FRATERNITÉ, Conte fantastique
di Caroline Guiela Nguyen
Incontro con il pubblico
27 gennaio al Chiostro
nell’ambito di Oltre la scena
Dal 26 al 28 gennaio, al Teatro Strehler, in prima italiana, va in scena
FRATERNITÉ, Conte fantastique di Caroline Guiela Nguyen, artista associata
del Piccolo e futura direttrice del Théâtre National de Strasbourg, tra le nuove,
più incisive voci del teatro europeo contemporaneo. Imponente coproduzione
internazionale con attrici e attori professionisti e non, di diverse provenienze, lo
spettacolo è in francese, inglese, arabo, vietnamita, tamil (con sovratitoli in
italiano).
Caroline Guiela Nguyen (classe 1981), è tra i volti più interessanti del teatro francese ed europeo contemporaneo. Il suo nome è legato allo straordinario successo che, al Festival d’Avignone del 2017, ebbe il suo spettacolo Saigon, riflessione delicata e toccante sull’identità postcoloniale, quando le proprie radici diventano un ricordo lontano incarnato in un ristorante etnico, sospeso tra la Francia di oggi e la Saigon degli anni ’50, e per sempre scollato dalla realtà.
Recentemente nominata direttrice del Théâtre National de Strasbourg, dove a partire dal 1°
settembre 2023 ricoprirà un incarico quinquennale, Caroline Guiela Nguyen è, dalla scorsa
stagione, artista associata del Piccolo. Le tre eccezionali recite di fine gennaio del suo lavoro FRATERNITÉ, Conte fantastique, presentato al Festival d’Avignone del 2021 e prima assoluta italiana, rappresentano l’inizio di un più lungo e condiviso percorso pluriennale. Lo spettacolo, inoltre, fa parte di un ciclo iniziato nel 2019 e composto da altri due progetti: Les Engloutis (cortometraggio,2021) e L’Enfance, la Nuit (in scena alla Schaubühne di Berlino nell’ottobre scorso).
In FRATERNITÉ, Conte fantastique si immagina che un’improvvisa catastrofe si sia abbattuta sull’umanità: nel corso di un’eclisse, durata una manciata di minuti, la metà degli abitanti della Terra è scomparsa. Chi è rimasto non sa dove si trovino le persone care sparite: prova solo un immenso e insanabile dolore. I sopravvissuti, che parlano lingue diverse e appartengono a culture differenti, vengono accolti e assistiti nei “Centri di cura e consolazione”, luoghi della memoria, allestiti nelle scuole e dotati di raffinate tecnologie. Qui vengono sorvegliati i sussulti della Terra, si tenta di prevedere le prossime eclissi, si controlla il battito cardiaco degli assistiti, li si aiuta a registrare messaggi da lanciare nello spazio, nel disperato tentativo di rintracciare gli scomparsi.
Caroline Guiela Nguyen affida il racconto a una compagnia composta da attrici e attori
professionisti e non; lo spunto fantastico è il pretesto per raccontare le vite sospese di quanti ignorano il destino dei propri cari, sorte comune ai migranti, ai profughi, alle vittime delle infinite guerre che infiammano il pianeta.
«Amo tutto della parola “fraternità” – dice l’artista. – Mi piace che sia un processo, un progetto che pone la questione dell’alterità, ma anche dell’immediatezza: riconoscere l’altro come fratello, senza esitazione, in quanto componente di uno stesso consorzio umano. Spesso tendiamo a confonderla con “solidarietà”, che è certamente molto bella e molto forte, ma si esaurisce nell’hic et nunc, nel presente. Invece, è possibile nutrire uno slancio fraterno nel futuro e non averlo affatto provato nel passato: amo quella tensione, quell’atto che rimane eternamente sospeso».
Oltre la scena: incontro con il pubblico
Chiostro Nina Vinchi, venerdì 27 gennaio, ore 17.30
Incontro con Caroline Guiela Nguyen
e Marco Modenesi (docente di Letterature francofone – Università degli Studi di Milano)
moderano Maddalena Giovannelli e Alessandro Iachino (Stratagemmi – Prospettive Teatrali)
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito piccoloteatro.org
Francese di origini vietnamite, Caroline Guiela Nguyen, affronta da sempre nei suoi lavori
l’ibridazione e il meticciarsi delle identità, delle lingue, delle biografie nelle società postcoloniali.
Alla galassia artistica e concettuale espressa da queste stesse società, in un costante processo di ridefinizione e rinegoziazione del passato, è dedicato il quarto numero di Stormi. Traiettorie sugli Artisti Associati, il magazine mensile curato dalla redazione di Stratagemmi – Prospettive Teatrali e realizzato da un gruppo di studenti e studentesse dell’Università degli Studi di Milano. Al ritratto della regista di FRATERNITÉ questo numero del magazine affiancherà un approfondimento del lavoro di Christiane Jatahy, artista brasiliana, anche lei associata al Piccolo, che porterà allo Studio Melato, nel maggio prossimo, il suo Depois do silêncio.
Caroline Guiela Nguyen
Autrice, regista per lo schermo e per la scena, Caroline Guiela Nguyen frequenta la Scuola del Teatro Nazionale di Strasburgo e successivamente, nel 2009, fonda la compagnia Les Hommes Approximatifs. Seguono Se souvenir de Violetta (2011), Ses Mains e Le bal d’Emma (2012), Elle brûle (2013), Le Chagrin (2015), Mon grand amour (2016). Collabora con Joël Pommerat e Jean Ruimi per creare Désordre d’un futur passé (2016) e Marius (2017), allestiti all’interno del penitenziario di Arles. Nel 2016, realizza con Alexandre Plank e Antoine Richard Le Chagrin (Julie et Vincent), vincendo il Prix Italia nella categoria Radio Drama. Saigon (2017) è stato per tre anni in tournée, in una quindicina di paesi, ed ha ottenuto il premio come «miglior spettacolo prodotto in provincia» dal Sindacato della Critica. Nel 2019 inizia il ciclo Fraternité, composto da tre progetti:
Les Engloutis (cortometraggio,2021); FRATERNITÉ, Conte fantastique (Festival d’Avignon 2021), che presenterà nella Stagione 2022/2023 del Piccolo; L’Enfance, la Nuit (Schaubühne, produzione autunno 2022). Nel dicembre del 2022 è stata nominata direttrice del Théâtre National de Strasbourg.
Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi – M2 Lanza)
dal 26 al 28 gennaio 2023
FRATERNITÉ, Conte fantastique
testo e regia Caroline Guiela Nguyen insieme a tutta l’équipe artistica
con Dan Artus, Saadi Bahri, Hoonaz Ghojallu, Maïmouna Keita,
Yasmine Hadj Ali, Nanii, Pierric Plathier, Alix Petris, Lamya Regragui Muzio,
Saaphyra,Vasanth Selvam, Anh Tran Nghia, Hiep Tran Nghia,
collaborazione artistica Claire Calvi, Paola Secret
scenografia Alice Duchange
costumi Benjamin Moreau
luci Jérémie Papin
creazione sonora e musicale Antoine Richard
video Jérémie Scheidler
drammaturgia Hugo Soubise, Manon Worms
musiche originali Teddy Gauliat-Pitois, Antoine Richard
collaborazione casting Lola Diane
scene Atelier du Grand T, Théâtre de Loire-Atlantique
realizzazione costumi Ateliers du Théâtre de Liège
produzione Les Hommes Approximatifs
delega alla produzione Festival d’Avignon, Les Hommes Approximatifs
in coproduzione con Odéon-Théâtre de l’Europe, ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d’Azur
(Piattaforma di produzione sostenuta dalla Regione SUD Provenza-Alpi-Costa Azzurra),
La Comédie – centre dramatique national de Reims, Théâtre national de Bretagne – Rennes,
Théâtre national de Strasbourg, Châteauvallon scène nationale,
Théâtre de l’Union – centre dramatique national du Limousin,
Théâtre Olympia – centre dramatique national de Tours, MC2: Grenoble,
La Criée Théâtre national de Marseille, Le Grand T théâtre de Loire-Atlantique,
Célestins – Théâtre de Lyon, La Comédie de Colmar – centre dramatique national Grand Est
Alsace, La rose des vents – scène nationale Lille Métropole Villeneuve d’Ascq, Le Parvis,
scène nationale Tarbes Pyrénées, Théâtre national de Nice, Théâtre du Beauvaisis – scène
nationale coproduzioni internazionali Prospero – Extended Theatre (un progetto cofinanziato dal programma Europe Creative dell'Unione Europea), Théâtre national Wallonie-Bruxelles, Théâtre de Liège, Les théâtres de la ville de Luxembourg, Centro dramático nacional – Madrid, Dramaten – Stoccolma, Schaubühne – Berlino, Théâtre national Dona Maria II – Lisbona, Thalia – Amburgo, Festival Romaeuropa
con il supporto eccezionale di Direction général de la création artistique
de DC&J, Tax Shelter du Gouvernement Fédéral de Belgique, Inver Tax Shelter
con la partecipazione di Jeune théâtre national e dell’Institut français – Paris e Ensatt
Orari: lo spettacolo comincia sempre alle 19.30 e dura 180 minuti compreso l’intervallo
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org