività è diretta agli studenti, ai giovani:
quest’anno avremo più di 5.300 presenze di studenti; altre se ne stanno
ancora aggiungendo e temiamo di non riuscire a far fronte a tutte le richieste.
Ma non dimentichiamo che è fondamentale dare la possibilità di venire a
teatro anche solo per una sera, per un titolo, per un attore o un regista che
piace. Per questo si è deciso di aggiungere nuove repliche. Perché non ci
abbiamo pensato prima? Perché questi risultati di presenze erano davvero
imprevedibili in un momento in cui gli abbonati in tanti teatri stanno
diminuendo, e siamo felici, davvero, di essere in controtendenza», conclude il
suo pensiero Maria Grazia Panigada.
Stagione di Prosa al Teatro Donizetti
Grandi interpreti e grandi registi, fra i maggiori protagonisti del teatro italiano: i
sette titoli in cartellone nella Stagione di Prosa al Teatro Donizetti si
preannunciano come «una girandola di personaggi e vite, di testi antichi e
moderni che entrano nelle nostre vite, regalandoci momenti di
spensieratezza, ma anche spazi nuovi di incontro e di profonda riflessione»,
come osserva Maria Grazia Panigada.
La Stagione di Prosa prenderà il via, dal 13 al 18 dicembre 2022 (con doppia
rappresentazione sabato 17), con Silvio Orlando e la sua intensa
interpretazione de La vita davanti a sé, tratto dall’omonimo romanzo di
Romain Gary il cui protagonista, Momò, è un bimbo arabo di dieci anni che
vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di un’anziana ex
prostituta ebrea. Un romanzo commovente, attualissimo, che racconta di vite
sgangherate che vanno alla rovescia: Silvio Orlando conduce lo spettatore
dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò, diventando,
con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. L’attore napoletano sarà
accompagnato in scena da un gruppo di quattro musicisti.
A gennaio, dal 9 al 15, il palcoscenico del Donizetti accoglierà il primo di due
grandi classici in cartellone, Il berretto a sonagli di Pirandello, e un grande
attore e regista che tornerà a Bergamo dopo diversi anni di
assenza: Gabriele Lavia.
Dal 31 gennaio al 5 febbraio (doppia replica sabato 4) sarà quindi la volta
di Moby Dick alla prova di Orson Welles (tratto dal celebre romanzo di
Melville), che il Teatro dell’Elfo presenta in un potente affresco corale, fatto di
gesti e suggestioni visive. Regia di Elio De Capitani.
Ancora in febbraio, dal 7 al 12 (il 9 anche matinée e l’11 doppia replica), un
altro gradito ritorno: quello di Michele Placido ne La bottega del caffè di
Goldoni per la regia di Paolo Valerio. Un allestimento leggiadro come una
folata di vento in una piazzetta veneziana.
Sul versante femminile, Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi si alterneranno
nel ruolo delle due regine in Maria Stuarda di Schiller con la regia, per la
prima volta a Bergamo per la Prosa, di Davide Livermore (dal 21 al 26
febbraio). E poi, Ottavia Piccolo, con i solisti dell’Orchestra Multietnica di
Arezzo, racconterà in Cosa Nostra raccontata ai bambini la vicenda di Elda
Pucci, sindaco di Palermo per un anno, confermando il suo sodalizio con
Stefano Massini, autore del testo (dal 28 marzo al 2 aprile, con doppia replica
sabato 1 aprile).
Chiuderà la stagione di Prosa, dal 18 al 23 aprile con doppia replica sabato
22, Arturo Cirillo: con il suo stile scanzonato e ironico, il regista e attore
proporrà un originale Cyrano de Bergerac che incontra Pinocchio e strizza
l’occhio al varietà musicale, mantenendo la stralunata poesia di Rostand.
Altri Percorsi
Da sempre vetrina di diversi modi di fare ricerca teatrale, utilizzando molteplici
mezzi e linguaggi espressivi, con i suoi sette spettacoli, tutti al Teatro Sociale
con una sola eccezione, Altri Percorsi 2023 vedrà il ritorno, il 26 gennaio con
matinée il giorno dopo, di ATIR con Supplici di Euripide, un testo scelto da
tempo dalla compagnia, ma che oggi risuona ancor più potente e
tragicamente vicino. In scena, per la regia di Serena Sinigaglia, sette attrici,
Arianna Scommegna, Matilde Facheris, Maria Pilar Perz Aspa, Sandra
Zoccolan, Francesca Ciocchetti, Giorgia Senesi e Debora Zuin.
Se ATIR è una compagnia che può dirsi di casa a Bergamo, Altri Percorsi
ospiterà nel resto del suo svolgimento nuove realtà e nuove proposte per la
stessa rassegna, ad iniziare da due compagnie under 35, Sotterraneo e Les
Moustaches, poste in apertura e chiusura di programma. I primi, con Atlante
linguistico della Pangea (19 gennaio), ci faranno esplorare il mondo delle
“parole intraducibili”, vocaboli unici di una lingua che non esistono in altri
idiomi ma che racchiudono una stratificazione di significati.
La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza di Les Moustaches (4
maggio) è, invece, uno spettacolo allo stesso tempo immaginifico e vero,
surreale nelle visioni, ma concreto nei sentimenti. Racconta con poesia e
delicatezza la storia di un ragazzo grasso che vive in una provincia gretta e
rurale e che vuole diventare un ballerino.
Due gli appuntamenti in cartellone a marzo: il 2 con Dentro. Una storia vera,
se volete di Giuliana Musso, spettacolo nato da un lungo approfondimento
sul tema degli abusi in ambito familiare, tema trattato con rispetto,
partecipazione e discrezione, ma anche con forte sincerità e denuncia; il 9
con Miracoli metropolitani di Carrozzeria Orfeo (9 marzo) che, con
diversissimo registro a testimoniare ulteriormente la diversità di proposte di
Atri Percorsi, ci catapulterà all’interno di una vecchia carrozzeria riadattata a
cucina, specializzata in cibo a domicilio per intolleranti alimentari.
In Altri Percorsi 2023 troveranno poi spazio due incontri con la cultura
letteraria dell’Occidente: Una giornata qualunque del danzatore Gregorio
Samsa, ispirato alle Metamorfosi di Kafka, con in scena il talentuoso
danzatore-attore Lorenzo Gleijeses per la regia di Eugenio Barba, uno dei
maestri del teatro di ricerca contemporaneo, di Julia Varley e dello stesso
Gleijeses (27 aprile); Paradiso XXXIII, lettura dell’ultimo canto della Divina
Commedia da parte di Elio Germano accompagnata dalla scrittura sonora
di Teho Teardo e da una dimensione visiva avvolgente per la regia di Lulu
Helbæk e Simone Ferrari, show and creative director nel Cirque du Soleil (16
febbraio al Teatro Donizetti).
Appuntamento con la Storia
È la sezione nata nella passata Stagione, fortemente voluta da Maria Grazia
Panigada «nella consapevolezza che solo riflettendo sul nostro passato
possiamo costruire un futuro migliore. Quattro spettacoli, storie di uomini che
hanno qualcosa di epico e straordinario nel loro attraversare con coraggio il
loro tempo e la loro vicenda umana. Che si tratti di casualità sorprendenti o di
scelte politiche precise, in ognuno di loro resta la capacità di sapere cogliere il
loro tempo e la forza di lasciare questo mondo migliore di come l’hanno
conosciuto».
Il primo personaggio storico che si incontrerà in questo importante viaggio a ritroso
nel tempo – tutti gli spettacoli sono previsti al Teatro Sociale – è Giacomo Matteotti,
raffigurato da Maurizio Donadoni in Matteotti Medley, in particolare nei momenti
del rapimento e dell’assassinio per mano fascista del deputato socialista, il cui
impegno morale, civile e politico non va dimenticato (21 dicembre 2022).
A seguire, il 17 febbraio, Ascanio Celestini darà un nuovo saggio della sua abilità
affabulatoria, serrata e visionaria in Museo Pasolini: un custode appassionato e
preparatissimo, racconta la vita di Pier Paolo Pasolini e la parallela storia di Italia
dall’inizio dell’era fascista fino al 1975, anno della morte del grande poeta, scrittore
e regista.
Il 6 marzo, giornata dei Giusti, ascolteremo quindi da Alessandro
Albertin, in Perlasca. Il coraggio di dire no, la storia di Giorgio
Perlasca, commerciante di carni a Budapest che nel 1944, sfruttando straordinarie
doti diplomatiche e un coraggio da eroe, riuscì a salvare in soli 45 giorni almeno
5.200 ebrei, evitandone la deportazione e la morte. Repliche il 7, matinée, e l’8.
Sempre al 1944 rimanda Diplomazia (lunedì 17 e martedì 18, matinée, aprile)
e precisamente alla notte fra il 24 e il 25 agosto, quando il generale tedesco
Dietrich von Choltitz ebbe l’ordine da Hitler di radere al suolo Parigi, di cui era
governatore. Il console svedese Raoul Nordling in poche ore usò tutta la sua
capacità di parola e di diplomazia per convincerlo a disobbedire e salvare la
città. In scena Elio De Capitani e Ferdinando Bruni in un duello di bravura
fra ragione e follia.
INFO BIGLIETTERIA
Presso TEATRO DONIZETTI
Piazza Cavour, 15 – Bergamo
Tel. 035.4160 601/602/603
Apertura al pubblico: Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi) Domenica solo nelle date di spettacolo, un’ora e mezza prima dell’inizio