La Bayadère
, nuova produzione di balletto in scena al Teatro dell’Opera di Roma dal 25 febbraio (ore 20, recite fino al 2 marzo) porta la firma del coreografo Benjamin Pech e vedrà alternarsi sulla scena tre splendide coppie nei ruoli di Nikija e Solor, Olga Smirnova e Jacopo Tissi, Maia Makhateli e Victor Caixeta, le étoiles dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi e Alessio Rezza. Sul podio il direttore Kevin Rhodes.
“Sono cresciuto con questo balletto! È stata la prima produzione cui ho preso parte appena entrato nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi – spiega Pech, particolarmente legato a questo titolo – ho avuto la possibilità di vedere Rudolf Nureyev lavorare a questa sua ultima creazione per la compagnia parigina”.
Nato dal genio di Petipa nel 1877 nello stile del Grand ballet per il Balletto Imperiale Russo di San Pietroburgo, La Bayadère è un appassionato melodramma esotico con la sofisticata musica di Ludwig Minkus che si allinea ai colori dei caratteri dei personaggi: basato sul poema indiano Sakuntala (dal dramma del poeta indiano Kalidasa) intreccia intrighi, amore e tradimento al centro alla storia che vede come protagonista la bellissima bayadère Nikija, amante segreta del principe guerriero Solor che la tradirà e sposerà la crudele e gelosa Gamzatti, la figlia del Raja.
Per Pech, dopo il successo del suo personale Lago dei cigni, mettere in scena una nuova Bayadère, balletto in tre atti, rappresenta una nuova, impegnativa sfida: all’Opera la Bayadère in versione completa, con la coreografia di Rafael Avnikjan, si è potuta ammirare solo nel 2011 (in scena Svetlana Zacharova).
“Eleonora Abbagnato mi ha proposto di pensare a un secondo lavoro coreografico per la compagnia. L’idea di rileggere La Bayadère è arrivata naturalmente: è stata quasi una necessità – prosegue Pech – Conoscere i balletti e cercare di renderli moderni è un modo per cercare di renderli viventi. I balletti devono continuare ad esistere ed essere adattati al mondo di oggi: è importante capire da dove arriviamo e dove andiamo. Il mio Solor, protagonista del balletto, non è un uomo romantico, è un guerriero, ma pian piano, grazie all’amore della Bayadère il suo cuore si apre. Diventa un eroe romantico perché sceglie di sposare la ragazza sbagliata: scegli la regalità e il potere accettando la proposta del Raja, di sposare sua figlia Gamzatti”.
La Bayadère di Pech, “un balletto epico, una vera epopea” secondo il coreografo, è una produzione ambiziosa per l’Opera che coinvolgerà non solo il Corpo di ballo, ma anche gli allievi della Scuola di Danza: il nuovo allestimento vanta le preziose scene di Ignasi Monreal, che trasportano lo spettatore in una dimensione onirica, le luci di Vinicio Cheli, i costumi di Anna Biagiotti.
Protagonisti della prima del 25 febbraio (in scena anche il 28 febbraio) saranno la coppia formata da Olga Smirnova, al debutto al Costanzi, e Jacopo Tissi che hanno lasciato il Bol’šoj dopo l’invasione dell’Ucraina lo scorso anno. La Smirnova dal 2022 si è trasferita ad Amsterdam ed è stata nominata danzatrice dell’anno dalla rivista “Dance Europe”, il giovane Jacopo Tissi, ex primo ballerino del Teatro Bol’šoj, statuario talento nostrano è stato il primo italiano a entrare nel corpo di ballo moscovita.
Si alternano nei ruoli di Nikija e Solor, la deliziosa Maia Makhateli e Victor Caixeta (1 e 2 marzo), ballerino brasiliano al debutto romano che dopo l’esperienza al Mariinskij di San Pietroburgo, nel 2022 ha lasciato la Russia per unirsi all’Het Nationale Ballet.
In scena anche le étoile dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi e Alessio Rezza (26 febbraio). Nel ruolo di Gamzatti l’étoile Susanna Salvi (25 e 28 febbraio, 1 e 2 marzo) e la solista Federica Maine (26 febbraio).
“La Bayadère è stata coreografata da Benjamin Pech che ha lavorato molto con Nurayev – spiega Rebecca Bianchi – la sensazione di quando si è in sala è che qualcosa di molto antico arrivi a te tramite un susseguirsi di esperienza tramandate, quindi la tradizione legata a qualcosa di attuale per regalare modernità a un balletto classico. Io Credo che il messaggio del balletto sia quello di credere nell’amore e a volte anche fare delle rinunce, se solo avesse scelto di ribadire la sua promessa, di rinunciare alla regalità e di sposare una principessa, avrebbe avuto una vita più serena”.
Due gli appuntamenti che precedono la prima del 25 febbraio: venerdì 24 febbraio, spazio all’Incontro con la Danza tenuto da Marinella Guatterini alle ore 16.00, poi al via l’Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni alle ore 19.00, dove danzeranno l’étoile Alessandra Amato (Gamzatti) e i solisti Marianna Suriano (Nikija) e Mattia Tortora (Solor).
Dopo il debutto di sabato 25 febbraio ore 20, La Bayadère sarà replicata domenica 26 febbraio ore 16.30, martedì 28 febbraio ore 20.00, mercoledì 1° marzo ore 20.00, giovedì 2 marzo ore 20.00. info e dettagli su operaroma.it.
Fabiana Raponi