La 78esima stagione dei Concerti in Aula della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma prosegue con un doppio appuntamento, il primo dedicato a una star internazionale della chitarra, il secondo dedicato a un incontro da camera d’eccezione.
Protagonista del concerto di sabato 5 novembre (Aula Magna, Sapienza, ore 17.30), è la star internazionale Pablo Sáinz-Villegas, ambasciatore della cultura spagnola nel mondo, ritenuto da molti come il vero successore del grande Andrés Segovia. Sáinz-Villegas, primo chitarrista in quasi 40 anni ad essere stato invitato a esibirsi con la Filarmonica di Berlino, si è esibito sui più prestigiosi palcoscenici internazionali, dalla Carnegie Hall alla Philharmonie di Berlino, dalla Tchaikovsky Concert Hall di Mosca al Musikverein di Vienna, invitato da istituzioni come Filarmonica di Berlino, la Chicago Symphony, la Filarmonica di Los Angeles, la Israel Philharmonic. Amatissimo dai direttori d’orchestra, ospite di numerosi festival, Pablo Sáinz-Villegas ha anche avuto l’onore di esibirsi davanti ai membri della famiglia reale spagnola.
Impegnato socialmente, Pablo Sáinz Villegas ha fondato nel 2006 il progetto filantropico “The legacy of music without borders” con l’obiettivo di promuovere la comprensione e il legame fra le diverse culture anche grazie al potere della musica. Artista esclusivo di SONY Classical, tecnica e abilità feniche straordinarie, rigore classico di Segovia, formidabile musicalità, Pablo Sáinz Villegas è instancabile promotore del repertorio per chitarra classica spagnola. In Aula Magna proporrà una selezioni di brani di Albéniz, Granados, Rodrigo e Tárrega tratti dal suo album Soul of Spanish Guitar.
I ritmi e le armonie che attingono dal Nuovo Mondo, fra il brasiliano Villa-Lobos, l’iconea del tango Carlos Gardel, gli statunitensi George Gershwin e Samuel Barber, l’argentino Alberto Ginastera sono al centro di Tribute to the Americas, il programma del Cuarteto Latinoamericano che salirà sul palco dell’Aula Magna martedì 8 novembre (ore 20.30).
La formazione messicana, nata nel 1982, conta i tre fratelli Bitrán (i violinisti Saúl e Arón, il violoncellista Alvaro) e il violista Javier Montiel: un ensemble riconosciuto a livello internazionale come il migliore interprete della musica latino-americana contemporanea e non solo che vanta un ricchissimo repertorio, con oltre 200 composizioni per quartetto per archi in repertorio.
“È comune associare il quartetto d’archi alla storia della musica europea. La sua nascita nell’ambiente viennese, il suo sviluppo negli spazi privati e il suo consolidamento nella sala da concerto sono fenomeni, di fatto, prettamente europei – spiega Saúl Bitrán, primo violìno del Cuarteto dal 1986 – Ma l’emancipazione della musica nel continente americano durante il XX secolo ha portato con sé una nuova visione di questo genere con un approccio inconfondibilmente americano al quartetto. Il Cuarteto Latinoamericano è stato il portavoce della musica per quartetto scritta nel continente americano e molte nuove opere sono diventate parte integrante del nostro repertorio e sono state registrate ed eseguite in tutto il mondo”.
Già nominato nel 2002 a due Grammy Awards (l’Oscar della Musica Americana) per “best chamber music” e “best latin music”, con oltre 70 CD all’attivo, applaudite tournèe praticamente in tutto il mondo, attività come quartetto solista e in produzioni con orchestra, il Cuarteto Latinoamericano tocca nel 2022 un traguardo importante festeggiando il 40esimo anno di attività. Biglietti € 25 – 20 – 15, info e dettagli www.concertiiuc.it.
Fabiana Raponi