La stagione di danza dell’Accademia Filarmonica Romana prosegue al Teatro Olimpico di Roma, dall’8 al 12 febbraio, con l’atteso Notre-Dame de Paris, nuova produzione del Balletto di Milano firmata dal coreografo francese Stéphen Delattre.
Fra le migliori compagnie italiane, stavolta il Balletto di Milano si misura con una nuova versione di un classico della danza che si ispira al celebre e omonimo romanzo di Victor Hugo.
Ambientato nella Parigi del 1482, Notre-Dame de Paris racconta di un amor fou, fra amore, passione, gelosia e morte: Quasimodo, il campanaro deforme della Cattedrale, è perdutamente innamorato della bella zingara Esmeralda. Innamorato della bella gitana è anche Frollo, arcidiacono della Cattedrale che farà di tutto pur di avere la bella Esmeralda, anche uccidere Phoebus, capitano della guardie di cui la gitana è innamorata.
Una storia di amore folle, ma soprattutto di diversità: Quasimodo è un diverso a causa del suo aspetto esteriore, così come è diversa Esmeralda, una zingara. Due essere umani in qualche modo emarginati dalla società al centro di una storia che racconta un amore impossibile e il potere della religione sulla società.
Nessun confronto da fare con l’immenso, e unico, Notre-Dame di Petit: Delattre rispecchia pienamente la storia di Hugo, ma crea una coreografia che unisce abilmente numerosi elementi della danza classica e della danza moderna per sviluppare un proprio linguaggio del corpo.
Spazio quindi a una coreografia brillante, fra e di port de bras, arricchita da una particolare attenzione al dettaglio espressivo e interpretativo.
“La nuova produzione del Balletto di Milano nata nel 2022 è una versione snella ed efficace nella sua mise en éspace, adatta a una produzione di giro – spiega Carlo Pesta, direttore artistico della compagnia milanese – Una versione attuale del celebre romanzo di Victor Hugo, dal gusto drammatico e al tempo stesso molto virtuoso negli insiemi e nei pas de deux affidati a giovani ballerini di grande talento. Delattre è stato un perfetto interlocutore. Partendo da una base classica, ha elaborato una coreografia di grande plasticità e di una particolare ricerca di movimento. Il risultato è uno spettacolo che affascina e cattura il pubblico catalizzando l’attenzione dall’inizio alla fine”.
Nel ruolo di Frollo, che diventa qui il personaggio principale, Alberto Viggiano, danzatore proveniente dall’Accademia Teatro alla Scala e da due anni con la Compagnia. Mattia Imperatore interpreta Quasimodo regalando una forte immedesimazione, Esmeralda vede impegnata la carismatica Gioia Pierini, Phoebus è il principal del Balletto di Milano, Alessandro Orlando, Fleur de Lys è Giusy Villarà. Paloma Bonnin, Annarita Maestri, Luca Novello e Carlotta De Mattei saranno impegnati nei diversi ruoli di gargoyles, cittadini e soldati. La partitura musicale, messa a punto da Davidson Jaconello spazia da Maurice Ravel a Gioachino Rossini, da Giuseppe Verdi a Ludwig Minkus, le suggestive videoproiezioni con la Cattedrale scenografiche sono di René Zensen, i costumi sono stati creati da Federico Veratti, già primo ballerino del Balletto di Milano e oggi promettente costumista della Compagnia.
Dopo Roma e il debutto di mercoledì 8 ottobre alle ore 20.30, lo spettacolo andrà in tour in italiana e all’estero. Info e prenotazioni tel. 349 2378200, biglietti@teatroolimpico.it, prezzo biglietto da 40 a 25€ – disponibili su www.teatroolimpico.it / filarmonicaromana.org
Fabiana Raponi