Gran finale per la XXI edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra
che anche quest’anno ha aperto le basiliche papali romane al repertorio sinfonico sacro ospitando orchestre, cori, solisti e direttori d’orchestra provenienti da tutto il mondo, in un dialogo fra differenti credi religiosi attraverso l’arte e la musica di tutti i tempi. La chiusura del Festival, organizzato dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, spetta all’Orchestra e Coro della Cappella Ludovicea martedì 15 novembre alla Basilica di Santa Maria Maggiore (ore 21, ingresso libero). Formazione già ospite delle precedenti edizioni di festival, stabile presso la Chiesa di Trinità dei Monti di cui anima il servizio liturgico, sarà diretta dalla bacchetta di Ildebrando Mura, maestro di Cappella della Basilica di Santa Maria Maggiore, affiancata dal Coro e dalle voci soliste della Cappella Liberiana, il coro polifonico preposto all’accompagnamento musicale delle liturgie celebrate nella Basilica di Santa Maria Maggiore, considerata la diretta discendente dell’antica schola cantorum di san Gregorio Magno.
In programma il repertorio classico per eccellenza con tre lavori scritti tutti intorno al 1730, dai tre più celebri compositori dell’epoca: Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi, Friedrich Händel.
Il concerto si apre con il Magnificat in re maggiore BWV 243 di Bach, fra le più importanti opere vocali del Kantor di Lipsia, eseguita nella sua versione definitiva nel 1733 proprio a Lipsia presso la Thomaskirche, e che trae il testo dal cantico del primo capitolo del Vangelo secondo Luca con il quale Maria loda e ringrazia Dio ché ha liberato il suo popolo.
Anche il Dixit Dominus RV 594 di Vivaldi è fra le opere più significative del musicista veneziano. Prendendo il testo dagli otto versetti del Salmo 109, la composizione vide probabilmente la luce intorno al 1725 e si caratterizza per una ampia strumentazione, con una scrittura polivocale tipica dell’antica tradizione veneziana, e una imponente e impegnativa fuga finale.
La conclusione del concerto spetta al celebre e trionfante inno di incoronazione Zadok the Priest HWC 258 di Händel. Fra i quattro inni di incoronazione composti in onore di Giorgio II di Gran Bretagna nel 1727, da allora viene cantato a ogni incoronazione di un nuovo sovrano britannico.
Il concerto verrà trasmesso in diretta dall’emittente televisiva americana EWTN sul canale youtube https://youtu.be/VS1oqkNfP1g
Info: l’ingresso ai concerti è libero e gratuito fino al raggiungimento della massima capienza dei posti. È possibile prenotare un posto in basilica compilando il modulo di registrazione sul sito https://promusicaeartesacra.lineamenta.org . Ai sostenitori e agli amici della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra verranno messi a disposizione dei settori riservati. Per informazioni su come diventare sostenitori e partecipare alle attività istituzionali della Fondazione chiamare il numero +39 06.6869187 oppure visitare i siti www.fondazionepromusicaeartesacra.org, e-mail: festival@promusicaeartesacra.it
Fondazione Pro Musica e Arte Sacra Via Paolo VI n. 29 (Piazza S. Pietro), 00193 Roma – Italia, Tel. 06-6869187, festival@musicaeartesacra.it , www.fondazionepromusicaeartesacra.org
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Martedì 15 novembre ore 21.00
Basilica Papale di Santa Maria Maggiore
Johann Sebastian Bach, Magnificat BWV 243, per soli coro e orchestra
Antonio Vivaldi, Dixit Dominus RV 594, per doppio coro e doppia orchestra
Georg Friedrich Händel, Zadok the Priest
Coro e Orchestra della Cappella Ludovicea
Venerabile Cappella Musicale Liberiana
Ildebrando Mura, Direttore
Solisti Magnificat di J.S. Bach
Soprano Primo, Carla Ferrari
Soprano Secondo, Keiko Morikawa
Alto, Antonello Dorigo
Tenore, Rodrigo Ortiz
Basso, David Maria Gentile
Solisti Dixit Dominus di Antonio Vivaldi
Soprano Primo, Carla Ferrari
Soprano Secondo, Keiko Morikawa
Alto, Antonello Dorigo
Tenore, Marco Ciardo
Basso, David Maria Gentile
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ILDEBRANDO MURA Nato nel 1967, si avvia giovanissimo allo studio della musica. Organista, compositore e Direttore, diventa prima Maestro cantore presso la Papale Basilica Vaticana di Santa Maria Maggiore di Roma, dopo due anni viene nominato Organista titolare e Maestro di Cappella della Basilica di S. Marco al Campidoglio, carica ricoperta per oltre 10 anni. Viene nominato, Maestro di Cappella del Coro e Orchestra della “Cappella Ludovicea” struttura musicale dei Pii Stabilimenti della Francia a Roma e Loreto sotto l’Alto Patronato dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, e organista della Chiesa di Trinità dei Monti di Roma carica che ricopre da 25 anni. Nel percorso musicale più che trentennale si esibisce in concerti internazionali (Francia, Austria, Svizzera, Jugoslavia), e Nazionali, esegue concerti per la Rai, KTO (Francia) TvSAT 2000 (Stato Vaticano), EWTN (TV Cattolica), radio rai filodiffusione, Radio Vaticana. Registra numerosi CD distribuiti in tutto il mondo per la Tactus, Sarx, Musica Inedita e Vecchio Mulino,Naxos, con musiche di: Giovanni Pierluigi da Palestrina,Valentino Miserachs, Antonio Vivaldi, Lorenzo Perosi, G.F.Handel, C.Saint-Saens, J.S. Bach, D. Buxtehude ,Rossini , Orazio Benevoli,Antonio Cifra,Comte P. de Moucheron,Ernesto Boezi e Giulio Bas, una raccolta di mottetti della Scuola Romana oltre ad una raccolta di Musiche di Rito Greco-bizantino armonizzate da Mons. Pasquale Ferraro.L’ultimo lavoro discograficonuovo CD registrato in occasionne dei Festeggiamenti per il 500° anno dalla posa della prima Pietra di San Luigi dei Francesi prodotto dai PIi Stabilimenti della Francia a Roma e Loreto. Nominato capo dipartimento cultura di A.S.S.O (Associazionismo Sindacale Solidale Organizzato). Come Direttore si è esibito in numerosi concerti in Italia e all’estero, in dirette televisive e Festival Musicali quali: “Musico Meta” e alla rassegna di concerti “I Concerti del Parco” , i festival internazionale dell’Ambasciata di Francia in Italia “Suona Francese” e le ”cinque Perle del Barocco”, il concerto per la Total Spa nella Basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano, il concerto per il Giappone organizzato dallo Stato Vaticano presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore di Roma ,la partecipazione della Cappella Ludovicea al Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra di Roma organizzato dalla Fondazione presieduta dal Dott. Hans-Albert Courtial , l’esecuzione della Petite Messe Solennelle di Rossini in occasione dei 250° anniversario del Teatro lirico di Lugo di Romagna oltre al Festival di Pasqua nel Duomo di Orvieto e il Requiem di Mozart nella Versione di Robert Levin eseguito in prima assoluta a Roma per il Giubileo. Insignito della Laurea Honoris Causa in “Direzione Artistica, Musicologia e Paleografia musicale” dalla Università Internazionale LUIRS. Nel giugno 2019 è stato nominato “Chevalier des Arts et lettres” dalla Repubblica Francese. Nel settembre del 2020 esegue il concerto presso Il Senato della Repubblica Italiana in diretta televisiva Rai e nel 2021 è ospite del festival Internazionale di Musica e Arte Sacra presso la Basilica Papale di San Paolo, con l’esecuzione del Requiem di Mozart. Dal 1° aprile 2022 viene nominato Maestro di Cappella della Venerabile Cappella Musicale Liberiana presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Insignito dallo Stato del Vaticano nel mese di settembre del 2022: “della “Croce di San Gregorio”.
La CAPPELLA LUDOVICEA è la struttura musicale ufficiale dei Pii Stabilimenti della Francia a Roma e Loreto, istituita sotto l’Alto Patronato dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. Dalla attenta sensibilità culturale della Francia è nata l’esigenza di fondare una Cappella Musicale con Orchestra stabile presso la Chiesa di Trinità dei Monti con l’intento di animare il servizio liturgico tutto l’anno con il grande repertorio polifonico cinquecentesco e contemporaneo, presiedere tutte le cerimonie ufficiali francesi presso le Basiliche vaticane di San Pietro e di San Giovanni e di eseguire, in una stagione concertistica, il grande repertorio della Musica Sacra italiana, francese e con una visione storico-musicale ampia, europea. L’attenzione e la cura nella scelta nell’esecuzione del repertorio sacro e l’attività concertistica che negli anni ha contraddistinto la Cappella Ludovicea ha creato le condizioni affinché l’Istituto di Ricerca Internazionale Eurispes la collocasse fra le “Cento Eccellenze Italiane nel Mondo” unendosi al plauso della critica musicale. I solisti, i maestri cantori e i professori d’orchestra che formano l’ensemble della Cappella Ludovicea si distinguono per i loro studi specifici e vantano collaborazioni con i prestigiosi Enti del territorio italiano (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Parma). L’ensemble è diretto fin dalla fondazione dal M° Ildebrando Mura, già Organista Titolare della Basilica di San Marco al Campidoglio e Maestro di Cappella per la formazione musicale.
La CAPPELLA MUSICALE LIBERIANA è il coro polifonico preposto all’accompagnamento musicale delle liturgie celebrate nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma. Periodo classico. La Cappella Musicale Liberiana è considerata la diretta discendente dell’antica schola cantorum di san Gregorio Magno, arricchita dall’esperienza della cappella papale di Gregorio IX ritornato a Roma da Avignone nel 1377. Essa nasce formalmente nel 1545 per opera del cardinale arciprete Guido Ascanio Sforza. Istituzione subito di grande prestigio, viene considerata allo stesso modo delle cappelle di san Pietro e di san Giovanni, anche per la presenza di pueri cantores. Lo stesso Giovanni Pierluigi da Palestrina, che già nella basilica aveva ricevuto dal 1537 la prima educazione musicale come fanciullo cantore, assume la guida della formazione corale nel 1561. In questi anni, grazie anche alla personalità del Palestrina e dei suoi allievi e successori Giovanni Maria Nanino, Francesco Soriano e Annibale Stabile, la Cappella Musicale Liberiana fu uno dei fulcri della fiorente scuola romana di Polifonia. Periodo barocco. Nel Seicento, momento di massima esuberanza della musica sacra, proiettata nei fasti della policoralità e dello stile concertato veneziano si distinsero i vari Domenico Allegri e Paolo Quagliati, Paolo Tarditi, Antonio Maria Abbatini, Orazio Benevoli, Nicola Stamigna e l’organista Bernardo Pasquini. Massimo esponente della fase successiva, Maestro di cappella anche se per soli due anni fu Alessandro Scarlatti . La sua strada fu seguita da Pompeo Cannicciari, Antonio e Domenico Fontemaggi, Giovanni Aldega, Settimio Battaglia e Augusto Moriconi, che nei secoli XVIII e XIX, seppero resistere alla tentazione di portare in basilica le arie operistiche in voga all’epoca. Periodo ceciliano. Nuovo impulso per la salvaguardia dell’antica scuola romana si ebbe con l’avvento del Movimento Ceciliano. In questo filone si inserisce a pieno titolo il primo grande maestro del XX secolo, Licinio Refice, direttore della Cappella Liberiana dal 1911 al 1947, che fu, insieme a Lorenzo Perosi e Raffaele Casimiri, vero artefice del rinnovamento della musica sacra italiana. Periodo contemporaneo. Dal 1947 al 1977 la sua opera è stata proseguita da Domenico Bartolucci, chiamato poi alla direzione della Cappella Sistina, che sin dal 1973 è stato affiancato nella direzione della Cappella Liberiana da Mons. Valentino Miserachs Grau, il quale ne assunse la direzione dal 1977 fino al 31 dicembre 2018. Dall’1 gennaio 2019 al 31 marzo 2022 gli succede il M° Maurizio Scarfò nominato dal Capitolo Liberiano. A causa dello scoppio della pandemia da Covid-19 e del successivo lockdown, la Cappella Liberiana ha subito una battuta d’arresto fino al novembre 2020 subendo anche una drastica riduzione di organico variando da una formazione di quartetto a ottetto virile a seconda delle disposizioni del Capitolo.Solo nel corso del 2021, la Cappella poté avvalersi di una piccola parte dell’organico femminile, già presente dai tempi della direzione di Mons.Valentino Miserachs Grau, per alcune celebrazioni solenni. Dal 1 aprile 2022, su decisione del Commissario Straordinario della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, nominato da Sua Santità Papa Francesco, la Cappella Liberiana è stata riformata in un organico a voci miste e affidata al direttore di chiara fama M° Ildebrando Mura, in giovane età già cantore della stessa Cappella, così come l’illustre predecessore Giovanni Pierluigi da Palestrina. La Cappella Musicale si avvale inoltre di tre maestri organisti e del quintetto di “Ottoni della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore” che prende parte alle celebrazioni più solenni che si svolgono nella Basilica Liberiana.