Al via la XVII edizione di Equilibrio, il festival dedicato alla danza contemporanea, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, che si terrà dal 7 al 25 febbraio 2023 all’ Auditorium Parco della Musica, pronto ad ospitare il meglio della coreografia internazionale e italiana, da Dimitris Papaioannou a Virgilio Sieni, da Angelin Preljiocaj a Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro a Venezia, per raccontare il rapporto fra la città e la coreografia contemporanea.
“Il programma di Equilibrio 2023 – spiega Emanuele Masi, che torna alla curatela del Festival dopo il successo dello scorso anno – mostra quanto possa essere viva, varia, inimmaginabile la materia con la quale coreografi e coreografe possono dare forma ai propri spettacoli. Sotto molteplici forme celebriamo quindi il concetto di riappropriazione culturale, inteso come approccio cosciente, frutto di studio e rispetto per il passato, che manipolando l’esistente forgia nuove opere rivolte al futuro“.
Equilibrio presenta per il 2023 un programma che si espande nella durata a tre settimane, e che sarà composto da 11 serate, 15 coreografe e coreografi, 4 prime italiane, due performance per famiglie e una Notte all’Auditorium per bambini e bambine, e poi ancora flash mob, talk e video.
Il festival si apre martedì 7 febbraio in Auditorium con l’imperdibile Gauthier Dance, al debutto romano con The Seven Sins, commissione a sette coreografi europei (Aszure Barton, Sidi Larbi Cherkaoui, Sharon Eyal, Goecke, Marcos Morau, Hofesh Shechter, Sasha Waltz) della trasposizione coreutica dei sette peccati capitali.
La chiusura del festival, il 23 febbraio, è affidato a un evento eccezionale, in prima italiana con il Ballet de l’Opéra de Lyon che propone una nuova versione della coreografia di FOLK-S firmata dal Leone D’Oro Alessandro Sciarroni, pezzo ispirato allo Schuhplatter, danza popolare bavarese che consiste nel colpire le scarpe, le cosce e i polpacci con le mani, ma producendo contemporaneamente una body percussion e una danza di gambe e braccia.
“Le fonti di questo processo creativo potranno essere colonne sonore fatte di musica, dalle partiture barocche di Bach e Vivaldi al rock di Jimmy Hendrix, o del ritmo della voce del filosofo Philippe Deleuze – prosegue Masi – Potranno essere dodecasillabi alessandrini della tragedia francese che si trasformano in un incedere frenetico di passi o gli scritti filosofici di Spinoza. Potranno essere la mitologia greca e i vizi capitali della cristianità, ma anche e soprattutto danza, magari riscritta a sua volta, e poco importa se si tratti di una classicissima Bayadere o dei balli tradizionali tirolesi.”
Il programma del festival, che si estende per la prima volta a tre settimane, è estremamente ricco: tra le proposte in cartellone, il ritorno del coreografo greco Dimitris Papaioannou, che presenterà una nuova versione del suo spettacolo Ink (2020) play for two al Teatro Argentina dal 16 al 19 febbraio.
Si inaugura la collaborazione con Orbita – Spellbound / Centro di Produzione Nazionale di Danza con un Focus sull’opera più recente di Virgilio Sieni (al Teatro Studio e al Teatro Palladium), giovedì 9 febbraio con Le tue labbra, musicato dal vivo da Daniele Roccato e ispirato al Cantico dei Cantici e Satiri, in scena venerdì 10 febbraio con i danzatori Jari Boldrini e Maurizio Giunti sulle note di Bach.
“Il successo della ripartenza di Equilibrio un anno fa, – le parole dell’Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma Daniele Pittèri – ci ha convinto della sua importanza per il sistema culturale. Inoltre, riuscendo a fondere e a racchiudere in sé diverse discipline del contemporaneo, il festival si inserisce perfettamente in quelle che sono le linee guida programmatiche della Fondazione. Per questa nuova edizione abbiamo voluto ampliare il festival non solo nel tempo ma anche nello spazio per consegnare al pubblico romano una rassegna che abbracciasse altri luoghi simbolo della cultura contemporanea nella città, come il Teatro Argentina e il Palladium, estendendone così la possibilità di fruizione”.
Da non perdere in Auditorium, sabato 11 febbraio la Bayadére – Il regno delle ombre contemporanea che Michele di Stefano ha riscritto per la Compagnia Nuovo Balletto di Toscana puntando sull’atemporalità e lavorando solo sul terzo atto dell’opera, il cosiddetto Regno delle Ombre.
Grande attesa per la prima italiana dello spettacolo di Angelin Preljiocaj che presenterà lunedì 20 febbraio, Deleuze/Hendrix, creazione pop e concettuale che si lega alla passione per la filosofia del coreografo, mercoledì 22 sarà di scena il grande coreografo Olivier Dubois con la prima italiana di Tragedie, new edit, un poema coreografico per 18 danzatori, riallestito a dieci anni di distanza dalla sua creazione con un casting internazionale.
Torna anche Notte a Teatro, il laboratorio prodotto e realizzato dalla Fondazione Musica per Roma, sabato 18, per un gruppo di bambini e bambine tra i 7 e i 12 anni che potrà trascorre un’intera notte dormendo in sacco a pelo in Auditorium. Spazio anche a due appuntamenti di video-danza: una creazione filmica originale e un documentario. Info e dettagli su www.auditorium.com.
Fabiana Raponi