Nel 2023, l’Alexanderplatz Jazz Club, autentico tempio del jazz a Roma e in Italia, riconosciuto come uno dei più importanti e longevi nel mondo, celebra i quaranta anni di attività con una programmazione dedicata ai migliori jazzisti italiani, riconosciuti in ambito internazionale, che si esibiranno con loro progetti ed ospiti, assegnando loro una Carta Bianca, creando in sinergia con il pubblico quell’emozione unica che solo il Jazz d’autore sa comunicare. Rita Marcotulli e Harry Allen Quartet sono i protagonisti della prima settimana di gennaio.
Martedi 3 e mercoledi 4 gennaio, la pianista Rita Marcotulli e il suo International Quartet formato da Andy Sheppard al sassofono, Michel Benita al contrabbasso e Israel Varela alla batteria. In scaletta composizioni della Marcotulli e di ciascun altro membro del gruppo, un aspetto, quello compositivo, condiviso con i suoi compagni di viaggio, che fa ulteriormente apprezzare la straordinaria apertura di questa musicista che si muove oltre le categorie.
Pianista, compositrice, autrice di colonne sonore, Rita Marcotulli è una delle più sensibili e originali protagoniste della scena jazz europea.Allieva del Conservatorio Santa Cecilia e del Conservatorio Licinio Refice, Rita Marcotulli comincia a suonare professionalmente all’interno di piccoli gruppi negli anni settanta e successivamente inizia a collaborare con svariati artisti internazionali come Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Billy Cobham, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Helène La Barrière, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Noa, Norma Winstone.Nel 1987 viene votata Miglior nuovo talento attraverso un sondaggio della rivista Musica Jazz e l’anno seguente si trasferisce in Svezia, dove rimane fino al 1992.
Tornata in Italia collabora fra gli altri con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele e nel 1996 accompagna Pat Metheny in un’esibizione al Festival di Sanremo. Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film Basilicata coast to coast, per il quale si è occupata della colonna sonora. Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz. Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Il 9 febbraio 2018 partecipa con il batterista Roberto Gatto al Festival di Sanremo 2018 come ospite di Max Gazzè, in gara con il brano La leggenda di Cristalda e Pizzomunno. Il 4 febbraio 2022 partecipa al Festival di Sanremo 2022 eseguendo “My Way” cantata da Yuman nella serata delle cover.
Giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 gennaio, Harry Allen Quartet. Qualcuno ha coniato per lui il termine “Frank Sinatra del sax tenore”, modo molto diretto per individuare in Harry Allen un approccio sì tradizionalista ma soprattutto denso di musicalità, lirismo e fascino. Già, perché il sassofono di Allen produce un suono ammaliante, degno prosecutore di una storia che vede nei suoi massimi interpreti Coleman Hawkins, Flip Phillips, Ben Webster, Lester Young, insomma il mainstream swing elevato alla massima potenza. Un jazz senza tempo che Harry (classe 1966) ha imparato ad apprezzare dopo aver ascoltato in particolare Scott Hamilton, altro tenorista degno custode di tale credo jazzistico. Allen è talmente rapito dall’aspetto melodico da accompagnare spesso cantanti (Tony Bennett), musicisti brasiliani (Nilson Matta, Dori Caymmi, Helio Alves), ed è facile trovarlo accanto ad altri esponenti di rilievo di questo mondo, quali Bob Wilber, Warren Vaché, John Pizzarelli, Bill Charlap, Tommy Flanagan, Alan Barnes e molti altri.
Inizio concerti ore 21,00
Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)
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