Sergio Camellini
OPERA OMNIA
II edizione
Recensione di Raffaele Piazza
Il volume che prendiamo in considerazione in questa sede presenta una premessa a cura
dell’Editore e una prefazione di Michele Miano centrata, esauriente, acuta e ricca di acribia.
Come scrive il prefatore non è facile affrontare il discorso poetico e umano di Sergio
Camellini, autore prolifico che ha scoperto la vocazione letteraria in età matura. La sua
ricerca poetica originale e personalissima si radica in un fondamento antico ma sempre
nuovo: il rapporto profondo che lega il proprio io nella più intima coscienza percettiva e
individuale alla coscienza di un universo tutto inteso come il topos assoluto e naturale della
poesia.
Figura di poeta e operatore culturale attivissima sullo scenario italiano attuale Sergio
Camillini ha sostanzialmente un approccio gioioso alla vita ed esprime in gran parte della
sua produzione un discorso che si rifà ad una sicura espressione forma di pedagogia della
gioia.
La raccolta composita e articolata architettonicamente è scandita nelle seguenti sezioni:
Lasciami di te un’emozione, I colori della fantasia, Ascolto i silenzi, Viandante dei sogni,
S’accende una luce, Il canto delle Muse, Madre natura è vita, Tra le righe del pensiero,
Ponte dei sogni, So di essere, Un sogno con le ali, Bagliori, Il pianeta delle nuvole rosa, Nel
corpo un soffio dell’anima.
Una vena riflessiva e vagamente intellettualistica sottende le poesie di Camellini che non
possono considerarsi neo liriche tout court anche se non mancano spesso accensioni liriche
alle quali seguono subitanei spegnimenti nel percorrere i salvifici sentieri della linearità
dell’incanto.
Il poeta con intelligenza punta la sua cinepresa interiore sulla realtà che lo circonda, che
può essere anche una natura idilliaca da lui tanto amata.
La materia amorosa ed erotica è spesso espressone del poeta e c’è un tu femminile al quale
egli si rivolge del quale ogni riferimento resta taciuto e l’amore detto con urgenza può
essere anche quello per la poesia stessa, amore ricambiato che diviene il punto di partenza
per giungere alla gioia e, visto il carattere allegro del poeta, quella da lui detta può essere
una dimensione amorosa che, nell’aprirsi la coppia alla socialità, riesce a superare il limite
della solitudine a due.
La vena intellettualistica riflessiva si realizza per esempio nella considerazione che
l’autostima genera serenità.
Anche il sogno, che può essere rêverie, anima qualche composizione della raccolta come
Vorrei scrivere un sogno: «Vorrei scrivere un sogno / con penna d’amore / che ci portasse
là, / perché v’è libertà / anche s’adombra il vero; / è la fantastica / spontaneità / dello spirito onirico…».
Una caratteristica di questi versi è la forte chiarezza nei dettati sempre nitidi e luminosi
leggeri e icastici che permette al poeta di raggiungere esiti alti con componimenti che
decollano sulla pagina per poi planare dolcemente nelle chiuse.
A conferma di quanto suddetto in Versi calorosi leggiamo: «Con la penna / imbibita
d’amore / tra le righe / dei pensieri / dov’eri? / Ogni parola / scritta / qualora resti sola /
indispettita / scappa via, / se non trovi / allo schioccar / del fuoco / i versi calorosi / d’una
poesia».
Forma e stile sono eleganti nella loro raffinatezza, nella realizzazione di un senso
ottimistico della vita che giunge alla conclusione che la felicità è possibile.
Raffaele Piazza
SERGIO CAMELLINI, Opera Omnia, II edizione, prefazione di Michele Miano, Guido Miano Editore, Milano 2023, pp. 188, isbn 978-88-31497-97-8, mianoposta@gmail.com.