In uscita oggi, Ludus Gravis Ensemble – Daniele Roccato – Michele Rabbia “IN D”. Registrato nel gennaio 2020 IN D è un omaggio del Ludus Gravis Ensemble a Terry Riley, uno dei maggiori rappresentanti della musica minimalista, e al compositore e contrabbassista Stefano Scodanibbio.
In D è la versione per ensemble di contrabbassi di In C di Terry Riley rielaborata dal compositore e contrabbassista italiano Stefano Scodanibbio nel 2010. Nel 2020 Ludus Gravis ha compiuto dieci anni di attività e in questo concerto per la prima volta l’organico si è esteso a dodici contrabbassi, in realtà con l’aggiunta di un tredicesimo, perché nell’arte sciamanica di Michele Rabbia anche un contrabbasso posto orizzontalmente può diventare un completo set di percussioni”.
La prima volta che Stefano Scodanibbio ha discusso con me di questo lavoro – racconta Daniele Roccato – è stato nel maggio 2009, a Perugia, ad un festival che avevo organizzato dal titolo “Ludus Gravis” (!). Mi disse che considerava In C di Terry Riley la composizione più importante e influente del ventesimo secolo, insieme a Le sacre. L’aveva recentemente suonata per la prima volta con un ensemble misto che includeva lo stesso Riley, e mi ha confessato che era stata una delle esperienze più profonde della sua vita. A Perugia mi disse che, d’accordo con Terry, stava lavorando ad una versione per archi in chiave di re (opportunamente intitolata In D), ampliando i 53 schemi che compongono il brano in modo da coprire diverse ottave, e organizzandoli quasi esclusivamente sulla base di archi aperti e armonici naturali. Nelle settimane successive, nelle nostre conversazioni, iniziò a prendere forma l’idea di creare un ensemble composto interamente da contrabbassi, e Scodanibbio mi suggerì di provare i primi schemi del brano con un piccolo gruppo di studenti, limitatamente alla parte di contrabbasso. Il risultato è stato così sorprendente e commovente che abbiamo avuto la netta sensazione che stesse per nascere qualcosa di unico. Ne fu così entusiasta che telefonò ai suoi amici per parlarne. Quel giorno, nell’agosto 2009, sulle sponde del lago di Piediluco, si udirono ufficialmente i primissimi suoni mai emessi dal Ludus Gravis Ensemble e, naturalmente, In C fu trasformato in un pezzo per contrabbasso. L’ensemble ha continuato a fare il suo debutto nel marzo 2010, ma con un programma completamente diverso, e ci sono voluti molti altri mesi, fino all’agosto 2010, per la prima esibizione in assoluto. Un intero anno di studio e sperimentazione. Il cerchio si chiude in un certo senso nel maggio 2013 sul palco del teatro “Lauro Rossi” di Macerata, insieme a Terry Riley, per un omaggio a Scodanibbio in cui abbiamo eseguito In D e uno dei miei pezzi dai raga malkauns. Il teatro era stracolmo. Il concerto finì intorno all’una di notte, e non ricordo di aver mai sentito applausi più lunghi o più entusiasti.
La versione che si trova su questo cd è la più ampia e ardita che abbiamo mai messo insieme. Dodici contrabbassisti eseguono i 53 pattern. Un tredicesimo contrabbasso è disposto orizzontalmente, e incordato in modo da offrire non meno di otto corde, tutte in re, su più ottave, e tutta una serie di strumenti a percussione, cosa del tutto inaudita. Michele Rabbia reinterpreta, con la sua arte sciamanica, la parte che originariamente affidava a un musicista il compito di ripetere semplicemente la stessa nota, dall’inizio alla fine, sconfinando nei modelli e nelle celle della partitura completa.
L’orchestrazione prende spunto dalle istruzioni ufficiali del 1964 per l’esecuzione di In C, e dai suggerimenti di Riley, che abbiamo raccolto nel corso degli anni. Senza tradire questo schema originario, si è ricercata una maggiore organizzazione degli interventi, uso del contrappunto e sviluppo formale, liberando allo stesso tempo spazio creativo nell’esplorazione dello spettro sonoro. Quindi, è un duplice viaggio: un viaggio orizzontale, che conduce lentamente ma inesorabilmente verso la sua grande conclusione, e un viaggio verticale, nelle profondità del suono, nelle parti più interne dello strumento, e nell’impermanenza della vibrazione, per scoprire la sua silenziosa realtà.
Daniele Roccato – contrabbasso principale
Michele Rabbia – contrabbasso percussivo, elettronica
Francesco Platoni, Giacomo Piermatti, Alessandro Schillaci, Stefano Battaglia, Paolo Di Gironimo, Andrea Passini, Simone Masina, Mauro Tedesco, Rocco Castellani, Alessio Cordaro, Federico Passaro contrabbassi