Stand up, commedia dell’arte e commedia greca: questo, ma non solo è Pane o libertà, il nuovo spettacolo di e con Paolo Rossi, in scena al Teatro Vittoria di Roma dal 21 al 26 febbraio.
“Il titolo Pane o libertà l’ho ripreso da un libro, ma non vi dico qual è. Lo trovo molto emblematico: si impone la scelta tra mangiare, vivere o avere la libertà” spiega Rossi “Ma oggi le parole ‘pane’ e ‘libertà’ hanno lo stesso significato di quando quel libro mi capitò tra le mani? Il pane ha lo stesso sapore di quei tempi? e oggi uno è libero di gridare ‘Abbasso la libertà’?”.
Ogni spettacolo di Paolo Rossi non è un semplice spettacolo avvezzo a repliche, ma uno spettacolo che cambia forma replica dopo replica. Ma in particolare, Pane o libertà di Paolo Rossi, funambolico e irresistibile saltimbanco, si preannuncia non solo come un percorso fra la commedia dell’arte e la commedia greca, con incursioni nell’amatissima, stand up, ma soprattutto un vero e proprio evento.
Azione teatrale ad alta valenza sociale è il cuore di questo spettacolo che rifugge ogni definizione troppo stringente e che unisce alla figura del primo Arlecchino alle sue continue evoluzioni come intrattenitore popolare.
Il sottotitolo di Pane o libertà, Per un immenso futuro repertorio, non è un semplice sottotitolo, ma l’anticipazione di questa serata evento dove oltre all’improvvisazione, ci sarà spazio al coinvolgimento del pubblico, alle irruzioni improvvise di ospiti a sorpresa, ma anche alla riproposizione di monologhi, frammenti, momenti delle origini riarrangiati e aggiornati. L’irresistibile Paolo Rossi intratterrà il pubblico con la sua arte , con le sue infinite affabulazioni, con i suoi personaggi lasciando convergere l’attore, la persona e il personaggio per rendere ogni serata unica e irripetibile.
“Giocando con l’illusione di mettermi sul palco – o su ciò che useremo come tale per bisogno o necessità – sia come attore, sia come personaggio e come persona, rievocherò i miei sogni lucidi, fatti di storie che aiutano a resistere, a scegliere tra il pane e la libertà, o a non scegliere proprio” prosegue Rossi “Sono storie di artisti che per fortuna ho realmente incontrato nella mia vita. I maestri Jannacci, Gaber, De André, Fo e persino il fantasma della Callas; i comici del Derby e altri sconosciuti. Racconterò questi allegri morti che abitano l’interzona che li rende visibili solo a pochi cantastorie che li traducono agli umani. Con l’aiuto dei miei amici saltimbanchi, parlerò di queste personalità fantasmagoriche e poetiche, non controllabili da nessun piccolo o grande fratello che con le loro narrazioni portano conforto, idee per lottare e speranza. Tutto qui. Senza osare più del dovuto nelle imitazioni e nelle parodie, giocando al contrario con le massicce dosi di visionarietà che la favola contiene di suo”.
Sul palco con Paolo Rossi, le musiche dal vivo di Emanuele Dell’Aquila (attento collaboratore), di Alex Orciari, di Stefano Bembi. Botteghino 06 5740170 – 06 5740598, Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it.
Fabiana Raponi