La IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti – prosegue la ricca programmazione del mese di novembre con i nuovi appuntamenti della settimana, i concerti in Aula Magna del martedì e del sabato e un appuntamento speciale all’Auditorium del Goethe-Institut con l’omaggio a Pasolini.
Martedì 29 novembre, Aula Magna della Sapienza Università di Roma (ore 20.30) prosegue con Mariangela Vacatello il ciclo dedicato all’Integrale delle Sonate per pianoforte di Aleksandr Skrjabin, in occasione del 150° anniversario della nascita (1872-1915). In questo secondo concerto di martedì 29 novembre alle 20.30 la Vacatello accosterà le tre Sonate di Skrjabin in programma a pagine di Liszt.
“Il mio percorso artistico mi ha portato ad avere un interesse sempre crescente per tutto ciò che riguarda le sfaccettature timbriche del mio strumento, le diversità di colore – – racconta la Vacatello – La timbrica è un mistero affascinante, ci permette di comunicare i diversi stati emotivi e lascia all’esecutore la possibilità di volare con l’immaginazione. Ho incontrato la musica di Scriabin da giovane pianista – molto giovane – e ricordo che ne rimasi sorpresa per la difficoltà, la dinamica e anche la tecnica! Col tempo ho capito che le sue caratteristiche andavano oltre la tecnica pianistica, anzi, bisogna proprio riuscire a dimenticare la materia per instaurare un rapporto visionario e mistico con la sua profondità e i suoi suoni. Era proprio questo in cui credeva Skrjabin, che è stato capace di mettere in musica la propria visione della vita, del Creato, delle delusioni dell’uomo e della forza che può farlo elevare all’Immenso“.
Mariangela Vacatello inizia la sua carriera giovanissima e si impone sulla scena internazionale all’età di 17 anni, col 2° premio al concorso “Liszt” di Utrecht. Da quel momento colleziona molti prestigiosi riconoscimenti: Concorso “Busoni” di Bolzano, “Van Cliburn” in Texas, “Top of the World” in Norvegia, “Queen Elisabeth” di Bruxelles, XVII Premio Venezia, The Solti Foundation Award, Premio della critica “Nino Carloni”, Rising Star The Gilmore e molti altri.
Da oltre vent’anni è riconosciuta per la curiosità e versatilità degli orizzonti esecutivi, per il virtuosismo e passione che si ritrovano in ogni brano che inserisce nel suo repertorio; queste caratteristiche si rispecchiano nelle recensioni ai concerti e alle incisioni discografiche per l’etichetta Brilliant Classics e nei progetti che l’hanno vista collaborare con l’Ircam – Centre Pompidou di Parigi e con la Fondazione di Arte Contemporanea Spinola-Banna per la quale è stata Artista in Residenza insieme al compositore Georges Aperghis, il quale le ha dedicato due brani per pianoforte solo.
Si è esibita in alcune tra le più importanti stagioni concertistiche, Teatro alla Scala di Milano, IRCAM di Parigi, Musica Insieme Bologna, la Biennale di Venezia, Società dei Concerti di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Parco della Musica di Roma, Teatro Carlo Felice di Genova, Carnegie Weill Hall di New York, Walt Disney Hall di Los Angeles, Oriental Centre di Shanghaj, collaborando con l’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra Rai di Torino, Filarmonica della Scala e direttori quali Krystof Penderecky, Andris Nelsons, Gabor Takacs-Nagy, Martin Haselboeck, Roland Boer, Donato Renzetti.
Mercoledì 30 novembre, alle 20.30 all’Auditorium del Goethe-Institut, l’Istituzione Universitaria dei Concerti propone “Lei ha sbagliato compositore!” Quando Ennio Morricone incontrò Pier Paolo Pasolini, conferenza-concerto di Giovanni D’Alò con Gilda Buttà al pianoforte, un evento speciale in collaborazione con il Goethe-Institut Italien, per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Ingresso 5 euro.
La collaborazione tra Ennio Morricone e Pier Paolo Pasolini iniziò nel 1965 durante la preparazione del film Uccellacci e uccellini. Il primo incontro non fu dei migliori, Pasolini aveva idee sulla musica che Morricone non accettò, eppure successivamente tra i due si instaurò un rapporto di stima reciproca che durò fino alla morte del regista. Giovanni D’Alò ripercorrerà le tappe del loro sodalizio artistico soffermandosi in particolare sulla composizione scritta da Morricone per l’ultimo film pasoliniano Salò o le 120 giornate di Sodoma, intitolata significativamente Addio a Pier Paolo Pasolini che sarà eseguita da Gilda Buttà insieme ad altre pagine pianistiche scelte dalla sterminata produzione del compositore premio Oscar.
La programmazione settimanale della IUC si chiude sabato 3 dicembre (ore 17.30, in Aula Magna) con Il mio Chopin, atteso recital di Leonora Armellini, molto apprezzata al Concorso Chopin di Varsavia, dove si è imposta per una straordinaria forza comunicativa, prima donna italiana ad aver scalato le vette della competizione che viene considerata il vertice del pianino internazionale. Solista, camerista e musicista, sempre accanto a prestigiose orchestre internazionali, la Armellini proporrà un programma all’insegna del romanticismo con la Sonata op. 35, la Terza Ballata e una selezione di Notturni e Polacche di Fryderyk Chopin. Info e dettagli www.concertiiuc.it.