La Grande Prosa – Stagione 2022-2023
Il Terzo Occhio
rassegna multidisciplinare delle nuove creatività
CAGLIARI – 2022-2023
369gradi
Snowflake
di Mike Bartlett
con Marco Quaglia – Adalgisa Manfrida – Lucrezia Forni
traduzione e regia Stefano Patti
martedì 13 dicembre – ore 20.30 – Teatro TsE – CAGLIARI *per “Il Terzo Occhio”
mercoledì 14 dicembre – ore 21 – Teatro Civico – ALGHERO
giovedì 15 dicembre – ore 20.30 – Teatro Bocheteatro – NUORO
Focus sui conflitti generazionali e le incomprensioni tra genitori e figli in “Snowflake” di Mike Bartlett (produzione 369gradi – con il sostegno di Fortezza Est) che martedì 13 dicembre alle 20.30 al Teatro TsE di Is Mirrionis a Cagliari inaugura “Il Terzo Occhio” / rassegna multidisciplinare delle nuove creatività organizzata dal CeDAC Sardegna, per approdare mercoledì 14 dicembre alle 21 al Teatro Civico di Alghero e giovedì 15 dicembre alle 20.30 al Teatro Bocheteatro di Nuoro per un triplice appuntamento con la drammaturgia britannica contemporanea sotto le insegne della Stagione 2022-2023 del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
“Snowflake” (letteralmente “fiocco di neve”) indica una persona eccessivamente emotiva e incapace di fronteggiare opinioni contrastanti: la pièce interpretata da Marco Quaglia con Adalgisa Manfrida e Lucrezia Forni per la regia di Stefano Patti (che firma anche la traduzione), mette l’accento sulla fragilità ma anche sull’involontaria crudeltà con cui senza volerlo si feriscono coloro che più si amano con parole e comportamenti apparentemente innocui.
Il protagonista, Andy, vive nella nostalgia del passato, ama i vecchi programmi televisivi, gli piace concedersi una pinta di birra al bar e ascoltare gli album dall’inizio alla fine, mentre Maya, sua figlia, «indossa scarpe buone, si lancia in appassionate discussioni… e ha un piano segreto per abbattere il governo»: il problema è che da tre anni, cioè da quando la giovane è andata via di casa, i due non si parlano più. Il padre spera che tornerà… magari per Natale…
per saperne di più: www.cedacsardegna.it
Un Natale in famiglia è il sogno del protagonista di “Snowflake” di Mike Bartlett (produzione 369gradi – con il sostegno di Fortezza Est), con Marco Quaglia, Adalgisa Manfrida e Lucrezia Forni, per la regia di Stefano Patti (sua anche la traduzione del testo), in cartellone martedì 13 dicembre alle 20.30 al Teatro TsE di Is Mirrionis a Cagliari per “Il Terzo Occhio” / rassegna multidisciplinare delle nuove creatività firmata CeDAC Sardegna, mercoledì 14 dicembre alle 21 al Teatro Civico di Alghero e giovedì 15 dicembre alle 20.30 al Teatro Bocheteatro di Nuoro sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
La pièce del drammaturgo e sceneggiatore britannico (autore tra l’altro della fortunata serie “Doctor Foster” con Suranne Jones, che ha ottenuto il New Drama Award ai National Television Awards, già vincitore del Laurence Olivier Award con il suo “King Charles III”) mette l’accento sui conflitti generazionali e sulle incomprensioni tra genitori e figli, ma più in generale descrive l’incapacità di comunicare e di ascoltare davvero le parole, le riflessioni e le opinioni altrui sullo sfondo della Gran Bretagna negli Anni Duemila, tra antichi e nuovi pregiudizi e discussioni sulla Brexit. “Snowflake” (letteralmente “fiocco di neve”) indica una persona eccessivamente emotiva e incapace di fronteggiare opinioni contrastanti: una creatura fragile e vulnerabile, dalla sensibilità esasperata che invece di affrontare uno scontro diretto potrebbe scegliere la fuga, per sottrarsi alla brutalità e alla volgarità di una società in cui non si riconosce.
L’atmosfera serena delle feste per Andy è ormai (quasi) solo un ricordo, da quando la figlia Maya è andata via di casa, avvisandolo con un messaggio ma senza offrirgli nessuna spiegazione: il silenzio tra loro dura da tre anni ma l’uomo che spera che la giovane donna decida di incontrarlo e accetti di parlargli «perché a Natale, beh… è quando si dice le persone ritornano a casa». “Snowflake” inizia quindi nel clima di trepidante attesa, tra speranza e paura, in cui l’uomo compie i preparativi e dispone addobbi e festoni per accogliere l’attesa visitatrice e intanto medita su ciò che è accaduto tra loro e cerca di darsi una ragione per quel baratro che sembra essersi creato, senza che egli se accorgesse prima che fosse troppo tardi. La volontaria sparizione di Maya lo ha profondamente colpito, ma pur avendoci pensato per tutto quel tempo non è riuscito a trovare una spiegazione plausibile o una causa scatenante, pur intuendo che la motivazione dovesse essere davvero molto importante per la figlia, tanto da indurla a andarsene senza voltarsi indietro.
Tra loro esistono innegabili differenze caratteriali, di gusti e inclinazioni: Andy continua a guardare con nostalgia al passato, apprezza un certo tipo di programmi che rimandano a un’altra epoca, gli piace gustarsi una pinta di birra al pub e ascoltare gli albums dall’inizio alla fine; Maya invece «indossa scarpe buone, si lancia in appassionate discussioni… e ha un piano segreto per abbattere il governo». Egli tuttavia continua a aspettare e sperare che la giovane ritorni sui suoi passi e che il legame spezzatosi così all’improvviso possa essere ricostituito in qualche modo… purché anche lei lo desideri: nei toni della commedia, Mike Bartlett racconta il dolore della solitudine e la ferita dell’abbandono, il senso di smarrimento e di perdita di un uomo rifiutato dalla sua stessa figlia che pure egli ama, si intuisce, più di se stesso.
“Snowflake” si concentra sui nodi irrisolti, sulla memoria e sulle fratture nate dall’impossibilità per i personaggi di mettersi a nudo, di svelare i propri drammi privati, di mostrarsi nella propria debolezza: lo stesso Andy indossa una maschera che corrisponde alle sue radici e alla sua cultura, un sense of humour che non fa sconti e che probabilmente non è mai stato adatto a rispondere alle esigenze e meno che mai a placare le inquietudini e le insicurezze di una adolescente. Il sincero affetto e le preoccupazioni paterne non sono stati sufficienti e anzi certe frasi pungenti e certe battute fatte per minimizzare e alleggerire il clima hanno avuto l’effetto opposto, contribuendo a rendere ancora più incolmabile la distanza.
Sul filo della suspense, Mike Bartlett presenta la storia dal punto di vista di Andy, ansioso e smarrito, che si interroga sulla scelta di Maya e contro ogni apparenza, avendo appreso che la giovane è apparsa nei paraggi, continua ad attenderla… tra segreti di famiglia e tragedie mai dimenticate, finalmente gli spettatori apprendono l’altra verità su una fuga che per il genitore resta un atto arbitrario e un po’ misterioso. Facile intuire che le differenze non si attenueranno ma è lecito augurarsi, insieme a Andy, che nel ritrovarsi padre e figlia possano trovare un punto di incontro, forse addirittura una qualche armonia.
“Snowflake” non offre ricette consolatorie, rappresenta un Natale “acido” in contrasto con la tradizione e con la retorica dei buoni sentimenti ma proprio in questa spietatezza pone in risalto la crisi dei valori e del ruolo della famiglia, e insieme rammenta quanto sia preziosa per ciascuno la sfera degli affetti, purché sia consentito mostrarsi e essere accettati da coloro che si amano per quel che realmente si è, senza la necessità di travestimenti e finzioni. Una pièce contemporanea che fotografa uno spaccato della Gran Bretagna di oggi ma che in fondo affronta temi e dilemmi universali, contrasti e incomprensioni presenti a ogni latitudine, con l’auspicio che se ne possa trarre qualche insegnamento o suggerimento per il presente e il futuro.
“Snowflake” di Mike Bartlett ha debuttato all’Old Fire Station a Oxford nel 2018 per poi approdare al Kiln Theatre di Londra nel 2019 diretto da Calre Lizzimore, mentre la prima della versione italiana con traduzione e regia di Stefano Patti è avvenuta all’interno della rassegna TREND 2021 curata da Rodolfo Di Giammarco.
Sotto i riflettori nel ruolo di Andy un convincente Marco Quaglia, attore di teatro, cinema e televisione, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, volto noto per il grande pubblico grazie alla partecipazione alla serie tv “Incantesimo” nel ruolo di Massimo Nardi, oltre a films come “Benzina” di Monica Stambrini e “Il più bel giorno della mia vita” di Cristina Comencini ma anche “Suburra” di Stefano Sollima (2015), e ancora sul piccolo schermo “Le stagioni del cuore” di Antonello Grimaldi e le serie “I Borgia” e “I Medici”, accanto a due giovani e interessanti interpreti come Adalgisa Manfrida e Lucrezia Forni.
INFO & PREZZI
CAGLIARI / IL TERZO OCCHIO
biglietti:
intero 15 euro – ridotto 12 euro – ridotto abbonati** 10 euro
*riduzioni per under 25 / over 65 – ERSU
** riduzioni per abbonati CeDAC / residenti Is Mirrionis
prevendite: Biglietteria del Teatro Massimo di Cagliari – dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20 – per informazioni: biglietteria@cedacsardegna.it – cell. 3454894565 – www.cedacsardegna.it
BoxOffice Sardegna – viale Regina Margherita 43 – Cagliari
prevendite online: www.vivaticket.it
LINK: https://www.vivaticket.com/it/
ALGHERO
biglietti:
Platea: intero 15 euro – ridotto 13 euro
Palco: intero 13 euro – ridotto 10 euro
Loggione 7 euro
biglietteria online: www.vivaticket.it
LINK: https://www.vivaticket.com/it/
info e prenotazioni: cell. 349.4127271 iousaidaniela@tiscali.it
NUORO
biglietti:
intero 20 euro – ridotto 15 euro
biglietti per “Agnese e l’altra”
intero 10 euro – ridotto 7 euro
info e prenotazioni: Bocheteatro – via Trieste n. 48, Nuoro – tel. 0784.203060 – cell. 338.7529106 – e-mail: info.bocheteatro@gmail.com – www.bocheteatro.com – www.cedacsardegna.it