Daniel Harding
sarà il nuovo Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a partire dalla stagione 2024/2025 con un contratto iniziale di cinque anni.
Il direttore britannico succede ad Sir Antonio Pappano, Direttore Musicale dal 2005 al 2023, che, come anticipato, ricoprirà la carica di Direttore Emerito.
“L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha un’Orchestra e un Coro di straordinaria energia e generosità. Amano raccontare storie e trasmettere il loro entusiasmo per la musica che eseguono. In 25 anni di collaborazione abbiamo esplorato un ampio repertorio e stretto un’amicizia che ora diventa qualcosa di molto significativo per tutti noi – commenta Harding – Avere l’opportunità di diventare il Direttore Musicale di un’Orchestra di prim’ordine e così ambiziosa in una città di incomparabile importanza storica e culturale è un bellissimo regalo che mi viene fatto.”
Il primo appuntamento come Direttore Musicale di Santa Cecilia, per Harding icojciderà con la più romana delle opere, con l’esecuzione di Tosca, nell’anno pucciniano, sulla scia di una lunga tradizione che vede la stagione sinfonica inaugurarsi con l’esecuzione di un’opera in forma di concerto.
Spazio poi al Requiem di Verdi in una delle maggiori basiliche romane, inaugurando un ciclo che prevede l’esecuzione dei maggiori capolavori di musica sacra nelle più belle chiese della Città Eterna. Nel progetto musicale di Harding, prosegue la valorizzazione del grande repertorio sinfonico dell’Orchestra, concentrandosi soprattutto sui capolavori del 19° e 20° secolo, con il ciclo completo delle sinfonie di Mahler, le composizioni di Strauss, la Scuola di Vienna, Wagner. Solo qualche anticipazione di un grande progetto, che si muove fra la sperimentazione, le opere di tradizione per orchestra e coro, il repertorio del Maestro britannico.
Vincitore di un Grammy, Harding vanta un brillante curriculum: è stato Direttore Musicale e Artistico della Swedish Radio Symphony Orchestra per 19 stagioni, oltre a essere stato Direttore Musicale dell’Orchestre de Paris dal 2016 al 2019, Direttore Ospite Principale della London Symphony Orchestra dal 2007 al 2017, ma anche Direttore Onorario a vita della Mahler Chamber Orchestra, con cui collabora da più di vent’anni.
Come Direttore ospite il Maestro collabora con le più prestigiose orchestre del mondo, i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, con la Royal Concertgebouw Orchestra e la London Symphony Orchestra, dirigendo anche importanti produzioni operistiche a Berlino, Monaco, Londra e ai Festival di Salisburgo.
“È con sincero entusiasmo e con orgoglio vivissimo che l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la sua Orchestra e il suo Coro danno il benvenuto a Daniel Harding, un musicista che abbiamo imparato a conoscere e amare tanti anni fa e che oggi ritorna con un incarico impegnativo che è anche una sfida per il futuro e un’opportunità per i nostri complessi e per la città che li ospita – il commento di Michele dall’Ongaro, Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che ha nominato Harding come direttore- Non sembra azzardato affermare che oggi esistono più buone orchestre che buoni direttori. Pochissimi poi quelli eccezionali che con il loro impegno, la loro creatività, il loro rigore possono garantire percorsi di crescita e sviluppo. Puntare ora su Daniel Harding per noi significa non solo avere la possibilità di collaborare con uno dei maggiori talenti in circolazione ma anche non interrompere questo cammino imprimendo nuovi stimoli, arricchendo la nostra vita musicale di suggestioni e idee nuove e diverse. È quindi questo un momento per festeggiare e prepararsi per un futuro sempre più entusiasmante grazie al grande potere della Musica”.
Con l’arrivo di Harding si inaugura anche la nuova collaborazione della Deutsche Grammophon con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per le registrazioni delle serate inaugurali, in particolare della Tosca di Puccini, nell’anno che celebra l’anniversario del compositore.
Fabiana Raponi