Il 2 novembre alle ore 19 talk introduttivo allo spettacolo con la partecipazione di Rabih Mroué, Fabrizio Grifasi (Direttore Generale e Artistico della Fondazione Romaeuropa) e Hou Hanru (Direttore Artistico del MAXXI)
Impostosi all’attenzione internazionale per una particolare miscela di innovazione, complessità concettuale e urgenza politica, il regista di Beirut, ora di base a Berlino, Rabih Mroué, presenta per il Romaeuropa Festival 2022 e in corealizzazione con MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo il suo Riding on a cloud. In scena il 2 e il 3 novembre nella Sala Scarpa del museo (ore 20), lo spettaccolo combina documenti privati, realtà e finzione, fotografando la situazione economica e sociale del Libano ed interrogarsi sulla narrazione della Storia e sul suo intreccio con le biografie personali.
Riding on a cloud è, infatti, una riflessione tra memoria, finzione e realtà politica che affonda le sue radici nella guerra civile libanese del 1975-90. A raccontare in scena questa pagina di Storia è il fratello dello stesso Mrouè, Yasser, testimone del conflitto che ha segnato per sempre il suo corpo. È lui a narrare la sua stessa vita attraverso oggetti virtuali e fisici: vecchie foto, lettere e pagelle scolastiche ricostruiscono il suo percorso personale e interrogano allo stesso tempo gli spettatori sui concetti di presenza e di assenza.
Che cosa sono questi oggetti e questi ricordi se non la voragine della Storia stessa, quel punto cieco in cui si nasconde tutto ciò che non è documentato, ascoltato e quindi visibile?
Nei sessantacinque minuti di spettacolo il teatro diventa lo spazio per agire sul crinale tra realtà e rappresentazione, documento e finzione. Così, attraverso l’atto performativo, l’esistenza dello stesso Yasser si trasforma in un costrutto teatrale e drammatico volto a tradurre in forma scenica i temi cari al percorso dello stesso Mroué: la riflessione sulla forza mediatica delle immagini, il loro fungere da soglia tra verità e menzogna, la storia politica del Libano e la sua narrazione mediatica come controllo politico, senza rinunciare alla condivisione emotiva come forza dell’atto artistico e performativo.
Lo spettacolo è preceduto il 2 novembre alle 19 da un talk introduttivo che vedrà il regista in dialogo con il Direttore Generale e Artistico del Romaeuropa Festival Fabrizio Grifasi e con il Direttore Artistico del MAXXI Hou Hanru.
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Biografia | Rabih Mroué è nato nel 1967 a Beirut e oggi vive e lavora a Berlino come attore, regista, drammaturgo e artista visivo. Ha tenuto mostre personali alla Kunsthalle Mainz (2016) al MoMA di New York (2015); al Kunsthalle Mulhouse (2015); al SALE di Istanbul (2014); al Centro de Arte Dos de Mayo di Madrid (2013); a Documenta, Kassel (2012); Kunstverein Stoccarda (2011); e BAK, Utrecht (2010). Crea spettacoli sin dal 1990, abbattendo i confini tra teatro e arti visive, spesso attraverso l’utilizzo di schermi e immagini proiettate. Si è imposto all’attenzione internazionale per una particolare miscela di innovazione, complessità concettuale e urgenza politica. La sua pièce sulla guerra civile libanese del 2007, How Nancy Wished That Everything Was an April Fool’s Joke, è stata presentata in tutto il mondo e, inizialmente bandita in libano, ha debuttato in anteprima a Tokyo. Nel 2012 ha realizzato una serie di fotografie con telefoni cellulari a Homs, in Siria, mostrando la violenza e le vittime dei combattimenti. È direttore associato al Muenchner-Kammerspiele.