Lunedì 12 dicembre alle ore 20.30 (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Sala Sinopoli)
continua la sfilata delle grandi star del pianoforte con il ritorno del pianista russo Mikhail Pletnev (classe 1957), vincitore nel 1978 del celebre concorso pianistico Čajkovskij di Mosca, e che da anni si esibisce anche come direttore orchestra (fu lui a fondare, nel 1990, la Russian National Orchestra, grazie al sostegno di Mikhail Gorbaciov che aveva conosciuto alcuni anni prima), oltre a essere un raffinato compositore.
Nella sua lunga carriera è stato ospite delle maggiori sale del mondo; a Santa Cecilia debuttò nel lontano 1981 mentre la sua ultima presenza risale al gennaio del 2016.
Mikhail Pletnev è un artista dalla personalità complessa, refrattario alle interviste e al mondo social. The Times ha descritto le sue interpretazioni come “nate da una immaginazione virtuosistica e prodigiosa, dalla bellezza quasi scandalosa”, e il London Telegraph ha rimarcato che “dalle dita e dalla mente di Mikhail Pletnev arrivano idee che rivitalizzano la musica e la riempiono di freschezza e spirito”.
Dotato di mezzi tecnici abbaglianti, di una grande gamma emotiva, rigore formale e un’interpretazione che fonde istinto e razionalità, nel concerto in programma nella Stagione da camera Pletnev accosterà la produzione pianistica di un gigante come Johannes Brahms a quella meno nota e di rara esecuzione di Antonin Dvořák, di cui Brahms fu amico e sostenitore e al quale fece anche ottenere una borsa di studio statale a Vienna nel 1875, oltre a fornirgli egli stesso aiuto economico.
Pletnev eseguirà dunque celebri brani come la Rapsodia op. 79 n. 1, gli Intermezzi op. 117 che trasudano commozione e che Brahms definì la “ninna-nanna dei miei dolori” e una selezione dai Sei pezzi per pianoforte op. 118. I brani verranno intervallati (nel loro ordine cronologico) dalle composizioni del boemo Dvořák, pagine dal linguaggio fresco e animate dal folklore, come le Humoresques op. 101, i Quadri poetici, composti nel 1889 e forse tra le composizioni più avvincenti del compositore, e il Moderato in la maggiore.
Mikhail Pletnev
Mikhail Pletnev è un brillante pianista, un ricercatissimo direttore d’orchestra, un compositore e un artista che sfida qualsiasi classificazione convenzionale. “Virtuosismo meraviglioso e brillante ingenuità sono i marchi distintivi delle sue esibizioni per pianoforte. La sua carriera come direttore sembra aver reso il suo pianismo ancona più sinfonico e il suo suono ancora più immaginativo”. (Die Welt)
Nato nel 1957 ad Arkhangelsk, in Russia, Mikhail Pletnev ha dimostrato molto presto il suo talento, iniziando a studiare al Conservatorio di Mosca a 13 anni. Nel 1978 ha vinto il primo premio e la medaglia d’oro alla sesta edizione del Concorso Internazionale Čajkovskij. Da allora si è esibito come solista con tutte le orchestre e i direttori più rinomati al mondo.
Nel 1990, grazie all’assenso del Presidente sovietico Mikhail Gorbaciov, Mikhail Pletnev ha fondato la Russian National Orchestra (RNO) – la prima orchestra russa non governativa e finanziata privatamente. Oggigiorno, la RNO è considerata una delle migliori orchestre del mondo; ogni anno, sotto la direzione di Pletnev o di altri rinomati direttori, tiene tournée in Europa, Stati Uniti ed Asia.
Il BBC Music Magazine ha definito il CD con le Sonate di Scarlatti, che ha ricevuto un Gramophone Award nel 1996, come “pianismo ai massimi livelli… questa interpretazione da sola sarebbe sufficiente per assicurare a Pletnev un posto tra i più grandi pianisti mai conosciuti”.
Mikhail Pletnev ha anche suscitato il plauso internazionale per la sua attività di compositore. Nel 1998, la prima esecuzione mondiale del suo Concerto per viola dedicato a (e suonato da) Yuri Bashmet è stato accolto con entusiasmo da critica e pubblico. I suoi arrangiamenti per pianoforte dello ‘Schiaccianoci’ e della ‘Bella Addormentata’ di Čajkovskij sono leggendari – per i pianisti di tutto il mondo sono diventati degli esami tecnici per dimostrare di saper padroneggiare lo strumento.
Di recente, un giornalista ha scritto: “Una conversazione con Mikhail Pletnev è come il suo modo di suonare. Lui resta tranquillo e ascolta. È annoiato dalle solite vecchie domande, preferisce improvvisare. Se non gli piace qualcosa, si alza e se ne va. Se qualcosa lo interessa, si desta e inizia a parlare con una voce animata e musicale. Mikhail Pletnev non parla dell’ordinario; è interessato solo al superlativo”.
Mikhail Pletnev ha ricevuto numerosi riconoscimenti di Stato e premi internazionali, tra cui un Grammy nel 2005.
Nel 2007 ha ricevuto un Premio Presidenziale e un Ordine “per i servizi resi alla patria”.
Lunedì 12 dicembre ore 20.30
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Sinopoli
pianoforte Mikhail Pletnev
Brahms Rapsodia op. 79 n. 1
Dvořák Minuetti
Eclogue e Allegro
Dvořák March
Brahms Intermezzo op. 118
Dvořák 4 Humoresques
Eclogue
Brahms Tre Intermezzi op. 117
Dvořák Eclogue
Moderato in la maggiore
Brahms Ballata in sol minore, op. 118 n. 3
Dvořák Quadri Poetici: Nel vecchio castello, Reminiscenza, Serenata, Baccanalia, Tittle-Tattle, Nella tomba dell’eroe,
Nella Sacra Montagna
www.santacecilia.it
prezzi dei biglietti da €18 a €38