A Roma una maratona di due giorni che coinvolgerà più di 60 musicisti per 10 concerti dedicati al grande repertorio cameristico per fiati. La rassegna organizzata dalla Scuola Internazionale di musica, Avos Project, affianca giovani esecutori ad affermati interpreti
Quando Avos Project esce fuori dalle proprie mura con vista su Piazza del Popolo lo fa per proporre alla città progetti tanto ambiziosi quanto ricercati o inusuali. Dopo il ciclo del 2022 dedicato interamente alle musiche da camera di Brahms, sabato 25 e domenica 26 febbraio è la volta di WINDFEST, un concentrato di musica che per due giorni punterà la lente di ingrandimento esclusivamente sul repertorio cameristico composto per i fiati. La cornice è quella del Pontificio Istituto di Musica Sacra in Piazza S. Agostino e l’accesso a tutti i concerti è gratuito previa prenotazione.
Tra i nomi in cartellone spiccano quelli di Andrea Oliva e Francesco Bossone, (prime parti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Andrea Tenaglia (primo oboe del Teatro dell’Opera di Roma), Mario Montore, Kevin Spagnolo, Leonardo Pierdomenico, Alessio Pianelli, Nicola Campitelli e Thomas Indermühle – virtuosi già noti al grande pubblico – che, insieme ad altri importanti interpreti si alterneranno sul palco accompagnati dai giovani musicisti selezionati dai corsi di Avos Project per confrontarsi su un repertorio che spazia tra diversi secoli della letteratura musicale. In programma è un caleidoscopio di musiche che da Mozart, Beethoven, Mendelssohn arriva a Poulenc passando per Lutoslawski, Bernstein e Penderecki.
«La compartecipazione in concerto di grandi musicisti e giovani promesse nell’interpretazione dei capolavori del repertorio cameristico, è uno degli aspetti principali che caratterizza il lavoro di Avos. Una visione che è motivo di crescita per entrambe le parti» afferma David Romano, tra i fondatori di Avos Project e primo dei secondi violini dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. «Avos Project è diventata in poco tempo un riferimento per la musica classica in Italia e non solo, perché è una realtà incentrata sulla qualità assoluta dei docenti, sul riconoscimento del talento degli allievi e sulla bellezza come unica vera forza capace di muovere il desiderio che tutti abbiamo, o dovremmo avere, di migliorarci»
IL FESTIVAL
La rassegna prende il via sabato 25 alle ore 10.30 con l’ensemble di flauti di Avos Project che interpreta musiche di Mozart, Mendelssohn e Boismortier, seguito dall’esecuzione della profonda Sonata in la maggiore di Franck con Andrea Oliva (flauto) e Mario Montore (pianoforte). Alle ore 12 ancora Mozart con l’integrale dei Quartetti per flauto a cura di una selezione di artisti Avos.
Alle ore 16 gli oboisti Andrea Tenaglia e Thomas Indermühle sono i protagonisti del concerto pomeridiano con musiche di Müller, Telemann e Ravel. La maratona entra nel vivo con il concerto delle ore 17.30 che ha in programma due capolavori della letteratura cameristica: il Quintetto per pianoforte e fiati K452 di Mozart e il Quintetto per pianoforte e fiati op. 16 di Beethoven. A concludere la prima giornata del festival, alle ore 21.00, l’ensemble composto da Kevin Spagnolo, Lorenzo Drago, Mirko Landoni, Matteo Morbidelli, Mariama Coly, Alessandro Sacchetti e Matteo Tiberti che esegue il Settimino op. 20, opera di rara esecuzione composta da un giovane Beethoven tra il 1799 e il 1800, raffinata e in stile settecentesco mozartiano, spesso identificata come “prebeethoveniana” rispetto all’esplosione creativa manifestata nei successivi anni dal genio di Bonn.
La seconda giornata di festival, domenica 26 alle ore 10.30, si parte con i Lieder di Schubert e Spohr affidati alla voce del soprano Federica Raja, seguiti dalla Serenata op. 25 di Beethoven. Per il concerto delle ore 12, il Duo Althea, affronta un programma audace dalle sonorità moderne attraverso le note di Lutoslawski, Bernstein e Penderecki, seguito dal Quintetto per pianoforte e fiati, op. 8 di Caplet, eseguito da una selezione di artisti Avos. Per il concerto delle ore 16 il duo Bossone – Pianelli esegue la Sonata per fagotto e violoncello di Mozart seguita dal Quartetto per fagotto e archi op. 73 n. 1 di Devienne e dalle musiche di Weissenborn e Čajkovskij, quest’ultimo in un arrangiamento jazz di Duncan Stubbs. Alle ore 17.30 l’eclettismo di Poulenc è protagonista assoluto nella Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra attraverso tre opere di assoluto rilievo: il Sestetto per fiati e pianoforte, la Sonata per oboe, fagotto e pianoforte e Invitation au Chateau (suite da camera). L’intensa rassegna si chiude alle ore 21 con due composizioni che racchiudono l’essenza della manifestazione per motivi estetici e di intenti culturali: la Serenata per fiati in mi bemolle maggiore K375 di Mozart e la Serenata per fiati in re minore op. 44 di Dvořák, eseguiti da un ensemble di all stars a cura di Avos Project.
Per info:
segreteria@avosproject.it
Biglietti: https://www.eventbrite.com/o/avos-project-46212266203
Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra
Via di Sant’Agostino, 20a – 00186 Roma