Prende il via venerdì 17 febbraio in Sala Casella (via Flaminia 118, ore 19.30) la seconda edizione del “Violoncello svelato”. Quattro concerti all’Accademia Filarmonica Romana il venerdì alle 19.30 fra febbraio e marzo, introdotti dal giornalista e conduttore radiofonico Andrea Penna alla scoperta di una parte di repertorio del violoncello, rimasta nascosta per molto tempo e che merita di essere riscoperta, appunto “svelata”. Media partner della rassegna sarà Rai Radio3 che registra e trasmette successivamente sulle proprie frequenze i quattro concerti.
Saranno presentati alcuni autori del periodo che va dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento. Frank Bridge, Ernö von Dohnányi, Dora Pejačević, Robert Fuchs sono i nomi dei compositori che hanno scritto pagine importanti per violoncello e pianoforte e che sono stati inseriti nei programmi dei quattro concerti, accanto ad autori più conosciuti, come Beethoven, Mendelssohn, Schumann, Dvořák, Kodály, le cui composizioni sono stabilmente entrate nel repertorio tradizionale. “L’intento – spiega Enrico Dindo, direttore artistico della Filarmonica e noto violoncellista – è quello di dimostrare che la qualità non sempre è collegata alla popolarità di un nome e che invece, se si ascolta con spirito libero e con incondizionato senso critico, potremmo essere straordinariamente sorpresi”.
Anche per questa edizione la Filarmonica si affida a quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità – Giacomo Cardelli, Fabio Fausone, Alice Mirabella e Serena Fantini – accompagnati da altrettanti validi pianisti – Matteo Cardelli, Stefano Musso, Rosamaria Macaluso e Itamar Carmeli – per dare a tutti loro un segnale forte di quanto importante sia la libera ricerca e l’approfondimento del repertorio.
Il concerto di apertura del 17 febbraio vedrà come protagonisti i fratelli Giacomo e Matteo Cardelli, rispettivamente violoncello e pianoforte, che eseguono le 7 variazioni sul Flauto Magico WoO 46 di Beethoven, composte nel 1801 e tratte dal duetto tra Pamina e Papageno nel secondo atto dell’opera mozartiana, l’Adagio e Allegro op. 70 di Robert Schumann, che sfoggia grande lirismo, momenti meditativi e slanci di esaltata concitazione nel finale, infine il meno noto Frank Bridge con la Sonata in re minore per violoncello e pianoforte H. 125. Scritta fra il 1913 e il ’17, nel pieno della Prima guerra mondiale, che il compositore inglese viveva con profonda angoscia, la Sonata si caratterizza per la meticolosità tecnica richiesta ai due strumenti e per il cromatismo struggente e tardoromantico.
Gli altri concerti in programma saranno il 10 marzo con il duo Fabio Fausone (violoncello) e Stefano Musso (pianoforte), impegnati nella Sonata op. 102 di Beethoven e la Sonata op. 8 di Ernö von Dohnanyi, il 17 marzo con Alice Mirabella (violoncello) e Rosamaria Macaluso (pianoforte) alle prese con la Sonata per violoncello solo di Zoltán Kodály e la Sonata op. 35 di Dora Pejačević. Ultimo concerto il 31 marzo con Serena Fantini (violoncello) e Itamar Carmeli (pianoforte) che eseguono la Romanza senza parole op. 19 di Mendelssohn, Klid op. 68 di Antonín Dvořák e la Sonata n. 2 op. 83 di Robert Fuchs.
Biglietti: Sala Casella posto 11 euro (comprensivo di prevendita).
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
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SALA CASELLA
IL VIOLONCELLO SVELATO
Introduzione a cura di Andrea Penna
media partner Rai Radio3
Nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2023 sullo Spettacolo dal Vivo
venerdì 17 febbraio | ore 19.30
Giacomo Cardelli violoncello
Matteo Cardelli pianoforte
Ludwig van Beethoven 7 variazioni su Flauto Magico WoO 46
Robert Schumann Adagio e Allegro op. 70
Frank Bridge Sonata in re min. per violoncello e pianoforte H. 125
Giacomo Cardelli
Nato a Ferrara nel 1994, nel 2013 si è diplomato sotto la guida di Luca Simoncini presso il Conservatorio di Rovigo. Ha inoltre studiato con Italo Rizzi, Vittorio Piombo, Giovanni Gnocchi, Johannes Moser ed Enrico Dindo, sotto la guida del quale ha ottenuto presso il Conservatorio della Svizzera Italiana il master in Music Performance e successivamente il master in Solist. È vincitore di diversi concorsi nazionali e internazionali e da anni svolge un’intensa attività concertistica come solista e in formazione cameristica in Italia e all’estero, collaborando con orchestre quali OSI, Orchestra dell’Opera di Nizza, Orchestra di Padova e del Veneto e con i musicisti Vladimir Verbitsky, Francesca Dego, György Ráth. Collabora stabilmente con orchestre italiane, come l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestra del Teatro Regio di Torino.
Matteo Cardelli Diplomato sotto la guida di Fabrizio Lanzoni, si è perfezionato con Paul Badura-Skoda, Ferenc Rados, Gábor Takács-Nagy, Andrej Gavrilov, András Schiff, Boris Petrušanskij, Pasquale Iannone, Ilana Vered. Ha inoltre studiato con Mauro Minguzzi e Konstantin Bogino. Presso la Hochschule für Musik di Basilea ha conseguito il master in Music Performance e il master in Specialized Music Performance – Soloist, studiando con Filippo Gamba e Anton Kernjak. Vincitore del Premio speciale “Donato De Rosa” per la miglior esecuzione di una Sonata di Beethoven al XXXI Concorso pianistico internazionale “A. Casagrande” di Terni, è stato vincitore in numerosi concorsi pianistici interazionali, finalista al Concorso pianistico “Ferruccio Busoni” e al Concours Géza Anda 2021. È regolarmente impegnato sia come solista sia in formazioni da camera. Si è esibito per importanti rassegne e stagioni in Italia, Svizzera, Germania, Spagna, Stati Uniti, Hong Kong. In duo col fratello Giacomo ha eseguito l’integrale delle sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven per la Swiss Foundation for Young Musicians di Basilea. Dal 2021 è assistente di Filippo Gamba alla Hochschule für Musik di Basilea. È fondatore e direttore artistico di Ensemble Musik Festival, che si svolge a Ferrara.
10 marzo
Fabio Fausone violoncello
Stefano Musso pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata op. 102 n. 2
Ernö von Dohnanyi Sonata op. 8
17 marzo
Alice Mirabella violoncello
Rosamaria Macaluso pianoforte
Zoltán Kodály Sonata per cello solo
Dora Pejačević Sonata op. 35
31 marzo
Serena Fantini violoncello
Itamar Carmeli pianoforte
Felix Mendelssohn- Bartholdy Romanza senza parole op. 109
Antonín Dvořák Klid op. 68
Robert Fuchs Sonata n. 2 op. 83