Che cosa hanno in comune Pier Paolo Pasolini e Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio? Lo illustrerà Vittorio Sgarbi che torna in scena al Teatro Olimpico di Roma (dal 2 al 4 dicembre) con Pasolini Caravaggio, appassionante spettacolo scritto e diretto dal critico d’arte che propone un accostamento fra il Caravaggio, maestro del Seicento, e Pasolini, fra i maggiori intellettuali del Novecento. Dopo Michelangelo, Raffaello, Dante, Giotto e Leonardo, Sgarbi propone un aggiornamento del suo Caravaggio (indimenticabile spettacolo che ha dato il via al suo ciclo di affollatissime lectio magistralis in teatro), ma rivisitato e aggiornato in chiave pasoliniana, proprio in occasione del centenario della nascita del poeta, nato a Bologna nel 1922 e brutalmente assassinato nel 1975 al Lido di Ostia. Pasolini Caravaggio è uno spettacolo condotto con raffinata capacità oratoria e affabulatoria da Sgarbi sempre all’insegna della contemporaneità, evidente cifra che accosta i due artisti in modo univoco. Caravaggio d’altra parte è provocatorio pittore della realtà così come Pasolini racconta la realtà sentendosi per tutta la vita Caravaggio stesso.
“Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento – spiega Sgarbi- Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio”.
Sgarbi propone un raffinato parallelo fra la vita e le scelte artistiche, rivoluzionarie e spesso portatrici di polemiche, di Caravaggio e di Pasolini: entrambi, a distanza di secolo hanno osservato in modo innovativo la realtà come nessuno aveva mai fatto, entrambi spesso incompresi o poco compresi dalla società del periodo per essere poi pienamente rivalutati solo successivamente dai posteri. Pasolini Caravaggio è uno spettacolo tutto da vedere e da ascoltare in una totale immersione nelle opere e nella vita dei due artisti che si arricchisce delle musiche composte, ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino (violino, viola, oud, elettronica) e la video scenografia di Tommaso Arosio, in cui Sgarbi condurrà in modo imprevedibile la platea in un viaggio fra immagini e testi mostrando quanto simili siano Caravaggio e Pasolini, uomini che hanno pagato in modo irreversibile il valore irrinunciabile della propria libertà intellettuale. Biglietti da 28,50€ a 40,00€, info e dettagli su www.teatroolimpico.it.
Fabiana Raponi